Nome d'arte dell'attore cinematografico francese Jean-Alexis Moncorgé (Mériel, Val d'Oise, 1904 - Neuilly-sur-Seine 1976). Figlio d'arte, esordì nel teatro leggero e nel 1930 nel cinema; Duvivier lo trasformò [...] in interprete drammatico e Renoir e Carné ne valorizzarono le doti interpretative, sobrie, umane e comunicative: La bandera (1935); La belle équipe (1936); Pépé le Moko (Il bandito della Casbah, 1937); ...
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Attore (Pittsburgh, Pennsylvania, 1892 - Palm Springs 1984); attivo dapprima in teatro, lavorò nel cinema dal 1921. Attore soprattutto brillante, fu tra i volti più familiari del cinema americano degli [...] anni Trenta e Quaranta. Ha interpretato moltissimi film, fra cui: The outcast (1922); Beau Geste (1926); Rendez-vous (Codice segreto, 1935); The great Ziegfeld (Il paradiso delle fanciulle, 1936); My man ...
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Regista e sceneggiatore cinematografico canadese (n. Toronto 1943). Dopo essersi laureato alla University of Toronto (1967), si è avvicinato al cinema con i cortometraggi Transfer (1966), From the drain [...] (1967), Stereo (1969) e Crimes of the future (1970). Nel 1975 ha esordito nel lungometraggio con The parasite murders (Il demone sotto la pelle), distinguendosi per uno stile crudo e diretto. Il contagio, ...
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Commedia all'italiana
Masolino d'Amico
La locuzione commedia all'italiana, che definisce un genere di cinema comico-satirico di matrice neorealista, diventò corrente solo negli anni Settanta, quando [...] .
J.A. Gili, Arrivano i mostri. I volti della commedia italiana, Bologna 1980.
M. d'Amico, La commedia all'italiana. Il cinema comico in Italia dal 1945 al 1975, Milano 1985.
La commedia all'italiana. Parlano i protagonisti, a cura di P. Pintus, Roma ...
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Regista cinematografico italiano (n. Collegiove, Rieti, 1967). Ultimati gli studi in Storia e critica del cinema (Università La Sapienza di Roma), negli anni Novanta ha collaborato (in qualità di critico [...] e La nave dolce, documentario presentato fuori concorso alla 69a edizione della Mostra del cinema di Venezia, il film Sole, cuore, amore (2016), presentato al Festival del cinema di Roma e la pellicola televisiva Prima che la notte (2018). Nel 2019 ...
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GN
Regista statunitense (Evanston, Rhode Island, 1918 - Los Angeles 1983). Grande autore del cinema americano, ottenne nel 1955 il Leone d’argento a Venezia per The big knife, l’Orso d’argento a Berlino [...] produzione ha affrontato, con indubbia capacità tecnica e con un vigoroso senso dell'azione, i principali generi del cinema americano - dal western al film di guerra, al gangster-film, al thrilling - rivisitati attraverso una personale riscrittura ...
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Hollywood
Enzo Siciliano
Inquadramento generale
di Thomas Harrison
Fu questo il nome dato nel 1886 da una certa signora Wilcox, moglie di un investitore immobiliare, a una immensa tenuta alla periferia [...] prodotti a H., a cui andava anche il 90% degli incassi realizzati negli Stati Uniti. Il 1939 fu l'anno più fecondo per il cinema americano: uscirono Gone with the wind (Via col vento) e The wiz-ard of Oz (Il mago di Oz) di Victor Fleming, Stagecoach ...
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Dispositivo cinematografico
Lucilla Albano
Per 'dispositivo cinematografico' si intende una delle forme simboliche in cui si è organizzata la rappresentazione del mondo tramite la visione (e l'ascolto) [...] 1985, pp. 104-10.
J. Mitry, L'image et le réel perçu, in J. Mitry, La sémiologie en question: langage et cinéma, Paris 1987, pp. 47-67.
L. Albano, La caverna dei giganti. Scritti sull'evoluzione del dispositivo cinematografico, Parma 1992.
A. Gardies ...
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Attore francese (Parigi 1930 - ivi 2017). Considerato uno degli interpreti più popolari del cinema francese, attore versatile che riusciva con disinvoltura a recitare sia in film drammatici che brillanti, [...] de la rue Blanche e il Conservatoire national supérieur d'art dramatique e ha iniziato la sua carriera a teatro. Passato al cinema dove ha lavorato per tutta la vita partecipando a più di centocinquanta film, dopo parti minori, con i film della saga ...
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Profilmico
Sandro Bernardi
Con questo termine, coniato da Étienne Souriau (1951), s'intende tutto quello che sta davanti alla cinepresa pronto per essere filmato: oggetti, volti, corpi, spazi interni [...] Moi, un noir (1958) e continuò poi insieme con l'antropologo-filosofo Edgar Morin (Chronique d'un été, 1960), un tipo particolare di cinema con la macchina a mano e spesso in presa diretta, in cui la cinepresa non si nasconde ma sta accanto ai suoi ...
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cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...
tecnico
tècnico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. technĭcus, gr. τεχνικός, der. di τέχνη «arte»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Relativo alle applicazioni e realizzazioni pratiche di un’arte, di una scienza o di una disciplina, di un’attività: nozioni...