KUROSAWA, Akira
Francesco Bolzoni
(App. III, I, p. 957)
Regista cinematografico giapponese. Universalmente ritenuto, con Y. Ozu e K. Mizoguchi, il più rappresentativo autore del cinema nipponico, dal [...] e affettuoso Madadayo (Madadayo, Il compleanno, 1993), premiato a Cannes. Vedi tav. f.t.
Bibl.: J. Leyda, Ritratto di Kurosawa, in Cinema, 1954; T. Ranieri, Le donne di Mizoguchi e gli uomini di Kurosawa, in Bianco e Nero, 1957; S. Ezratty, Kurosawa ...
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Nome d'arte dell'attore e regista cinematografico statunitense Joseph Francis Keaton (Pickway, Kansas, 1895 - Woodland Hills, California, 1966). Attore di musical, passò al cinema recitando dal 1917 a [...] (Il cameraman o Io e la scimmia, 1928); Speak easily (Il professore, 1932). Dopo un lungo declino, dovuto all'avvento del cinema sonoro cui mal si adattava il suo tipo di comicità, K. è stato riscoperto e rivalutato a partire dagli anni Sessanta ...
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Regista cinematografica polacca (n. Varsavia 1948). Trasferitasi a Praga per frequentare la scuola di regia FAMU (M. Forman e I. Passer tra i suoi insegnanti), dopo l’invasione sovietica del 1968 è stata [...] (Attori di provincia), premio della critica al Festival di Cannes. Dopo aver lasciato la Polonia comunista (qui il suo cinema impegnato e di denuncia non trovava spazio) per trasferirsi in Francia, ha diretto pellicole quali Bittere Ernte (1985 ...
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Attrice cinematografica (Wallace, Idaho, 1921, secondo altre fonti 1920 - Century City, California, 1995); nel cinema dal 1937 (They won't forget, Vendetta), si affermò grazie soprattutto alla sua bellezza [...] sensuale e provocante, dimostrando tuttavia, soprattutto nel melodramma, buone qualità d'interprete. Attrice dalla vita burrascosa, ha interpretato fra l'altro: Ziegfeld girl (1941); Somewhere I'll find ...
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Attore e regista cinematografico (Detroit 1920 - Los Angeles 1989). Cantante e ballerino, esordì nel cinema a 12 anni. Dopo aver interpretato una ventina di film, debuttò nella regia (Leather gloves, 1948), [...] specializzandosi nella realizzazione di commedie non prive di originali risvolti, spesso sceneggiate da B. Edwards. Da ricordare: My sister Eileen (1955); The solid gold Cadillac (1956); Full of life (1956); ...
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Perpignani, Roberto
Stefano Masi
Montatore, nato a Roma il 20 aprile 1941. Protagonista del rinnovamento del cinema italiano tra la seconda metà degli anni Sessanta e i primi Settanta al fianco di registi [...] su un crescendo epico di musica e ritmo di montaggio.
Bisognoso di affondare le radici del proprio lavoro nell'humus del cinema d'autore, si è prestato con fatica a imprese produttive di routine. Attratto dalla storia della filosofia e delle scienze ...
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Costa d'Avorio
Giuseppe Gariazzo
Cinematografia
Diversamente che in altri Paesi africani, in C. d'A. (colonia francese dal 1893, indipendente dal 1960) il cinema non ha potuto contare su aiuti statali: [...] visiva del regista si è appesantita nei film di argomento religioso o storico Au nom du Christ (1993) e Adanggaman (1999).
Nel cinema ivoriano si sono messi in luce anche autori meno costanti da un punto di vista produttivo e artistico, ma capaci di ...
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Botelho, João
Simona Fina
Regista cinematografico portoghese, nato a Lamego (Beira Alta) l'11 maggio 1949. Il cinema ha di fatto rappresentato per B. la continuazione di una militanza politica, iniziata [...] intensa attività nei cineclub e quella di divulgazione del cinema nelle fabbriche, nelle caserme e nelle sale di provincia a Jorge Alves da Silva e Manuela Viegas, la rivista di cinema "M" della quale uscirono soltanto quattro numeri tra il 1976 e ...
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Regista cinematografico (Calcutta 1921 - ivi 1992). Pittore, aiuto regista di J. Renoir, esordì nel cinema dirigendo Pather Panchali (Il lamento sul sentiero, 1955). Influenzato dal neorealismo italiano, [...] lo adattò a temi e figure del suo paese (Aparajito, L'invitto, 1957; Apu sansar, Il mondo di Apu, 1959); in seguito, confrontandosi con la letteratura e le tradizioni indiane, ne analizzò con sguardo umanistico ...
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Regista cinematografico (Galveston 1895 - Paso Robles, California, 1982). Uno dei più significativi autori del cinema statunitense tra l'apogeo del muto e l'affermazione del sonoro, iniziò l'attività di [...] regista nel 1919. Celebrò nei suoi film i valori tipici di certa ideologia americana come il pragmatismo e l'individualismo, ma con una vocazione umanistica e una solidità linguistica ed espressiva per ...
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cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...
tecnico
tècnico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. technĭcus, gr. τεχνικός, der. di τέχνη «arte»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Relativo alle applicazioni e realizzazioni pratiche di un’arte, di una scienza o di una disciplina, di un’attività: nozioni...