Balázs, Béla
Marco Vallora
Pseudonimo di Hermann Bauer, scrittore, teorico del cinema e sceneggiatore ungherese, nato a Szeged il 4 agosto 1884 e morto a Budapest il 17 maggio 1949. Con capillare completezza [...] sulla convinzione che a determinare le leggi e le regole sintattiche di ogni arte siano i materiali specifici di queste discipline? Il cinema deve esprimere quello che né la pittura né il teatro possono o sanno fare. B., d'altra parte, non fu solo un ...
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Regista cinematografico francese (Parigi 1930 - Rolle, Svizzera, 2022). Tra i massimi esponenti del movimento francese nouvelle vague, si è sempre contraddistinto per la sua produzione attenta alle forme [...] 1966); Deux ou trois choses que je sais d'elle (1966). A partire dal 1967 G. si volse a un cinema più esplicitamente militante, sperimentando nuovi modi di produzione e insieme di elaborazione estetica e ideologica: La chinoise (1967); British sound ...
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Attore cinematografico (Potsdam 1893 - Hollywood 1943); recitò in teatro con M. Reinhardt, passando al cinema già nel 1917. Dopo la sua interpretazione di Cesare in Das Kabinett der Dr. Caligari (1920), [...] che rimane uno dei personaggi più significativi dell'espressionismo cinematografico, fu uno dei più noti interpreti della produzione Kammerspiel. Interpretò poi film in Svezia, Francia (Le comte Kostia, ...
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Fink, Guido
Marco Pistoia
Anglista, critico letterario e teatrale, storico e critico del cinema, nato a Gorizia il 28 luglio 1935. Ricorrendo prevalentemente a un metodo comparatistico, attraverso il [...] di direttore dell'Istituto italiano di cultura di Los Angeles.
Tra le pubblicazioni in riviste (per es., "Paragone" e "Cinema & cinema", di cui è stato direttore dal 1982 al 1987) e in numerosi volumi collettanei, si ricordano le sue analisi su ...
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Bruno, Edoardo
Bruno Roberti
Critico e studioso del cinema, nato a Roma l'11 settembre 1928. La sua riflessione sulla centralità dell'esperienza cinematografica, si è articolata tanto attraverso saggi [...] e di Salerno, e successivamente divenne docente ordinario di storia e critica del film all'università di Roma e di storia del cinema a quella di Firenze. Nel 1969 si cimentò nella regia, girando il 'godardiano' La sua giornata di gloria. A partire ...
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WYLER, William (App. II, 11, p. 1134)
Gian Luigi Rondi
Regista del cinema americano. Le tecniche, la sensibilità e il mestiere che gli avevano consentito di affermarsi negli anni Trenta e Quaranta fra [...] in Review, n. 1, New York 1950; A. Sarris, The American Cinema, ivi 1968; J.-P. Coursodon, B. Tavernier, Trente ans de cinéma américain, Parigi 1970; Le cinéma américain des années soixante, in Cinéma 73, n. 179, ivi 1973; A. Madsen, W. Wyler, the ...
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Regista del cinema americano, nato a Kansas City (Missouri) il 2 febbraio 1925. Dopo una lunga attività televisiva e alcuni primi film di un certo interesse, Countdown (Conto alla rovescia, 1968), un apologo [...] sulla fantascienza, e That cold day in the park (Quel freddo giorno nel parco, 1969), un bozzetto psicologico di serie qualità realistiche, s'impone con una satira antimilitarista solida e corposa, MASH ...
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Regista cinematografico italiano (Pisa 1919 - Roma 2006), fratello di Bruno e di Guido. Documentarista già affermato (Porta Portese, Pane e zolfo, ecc.), assistente di J. Ivens e Y. Allegret, diresse nel [...] tra gli episodî più significativi della storia recente, ponendo l'efficacia narrativa e spettacolare al servizio di un cinema caratterizzato da un deciso impegno politico: Kapò (1959); La battaglia di Algeri (1966); Queimada! (1969), sul colonialismo ...
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Regista cinematografico tedesco (Berlino 1892 - Bel Air, California, 1947); dopo aver studiato arte drammatica con M. Reinhardt, nel 1913 entrò nel cinema come attore; nel 1915 passò alla regia, e diresse [...] in Germania numerosi film, spesso ispirati a commedie e operette: Die Austernprinzessin (1918); Madame Dubarry (1918); Sumurun (anche interprete, 1919); Carmen (1919); Kausch (1919); Anna Boleyn (1920); ...
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Restauro e conservazione
Gianluca Farinelli
Davide Pozzi
La disciplina del restauro cinematografico è un territorio dai confini incerti, ancora privo di regole codificate, di metodologie condivise, [...] des archives du film, Bruxelles 1998.
E. De Kuyper, La memoria degli archivi, in "Cinegrafie", 1999, 12, pp. 7-28.
Storia del cinema mondiale, a cura di G.P. Brunetta, 5° vol., Torino 2001 (in partic. P. Cherchi Usai, La cineteca di Babele, pp. 965 ...
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cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...
tecnico
tècnico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. technĭcus, gr. τεχνικός, der. di τέχνη «arte»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Relativo alle applicazioni e realizzazioni pratiche di un’arte, di una scienza o di una disciplina, di un’attività: nozioni...