Wheeler, Lyle (propr. Lyle Reynolds)
Alessandro Cappabianca
Scenografo cinematografico statunitense, nato a Woburn (Massachusetts) il 2 febbraio 1905 e morto a Woodland Hills (California) il 10 gennaio [...] a colori, sotto una luce brillante e cieli sereni. Per The robe offrì brillanti soluzioni ai problemi posti dal Cinemascope che, determinando un maggior ricorso ai movimenti laterali di macchina rispetto a quelli in profondità, e quindi un minor ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] of Kings, 1927). Da menzionare poi il magniloquente La tunica (The Robe, 1953) di Henry Koster, che segna il debutto del formato cinemascope, oppure il pluripremiato Ben Hur (Ben-Hur: A Tale of the Christ, 1959) di William Wyler, sino a La più grande ...
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Fotografia
Carlo Montanaro
Il rapporto tra fotografia e cinema
Nell'introduzione di uno dei primi, attendibili manuali storico-tecnici sul cinematografo l'autore, Eugène Trutat, ne loda l'essenza trattando [...] cinema ricorse a schermi più ampi, recuperando così invenzioni precedenti ma cadute in disuso. Per far concorrenza al Cinemascope della 20th Century-Fox (sistema anamorfizzato), la Paramount brevettò e iniziò a sfruttare il Vistavision, che prevedeva ...
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FERRERI, Marco
Michele Canosa
Marco Ferreri, registrato all’anagrafe con il prenome Marcantonio, nacque a Milano l'11 maggio 1928, da Michelangelo e Carolina Vismara, originari della provincia milanese [...] ), ma anche come rappresentante di attrezzature cinematografiche (in particolare degli obiettivi Totalscope, la risposta italiana ai Cinemascope della statunitense Fox), si recò in Spagna. A Madrid conobbe Rafael Azcona, redattore della rivista ...
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Kolossal
Renato Venturelli
Termine impiegato per indicare film spettacolari, ad alto costo, lanciati con grandi campagne promozionali e volti a colpire l'attenzione del pubblico per la loro imponenza [...] ) di George Stevens, La Bibbia (1966) di John Huston. The robe servì anche da veicolo per il lancio del Cinemascope, un formato che con le sue grandiose dimensioni caratterizzò a lungo il k.; Cinecittà divenne, inoltre, una capitale di questo ...
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The Sea Hawk
José Maria Latorre
(USA 1940, Lo sparviero del mare, bianco e nero, 127m); regia: Michael Curtiz; produzione: Jack L. Warner per Warner Bros.; sceneggiatura: Howard Koch, Seton I. Miller; [...] , sovraccarica di attori e figuranti quanto un'opera di Cecil B. DeMille e che sembra esigere a gran voce un CinemaScope che tarderà ancora tredici anni a comparire). Nel film esistono peraltro similitudini di tono e di costruzione rispetto a Captain ...
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MONTUORI, Carlo Luigi
Alfonso Venturini
MONTUORI, Carlo Luigi. – Nacque a Casacalenda (Campobasso) il 3 agosto 1883 (come risulta dall’Anagrafe comunale, e non nel 1885 come in genere riportato) da [...] formazione e cultura al bianco e nero, Montuori non disdegnò negli anni Cinquanta di cimentarsi con il colore e il cinemascope.
Nel corso di una carriera quasi cinquantennale, durante la quale realizzò la fotografia di almeno 164 film, l’ultimo nel ...
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Lang, Charles (propr. Charles Bryant Jr)
Stefano Masi
Direttore della fotografia statunitense, nato a Bluff (Utah) il 27 marzo 1902 e morto a Santa Monica (California) il 3 aprile 1998. Sensibile interprete [...] . Ma nella seconda metà degli anni Cinquanta si avvicinò con decisione al colore, soprattutto nei western in Cinemascope fotografati per Anthony Mann e John Sturges, che rappresentano sicuramente uno dei punti più alti dell'immaginario figurativo ...
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The Man from Laramie
Leopoldo Santovincenzo
(USA 1955, L'uomo di Laramie, colore, 104m); regia: Anthony Mann; produzione: William Goetz per Columbia; soggetto: Thomas T. Flynn; sceneggiatura: Philip [...] la fabula vive in una sorta di sospensione magica che si risolverà solo nell'ultimo atto. Mann usa il CinemaScope con l'abituale maestria, riuscendo ancora una volta nel miracolo di costruire inquadrature bellissime senza costringere lo spettatore ad ...
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Jules et Jim
Flavio Santi
(Francia 1961, 1962, Jules e Jim, bianco e nero, 110m); regia: François Truffaut; produzione: Marcel Bebert per Les Films du Carrosse/SEDIF; soggetto: dall'omonimo romanzo [...] di ispirazione liberty, in un bianco e nero stilizzato, su cui si innestano brani documentari in formato cinemascope, che non hanno una funzione scenografica bensì strettamente drammaturgica e narrativa, secondo una precisa scansione tematica, ma ...
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cinemascope
〈sìnimëskoup〉 s. ingl., usato in ital. al masch. – Nome depositato di un sistema di cinematografia che, adottando obiettivi a lenti anamorfiche, abbraccia un campo notevolmente maggiore del normale, avvicinandosi a quello dell’occhio...
schermo
schérmo s. m. [der. di schermire]. – 1. letter. a. Riparo; protezione, difesa: Urlar li fa la pioggia come cani: De l’un de’ lati fanno a l’altro schermo (Dante); schiavi e schiave che facevano s. del proprio petto ai padroni (I. Nievo);...