Avanguardia sovietica
Pietro Montani
Con questa espressione ci si riferisce, complessivamente, all'insieme dei movimenti artistici che, al seguito di un'immediata adesione del gruppo futurista, si riconobbero [...] e avanguardia in Unione Sovietica, a cura di G. Rapisarda, Roma 1975.
L.V. Kulešov, 50 let v kino (50 anni nel cinema), Moskva 1975.
D. Vertov, L'occhio della rivoluzione. Scritti 1922-42, a cura di P. Montani, Milano 1975.
Russian art of the avant ...
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Attore e regista cinematografico italiano (Sora 1901 - Parigi 1974). Fu uno degli autori di maggiore rilievo della stagione neorealista del cinema italiano. Vinse l'Oscar per il migliore film straniero con [...] Contini (1972).
Vita e opere
Dopo una intensa attività come attore, per lo più comico-brillante, in teatro e nel cinema (in particolare in film di Camerini), debuttò nella regia cinematografica con opere che si fecero notare per la piacevolezza del ...
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Costumista italiano (Firenze 1927 - Roma 2019), tra i maggiori del teatro lirico e di prosa e del cinema italiano, capace di ricostruire con gusto antiquario e invenzione fantastica l'atmosfera e il costume [...] esigenze delle sue regie (per il teatro Zio Vanja, 1955; Macbeth, 1958; Dommage qu'elle soit une p…, 1961; per il cinema Senso, 1954; Le notti bianche, 1957; Il gattopardo, 1963; La caduta degli dei, 1969; Morte a Venezia, 1971; Ludwig, 1972; L ...
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Regista cinematografico (Kiev 1905 - Leningrado 1973). Significativamente impegnato nel campo della sperimentazione estetica durante la stagione rivoluzionaria, con L. Z. Trauberg fondò a Pietrogrado (1921) [...] (Il quartiere di Vyborg, 1939). Dopo la guerra K. si dedicò alla regia teatrale a Leningrado e tornò al cinema soprattutto con riduzioni di opere letterarie: Don Kichot (Don Chisciotte, 1957); Gamlet (Amleto, 1964); Korol' Lir ("Re Lear", 1970 ...
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Inquadratura
Serafino Murri
Per i. s'intende la porzione di spazio inclusa nel quadro visivo bidimensionale, entro la cornice rettangolare che delimita l'immagine proiettata del film, e ancora, sul [...] di una pellicola di 35 mm di larghezza con un rapporto con l'altezza del quadro variabile da 4/3, ovvero 1,33, standard del cinema muto, a 2,35 fino a 2,55 (a seconda che la pista sonora fosse o meno presente sulla pellicola) del Cinemascope ‒ con la ...
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Chen Kaige
Donatello Fumarola
Regista cinematografico cinese, nato a Pechino il 12 agosto 1952. Autore di un cinema colto, dal respiro epico, in bilico tra dimensioni opposte e combacianti: il buio [...] più misteriosi, e mai distribuito in Cina, grazie ai capitali esteri C. K. ha potuto continuare a realizzare il proprio cinema. È stato con Bawang bie ji che C. K. ha dispiegato un preziosismo figurativo capace di racchiudere nella metafora ambigua ...
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Attore cinematografico e teatrale italiano (n. Roma 1972). Ha debuttato sul grande schermo in Ladri di cinema (1994), ottenendo i primi riconoscimenti con Palermo-Milano solo andata (1995). Nel 1997 ha [...] Trevirgolaottantasette, Nastro d’argento come miglior corto (incentrato sulla questione delle morti bianche). Nel 2011 è tornato al cinema con Ruggine ed è stato impegnato sul set di Romanzo di una strage, mentre sono del 2012 le interpretazioni ...
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Agosti, Silvano
Paolo Berardi Vernaglione
Regista e montatore cinematografico, nato a Brescia il 23 marzo 1938. La sua eclettica attività di uomo di cinema si inquadra nel clima culturale dei primi [...] dallo stesso A.), nel quartiere Prati di Roma, che divenne in breve un luogo d'incontro di cineasti e appassionati di cinema e un punto di riferimento per la diffusione della cultura cinematografica.
Con D'amore si vive (1983), una ricerca compiuta a ...
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Regista, sceneggiatore e produttore statunitense, nato a Detroit il 7 aprile 1939 da una famiglia di emigrati italiani. Gira film in 8 mm fin dai tempi della scuola; dal 1956 al 1960 è regista di teatro, [...] mentre frequenta l'università di Hampstead a New York; è nel cinema dal 1962, regista di un film del terrore, Dementia, in associazione con R. Corman. Seguono, dopo un'intensa attività come sceneggiatore, tre film particolarmente personali: You're a ...
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Chytilová, Věra
Eusebio Ciccotti
Regista ceca, nata a Ostrava il 2 febbraio 1929. È la più nota autrice del cinema ceco-slovacco a livello internazionale: il suo Pytel blech (1962, Un sacco di pulci), [...] uno stile che univa un tema esistenziale (la vuota ripetività della vita di due donne) a una forma inconsueta di cinéma vérité (racconto ellittico, in parallelo, ricorso al dettaglio, camera mobile, uso del tema dello specchio). La vita è ricerca o ...
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cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...
tecnico
tècnico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. technĭcus, gr. τεχνικός, der. di τέχνη «arte»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Relativo alle applicazioni e realizzazioni pratiche di un’arte, di una scienza o di una disciplina, di un’attività: nozioni...