GRECIA
Francesco Cacciabue
Livio Tornetta
Antonio Solaro
Emanuele Banfi
Mario Vitti
Vincenzo Tiné
Nunzio Allegro
Antonino Di Vita
Efi Strousa
Claudio Varagnoli
Nicola Balata
Angela Prudenzi
(XVII, [...] Musik, in Melos/Neue Zeitschrift für Musik, 1978, pp. 501-06; L. Lesle, Griechenland: Auftraggeber Rundfunk, ibid., 1991, pp. 38 ss.
Cinema. - Il cinema fa la sua comparsa in G. nel 1897, ma è a partire dal 1909 che si aprono alcune sale e si ha una ...
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Lettura in pubblico o dizione a memoria di un testo, o interpretazione di un’opera o di parte di un’opera teatrale, cinematografica, radiofonica o televisiva.
La r. teatrale
È l’arte di rendere fisicamente [...] e dal music-hall. Già ai primi del Novecento, tuttavia, il proposito di nobilitare il livello estetico e sociale del cinema e insieme di sfruttare la notorietà degli attori teatrali, induce le case di produzione a reclutare i divi più noti della ...
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Tecnica
Paolo Bertetto
Procedimenti tecnici e sviluppi tecnologici
Come grande esperienza della modernità il cinema è insieme una macchina tecnologica e industriale e un'arte di tipo assolutamente nuovo. [...] . Da un lato in Europa Jean Renoir con La règle du jeu (1939; La regola del gioco) volle andare verso un cinema in grado di rafforzare la capacità riproduttiva del mezzo e affermare la consapevolezza linguistica della messa in scena, attraverso l'uso ...
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Critica cinematografica
Bruno Roberti
Quadro generale e sviluppo storico
di Daniele Dottorini
La storia della c. c. si è sviluppata parallelamente alla storia del cinema, spesso accompagnandone (o [...] Luigi Freddi il quale lasciò il posto dapprima a Vezio Orazi (1939) e nel 1941 a Luigi Chiarini. Si chiuse, come il primo "Cinema", nel 1943 e venne riaperta nel marzo 1948 dopo che nel 1947 era uscito un numero unico. "Bianco e nero" e la cattolica ...
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Cubismo
Gianni Rondolino
Rapporti con il cinema: il cinema cubista
Nella storia delle avanguardie artistiche del 20° sec. un posto di indubbio rilievo ebbe il C., nell'ambito delle arti figurative. [...] portato a considerare l'avvenimento d'obiettività come un valore attualissimo e nuovo" (pp. 164 e 166-67; trad. it. in Il cinema astratto: testi e documenti, 1977, pp. 253 e 255). Analizzando attentamente il film, come ha fatto con molto rigore S.D ...
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Futurismo
Gianni Rondolino
Rapporti con il cinema: il cinema futurista
I rapporti tra il F. e il cinema, che si concretizzarono nel manifesto La cinematografia futurista pubblicato su "L'Italia futurista" [...] indica, fra i "luoghi abitati dal divino", anche "le films cinematografiche". È insomma un legame, quello che unisce il cinema al F., non superficiale, quasi che la nuova concezione del mondo che Marinetti e i suoi seguaci cercavano di proporre come ...
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Dadaismo
Gianni Rondolino
Rapporti con il cinema: il cinema dadaista
Come scrisse nel 1948 Tristan Tzara in Le surréalisme et l'après-guerre, "Dada nacque da un'esigenza morale, da una volontà implacabile [...] dei film seguenti, Rhythmus 23 (1923) e Rhythmus 25 (1925) di Richter e Diagonal Symphonie (1925) di Eggeling, uno dei capolavori del cinema d'avanguardia. Ma il clima in cui era nato il D. era in parte cambiato, oltre tutto Eggeling morì proprio nel ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] di Mirone che si trasforma in un atleta in carne e ossa.
b) Il corpo della diva. - Tra i generi classici del cinema hollywoodiano è certamente il musical quello che si è spinto più avanti nell'ostentazione del corpo, anche se gli intermezzi di danza ...
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Letteratura
Tullio Kezich
Il rapporto tra letteratura e cinema
Sui rapporti fra l. e cinema esistono da sempre due modi opposti di considerare il problema. Per alcuni il cinema, sotto l'aspetto narrativo, [...] e, sempre a Trieste, il poeta Umberto Saba fu per un certo periodo direttore di una modesta sala di seconda visione, il Cinema Italia, che gli ispirò i versi di Il canto dell'amore ‒ Una domenica dopopranzo al cinematografo. Va poi dato atto a Cesare ...
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Filmologia
Giorgio De Vincenti
Orientamento degli studi cinematografici che anticipò per diversi aspetti la semiologia del cinema degli anni Sessanta e Settanta ed ebbe origine con la fondazione nel [...] 11, pp. 189-204.
E. Lowry, The filmology movement and film study in France, Ann Arbor (MI) 1985.
F. Casetti, Teorie del cinema (1945-1990), Milano 1993, pp. 99-101.
J. Aumont, A. Bergala, M. Marie, M. Vernet, Esthétique du film, Paris 1994, éd. revue ...
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cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...
tecnico
tècnico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. technĭcus, gr. τεχνικός, der. di τέχνη «arte»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Relativo alle applicazioni e realizzazioni pratiche di un’arte, di una scienza o di una disciplina, di un’attività: nozioni...