Attore cinematografico statunitense (Cadiz, Ohio, 1901 - Hollywood 1960). Affermatosi nel cinema nel 1931 dopo i successi teatrali di New York e San Francisco, divenne ben presto uno dei beniamini del [...] irresistibile, audace e burbero, coraggioso e avventuroso), e mantenne la sua vasta popolarità anche al suo ritorno al cinema dopo la seconda guerra mondiale. Tra le sue più celebri interpretazioni: Night flight (1933); It happened one night ...
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Nazismo
Per i rapporti tra il regime nazista e il cinema, si rinvia a Germania: Il periodo nazionalsocialista: 1933-1945. Si vedano anche le biografie dedicate a figure del cinema particolarmente legate [...] all'ideologia del n., come per es. i registi Veit Harlan e Leni Riefenstahl. ...
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(I, p. 730; App. I, p. 57; II, I, p. 67; III, I, p. 39; IV, I, p. 50)
Evoluzione del quadro politico. - La decolonizzazione dell'A. si è praticamente conclusa nel 1975-76 con l'indipendenza raggiunta dalle [...] . Della profonda deformazione operata nell'inconscio collettivo africano dal mezzo di comunicazione più diffuso e influente, il cinema, tratta con piacevole quanto penetrante ironia, nel romanzo Rêves portatifs (1979), il congolese S. Bemba (n. 1934 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il cinema è stato forse il luogo principale dell’elaborazione simbolica dello statuto [...] , sporchi e cattivi (1976) di Ettore Scola, ai film di Ciprì e Maresco come Totò che visse due volte (1999) o al cinema di genere di Dario Argento come Profondo rosso (1975).
Anche il corpo delle dive assume grande importanza. In alcuni casi, la ...
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Peplum
Stefano Della Casa
L'antichità greco-romana aveva affascinato fin dagli albori del cinema i produttori e tra la fine degli anni Cinquanta e l'inizio dei Sessanta il massiccio investimento di [...] film storici quali Ben Hur (1959) di William Wyler e Cleopatra (1963) di Joseph Mankiewicz.Il vero capostipite del nuovo cinema mitologico italiano fu Le fatiche di Ercole (1958) di Pietro Francisci: l'opera conteneva tutti gli elementi tipici del p ...
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Avery, Tex (propr. Frederick Bean)
Riccardo Martelli
Regista statunitense del cinema d'animazione, nato a Taylor (Texas) il 26 febbraio 1908 e morto a Burbank (California) il 26 agosto 1980. Tra la metà [...] studi storici e rassegne retrospettive, che hanno visto in lui l'anti-Disney per eccellenza, il simbolo stesso di un cinema d'animazione di massa molto diverso da quello che ha finito con il prevalere.
Entrato come animatore alla Universal nel 1930 ...
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documentario
documentàrio s. m. – La forma cinematografica, nata con il cinema stesso (le ‘vedute’ dei Lumière) e incentrata sulla ‘vita colta sul fatto’ e sul documento reale, ha visto negli anni Duemila, [...] sviluppata una funzione critica del d. rispetto al controllo delle immagini da parte della società dello spettacolo, e il cinema si è fatto avamposto di una visione della realtà difforme dall’illusione che il filtro mediatico riverbera su di essa ...
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Attore e regista italiano (n. Firenze 1942). Fin dalle esperienze con la cooperativa Granteatro da lui fondata nel 1971, sia come regista, sia come interprete caratterizzato dalla recitazione fortemente [...] e la virtù, 1976) e T. Bernhard (Claus Peymann compra un paio di pantaloni e viene a mangiare con me, 1990). Nel cinema ha interpretato, tra le altre pellicole: Morte di un matematico napoletano di M. Martone (1992), La scorta di R. Tognazzi (1993 ...
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INTERMEDIALITA
Massimo Fusillo
Roberto Terrosi
INTERMEDIALITÀ. – Origini e antecedenti. Teorie e tipologie. La mediasfera e la ri-mediazione. Il cinema e gli adattamenti. La videoarte. La regia lirica. [...] ; oggi invece sta passando di nuovo a una fase di i. diffusa, a quella condizione che è stata già definita postcinema, o cinema espanso, dato che non è più legato alla sua sede istituzionale, la sala, e al suo supporto canonico, la pellicola, ma è ...
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Suono
Per circa tre decenni a partire dall'invenzione del cinema, i film non contenevano alcun s. sincronizzato preregistrato. Nonostante ciò, raramente essi erano muti, dal momento che durante la proiezione [...] la sensazione di essere al centro dell'azione, e non semplicemente davanti.
Il suono stereofonico digitale per il cinema
L'affermazione del compact disc ha indotto l'applicazione del sistema digitale anche alle colonne sonore cinematografiche. Il ...
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cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...
tecnico
tècnico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. technĭcus, gr. τεχνικός, der. di τέχνη «arte»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Relativo alle applicazioni e realizzazioni pratiche di un’arte, di una scienza o di una disciplina, di un’attività: nozioni...