Sacchi, Filippo
Federica Pescatori
Giornalista, scrittore e critico cinematografico, nato a Vicenza il 6 aprile 1887 e morto a Pietrasanta (Lucca) l'8 settembre 1971. Negli anni Trenta, quando l'interesse [...] la sua avversione per le 'emozioni estreme' e per la ricerca del sensazionalismo ottenuto dalle produzioni statunitensi ricorrendo al Cinemascope.
Autore di diversi romanzi, tra cui La casa in Oceania (1932), sugli emigrati italiani in Australia, S ...
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Charisse, Cyd
Serafino Murri
Nome d'arte di Tula Ellice Finklea, ballerina e attrice cinematografica statunitense, nata ad Amarillo (Texas) l'8 marzo 1921. La sua vitalità, perfettamente adeguata al [...] parte della gelida funzionaria sovietica già interpretata da Greta Garbo. E quindi affiancò Robert Taylor nel visionario film in cinemascope Party girl (1958; Il dominatore di Chicago) di Nicholas Ray. Quest'ultima prova, che la vide ancora una volta ...
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Vierny, Sacha
Lulli Bertini
Direttore della fotografia francese, nato a Bois-le-Roi (Seine-et-Marne) il 19 giugno 1919 e morto a Parigi il 15 maggio 2001. Pur avendo lavorato con numerosi registi, fondamentali [...] cook, the thief, his wife & her lover (1989; Il cuoco, il ladro, sua moglie e l'amante), girato in Cinemascope, è caratterizzato soprattutto dai numerosi carrelli laterali, utilizzati sia all'interno di una scena, sia per passare da un ambiente ...
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Bianco e nero
Vieri Razzini
Percezione e convenzione
Il b. e n., che è stato per circa quattro decenni una semplice mancanza dovuta a una tecnologia imperfetta, rientra in quella "deviazione dalla concezione [...] , 1959, Il mondo di Apu) si lega alla lezione del Neorealismo.
L'era del cinemascope
L'uso del b. e n. non viene scoraggiato dalla diffusione dello spettacolare cinemascope, e ne trae anzi una riaffermazione di forza sia negli Stati Uniti (per es ...
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20th Century-Fox Film Corporation
Giuliana Muscio
Casa di produzione cinematografica statunitense, fondata nel 1935 e nata dalla fusione tra la Fox Film Corporation, creata da William Fox nel 1915 ‒ [...] in vacanza) di Billy Wilder, Bus stop (1956; Fermata d'autobus) di Joshua Logan.Nel 1953 la casa lanciò il Cinemascope, il grande schermo inaugurato dal grandioso The robe (1953; La tunica) di Henry Koster. La scelta della via del cinema spettacolare ...
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Wheeler, Lyle (propr. Lyle Reynolds)
Alessandro Cappabianca
Scenografo cinematografico statunitense, nato a Woburn (Massachusetts) il 2 febbraio 1905 e morto a Woodland Hills (California) il 10 gennaio [...] a colori, sotto una luce brillante e cieli sereni. Per The robe offrì brillanti soluzioni ai problemi posti dal Cinemascope che, determinando un maggior ricorso ai movimenti laterali di macchina rispetto a quelli in profondità, e quindi un minor ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] of Kings, 1927). Da menzionare poi il magniloquente La tunica (The Robe, 1953) di Henry Koster, che segna il debutto del formato cinemascope, oppure il pluripremiato Ben Hur (Ben-Hur: A Tale of the Christ, 1959) di William Wyler, sino a La più grande ...
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Fotografia
Carlo Montanaro
Il rapporto tra fotografia e cinema
Nell'introduzione di uno dei primi, attendibili manuali storico-tecnici sul cinematografo l'autore, Eugène Trutat, ne loda l'essenza trattando [...] cinema ricorse a schermi più ampi, recuperando così invenzioni precedenti ma cadute in disuso. Per far concorrenza al Cinemascope della 20th Century-Fox (sistema anamorfizzato), la Paramount brevettò e iniziò a sfruttare il Vistavision, che prevedeva ...
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FERRERI, Marco
Michele Canosa
Marco Ferreri, registrato all’anagrafe con il prenome Marcantonio, nacque a Milano l'11 maggio 1928, da Michelangelo e Carolina Vismara, originari della provincia milanese [...] ), ma anche come rappresentante di attrezzature cinematografiche (in particolare degli obiettivi Totalscope, la risposta italiana ai Cinemascope della statunitense Fox), si recò in Spagna. A Madrid conobbe Rafael Azcona, redattore della rivista ...
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Kolossal
Renato Venturelli
Termine impiegato per indicare film spettacolari, ad alto costo, lanciati con grandi campagne promozionali e volti a colpire l'attenzione del pubblico per la loro imponenza [...] ) di George Stevens, La Bibbia (1966) di John Huston. The robe servì anche da veicolo per il lancio del Cinemascope, un formato che con le sue grandiose dimensioni caratterizzò a lungo il k.; Cinecittà divenne, inoltre, una capitale di questo ...
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cinemascope
〈sìnimëskoup〉 s. ingl., usato in ital. al masch. – Nome depositato di un sistema di cinematografia che, adottando obiettivi a lenti anamorfiche, abbraccia un campo notevolmente maggiore del normale, avvicinandosi a quello dell’occhio...
schermo
schérmo s. m. [der. di schermire]. – 1. letter. a. Riparo; protezione, difesa: Urlar li fa la pioggia come cani: De l’un de’ lati fanno a l’altro schermo (Dante); schiavi e schiave che facevano s. del proprio petto ai padroni (I. Nievo);...