Drammaturgo e regista italiano (Napoli 1921 - Roma 2005). Dopo una raccolta di racconti d'impronta neorealista (Ragazzo di Trastevere, 1955), trasferì sulle scene lo stesso tipo d'ispirazione con una serie [...] amanti dei miei amanti sono miei amanti (1981). Come regista teatrale ha allestito testi di R. Viviani, Pirandello, Čechov, ecc. Nel cinema, dopo aver lavorato come sceneggiatore (per F. Rosi, V. Zurlini e altri), esordì nella regia con Il mare (1963 ...
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Damiani, Damiano. - Regista, scenografo, sceneggiatore cinematografico italiano, autore anche di documentari (Pasiano, Udine, 1922 - Roma 2013). Agli esordi il suo cinema è stato attraversato da una speciale [...] dal neorealismo, e successivamente, assecondando l'interesse per l'attualità italiana, ha adottato solidi schemi narrativi del cinema 'classico' statunitense.
Vita e opere
Ha esordito nella regia con Il rossetto (1960), seguito da Il sicario ...
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Debenedetti, Giacomo
Paola Frandini
Saggista, critico letterario, scrittore e critico cinematografico, nato a Biella il 25 giugno 1901 e morto a Roma il 20 gennaio 1967. Una delle personalità più eminenti [...] uomo, 1970) e l'analisi di I quaderni di Serafino Gubbio operatore (1961-62) di L. Pirandello. Il suo interesse per il cinema si manifestò anche nella scelta di pubblicare, con la casa editrice Il Saggiatore ‒ da lui diretta dal 1958 al 1966 ‒, studi ...
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al-Mah¿duun
Giuseppe Gariazzo
al-Mah̠du῾ūn
(Siria 1972, Gli ingannati, bianco e nero, 120m); regia: Tawfiq Salih; produzione: Organisme du Cinéma Syrien; soggetto: dal romanzo Riǧāl fī al-šams (Uomini [...] tre uomini è inutile. I cadaveri vengono abbandonati in un cumulo di immondizie.
al-Mah̠du῾ūn è un capolavoro di cinema apolide e senza tempo che, con uno stile crudo e visionario, un realismo privato di ogni riferimento didascalico e una narrazione ...
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Mosca, Festival di
Ettore Zocaro
Una prima edizione di quello che sarebbe poi diventato il Moskovskij meždunarodnyj Kino Festival′ (Festival internazionale del Cinema di Mosca) fu tenuta nel 1935, con [...] di Mosca con 2500 posti). Il F. di M. ha sempre costruito la sua politica culturale dedicando attenzione particolare al cinema dell'Est europeo, alle cinematografie minori dei diversi continenti, e al loro interno ai film di tutti i generi prodotti ...
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Scrittore e sceneggiatore italiano (Luzzara 1902 - Roma 1989). Sceneggiatore di molti film di successo di V. De Sica (Sciuscià,1946; Ladri di biciclette, 1948), che ne fecero un punto di riferimento del [...] me (1931), Io sono il diavolo (1941).
Vita e opere
Già redattore e direttore di diversi periodici illustrati, esordì nel cinema come sceneggiatore (Darò un milione, 1935, di M. Camerini), affermandosi poi con Quattro passi fra le nuvole (1942) di A ...
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Pinelli, Tullio
Serafino Murri
Autore teatrale e sceneggiatore, nato a Torino il 24 giugno 1908. Attivo nel cinema dai primi anni Quaranta, fra le collaborazioni più importanti e di lunga durata si [...] Lattuada in film quali Il bandito (1946) e Senza pietà (1948), di carattere affine per tematiche e stile al cinema neorealista, sperimentando per altro verso il genere melodrammatico con Duilio Coletti, per il quale scrisse Adultera (1946), tratto da ...
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Olbrychski, Daniel
Eva Cerquetelli
Attore cinematografico e teatrale polacco, nato a Łowicz il 27 febbraio 1945. Protagonista del cinema di Andrzej Wajda negli anni Settanta, ne ha accompagnato la riflessione [...] di adattarsi alla nuova vita, decide comunque di farvi ritorno. Negli anni successivi O. ha compiuto anche numerose incursioni nel cinema di altri Paesi, come con Die Blechtrommel (1979; Il tamburo di latta) di Volker Schlöndorff, in cui è il padre ...
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Brakhage, Stan. - Regista statunitense (Kansas City, Missouri, 1933 - Victoria, Canada, 2003). Considerato uno dei massimi autori del cinema sperimentale, ha diretto in quasi 50 anni di attività circa [...] 250 film costantemente in bilico tra astrazione e figurazione, pensiero e materia, impulso e riflessione. Tra le sue opere: Window water baby moving (1959), Scenes from under childhood (1967-70), Arabic ...
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Nome d'arte dell'attrice cinematografica canadese Edna Mae Durbin (Winnipeg, Canada, 1922 - Parigi 2013); entrò nel cinema a 14 anni acquistando subito una grande popolarità come "fanciulla dalla voce [...] d'oro". Tra i suoi film più noti: Three smart girls (1936); One hundred men and a girl (1937); Mad about music (1938); That certain age (1938); First love (1939); It started with Eve (La prima è stata ...
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cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...
tecnico
tècnico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. technĭcus, gr. τεχνικός, der. di τέχνη «arte»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Relativo alle applicazioni e realizzazioni pratiche di un’arte, di una scienza o di una disciplina, di un’attività: nozioni...