Erwitt, Elliott (propr. Ervitz, Elio Romano)
Fotografo statunitense, nato a Parigi il 26 luglio 1928 da genitori di origine russa, si è trasferito negli Stati Uniti dopo aver trascorso l'infanzia a Milano [...] metafora per riflettere con sguardo irridente sulle vicende umane.
All'inizio degli anni Settanta ha iniziato a dedicarsi al cinema realizzando numerosi documentari tra cui Beauty knows no pain (1971), The glassmaker of Herat (1977) e Elliott Erwitt ...
Leggi Tutto
Nacque a Rovereto (Trento) il 10 dic. 1896, da Leopoldo, calzolaio, e da Maria Casetti, sesto di nove figli. Nel 1906, alla morte del padre, venne accolto nell'istituto orfanotrofio della sua città, dove [...] , dove tenne nel 1925 una mostra di acquarelli nella galleria dell'editore Gurlitt e iniziò l'attività scenografica per il cinema e il teatro, che sarebbe restata sempre uno dei suoi prediletti campi d'espressione; nell'estate del 1925 soggiornò a ...
Leggi Tutto
DE GIORGIO, Alfredo
Maria Francesca Bonetti
Nacque a Napoli nel quartiere di Montecalvario il 18 nov. 1861 da Edoardo, nobile di origine friulana, e da Penelope Siciliano. Studiò musica presso il conservatorio [...] : Amerigo (1891) e Maria (1892), nati a Baltimora, e, nati a Roma, Edoardo (1893) e Iole (1895), che divenne nota attrice del cinema muto con il nome di Edy Darclea (Enc. dello Spett., IV, col. 173).
Il trasferimento del D. a Roma, registrato già nel ...
Leggi Tutto
Van Der Keuken, Johan
Carlo Chatrian
Fotografo e regista cinematografico nederlandese, nato ad Amsterdam il 4 aprile 1938 e morto ivi il 7 gennaio 2001. Grande documentarista, è considerato l'erede [...] intenso testamento artistico.
Bibliografia
Les films de Johan van der Keuken, éd. J.-J. Henry, Paris 1985.
Border crossing: the cinema of Johan van der Keuken, ed. R. Herskowitz, Ithaca (NY) 1990.
Johan van der Keuken, éd. C. Blangonnet, Paris 1998 ...
Leggi Tutto
Designer britannico (n. Londra 1959). Ha studiato al Kingston Polytecnic, al Royal college of art di Londra e alla Hochschule der bildenden Künste di Berlino. Fra i principali esponenti del design britannico, [...] . Nel 1992, con J. Irvine, ha organizzato il Progetto oggetto per Cappellini, una mostra sull'interazione tra design e cinema. Consulente della società dei trasporti pubblici di Hannover, nel 1997 ha disegnato per essa il nuovo tram per l'Expo 2000 ...
Leggi Tutto
Barboni, Leonida (detto Leo)
Stefano Masi
Direttore della fotografia, nato a Fiuminata (Macerata) il 23 novembre 1909 e morto a Roma il 6 novembre 1970. Fratello maggiore di E.B. Clucher, cioè Enzo Barboni [...] poi Ajace Parolin ‒ operatore di macchina per B. ‒ a 'ereditare' i film di Germi. Negli anni Sessanta, mentre il cinema italiano stava profondamente cambiando, B. non seppe aggiornare il suo modello lavorativo: realizzò ancora un film memorabile per ...
Leggi Tutto
Polidori, Gianni
Stefano Masi
Pittore, scenografo, arredatore e costumista cinematografico e teatrale, nato a Roma il 7 novembre 1923 e morto ivi il 19 agosto 1992. Protagonista della scena cinematografica [...] ritrovato in una città che aveva subito radicali trasformazioni rispetto agli anni della guerra. Egli riuscì ad applicare al cinema le suggestioni della sua pittura solo in rarissime occasioni, come nel peplum Maciste contro il vampiro (1961) di ...
Leggi Tutto
Comune della Puglia (117,3 km² con 315.408 ab. al censimento 2011, divenuti 315.284 secondo rilevamenti ISTAT del 2020, detti Baresi), capoluogo di regione e città metropolitana. La città, situata a 5 [...] scacchiera di vie larghe e regolari che si tagliano ad angolo retto e ospita gli uffici pubblici, i teatri e i cinema, i negozi più eleganti. La terza, infine, corrisponde alla zona industriale, che forma il sobborgo della città allargandosi verso la ...
Leggi Tutto
(o street poster art) Ramo della street art che utilizza il poster affisso a muro come proprio mezzo espressivo; forma creativa conosciuta anche con il termine anglosassone paste-up. La p.s.a., basata [...] va ben al di là del suo particolare uso nell’universo street art, considerato il suo già largo impiego nel mondo del cinema, del teatro, della musica, in campo politico e propagandistico. La nascita del poster moderno in tal senso è situabile attorno ...
Leggi Tutto
Architetto (Allenstein, oggi Olstztyn, Polonia, 1887 - San Francisco 1953). Fra i più significativi interpreti del movimento moderno. Studiò a Berlino e a Monaco e, nel 1919, presentò alla galleria Cassirer [...] si conclude (a Stoccarda) negli elementi verticali delle scale. M. costruì a Berlino, ancora nel 1928, il cinema Universum (poi Capitol, restaurato come sede di una compagnia teatrale nel 1981) realizzando, con spregiudicatezza e felici soluzioni ...
Leggi Tutto
cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...
tecnico
tècnico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. technĭcus, gr. τεχνικός, der. di τέχνη «arte»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Relativo alle applicazioni e realizzazioni pratiche di un’arte, di una scienza o di una disciplina, di un’attività: nozioni...