Redmayne, Eddie (propr. Edward John David). – Attore teatrale e cinematografico britannico (n. Londra 1982). Ha debuttato con felici esiti nella recitazione teatrale (La dodicesima notte, 2002; The goat [...] interpretative nelle serie televisive Doctors (2003) e Elizabeth I (2005), cui ha fatto seguito la recitazione in pellicole cinematografiche quali Like minds (Symbiosis - Uniti per la morte, 2006), The Good Shepherd (The Good Shepherd - L'ombra del ...
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Attrice italiana (Milano 1941 - Roma 2013). Dopo una breve attività teatrale (partecipò, tra l'altro, all'Orlando furioso di L. Ronconi, 1969), si è affermata come attrice brillante nei film di L. Wertmüller [...] Euripide, 1987; La bisbetica domata di Shakespeare, 1992; L'affare Makropoulos di K. Čapek, 1993). Tra le sue interpretazioni cinematografiche si ricordano ancora: Panni sporchi (1999); Un uomo per bene (1999); L'amore ritorna (2004); Vieni via con ...
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Morassutti, Giovanni Enrico. - Attore e regista italiano (n. Padova 1980). Diplomato presso il Centro sperimentale di cinematografia di Roma, ha frequentato l'Actors Studio di New York, esordendo nella [...] nei corti Real Life and lying people (2001) e The perfect scene (2002). Attore versatile in produzioni teatrali e cinematografiche (tra le altre, I creditori, 2001; Antigone, 2003; Last days, 2005; Storie di ordinaria follia, 2006; Copenhagen, 2009 ...
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James Bond Protagonista di una serie di romanzi di spionaggio dello scrittore inglese I.L. Fleming (1908-1964). Agente segreto britannico con qualifica 007, ovvero 'licenza di uccidere', Bond si serve [...] e di fantascientifiche apparecchiature per risolvere complessi intrighi internazionali.
Numerose e di grande successo le trasposizioni cinematografiche interpretate, tra gli altri, da S. Connery, R. Moore, P. Brosnan, D. Craig.
Per approfondire James ...
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Attrice drammatica (Adelaide 1898 - Santa Barbara, Los Angeles, 1992); trasferitasi negli USA, nel 1918 esordì a New York e nel 1928 a Broadway. Acclamata interprete del teatro di O'Neill (Strange interlude, [...] 1930; Mourning becomes Electra, 1931), di Shakespeare (Hamlet, 1936), nel 1937 interpretava a Londra il Macbeth. Delle sue interpretazioni cinematografiche la più nota resta quella di Mrs. Danvers in Rebecca, la prima moglie di Hitchcock. ...
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MITCHELL, Adrian
Rosario Portale
Poeta, commediografo e romanziere inglese, nato a Londra il 24 ottobre 1932. Compiuti gli studi al Christ Church College di Oxford, ha collaborato a vari giornali (The [...] Oxford Standard, The Daily Mail, The Sun, The Sunday Times, The Guardian). Autore di numerose sceneggiature cinematografiche e televisive (fra cui The tragedy of King Real, 1983) e di adattamenti teatrali (fra cui il Marat-Sade di P. Weiss), ha ...
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Rossellini, Roberto
Edoardo Bruno
Regista e sceneggiatore/cinematografico, nato a Roma l'8 maggio 1906 e morto ivi il 6 giugno 1977. Il suo contributo al linguaggio cinematografico è risultato fondamentale [...] gli avrebbe dato tre figli, tra i quali Isabella (n. a Roma il 18 giugno 1952), poi diventata attrice cinematografica.R. veniva elaborando un modo di fare cinema spoglio da ridondanze, stabilendo un'inversione di tendenza che segnò uno stravolgimento ...
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Denominazione americana delle prime pistole a rotazione o a tamburo, rimasta poi nell’uso comune per designare tale genere di armi (➔ pistola). Con significato più generico, nell’uso corrente, indica tuttavia, [...] rivoltella, qualsiasi tipo di pistola a ripetizione, automatica o semiautomatica.
Nel microscopio composto, in macchine da presa cinematografiche, in telecamere e simili, apparecchio rotante, sul quale si montano tre o quattro obiettivi di diverse ...
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subliminale In psicologia, termine introdotto dal filosofo e psicologo A.H. Pierce per designare le sensazioni sotto il livello della coscienza, troppo deboli per essere riconosciute. Si parla di pubblicità [...] s. per indicare quelle forme di persuasione occulta che potrebbero attuarsi attraverso messaggi inseriti nelle proiezioni cinematografiche e soprattutto nelle trasmissioni televisive, consistenti in immagini e voci di brevissima durata che, pur non ...
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Consumi e pratiche culturali nelle regioni italiane
Paolo Magaudda
Marco Santoro
Il consumo culturale come pratica sociale
Esaminare il consumo culturale in Italia, e in particolare nelle regioni italiane, [...] milioni di biglietti per circa 48 milioni di italiani: una situazione in cui, in media, ogni italiano entrava in una sala cinematografica sedici volte l’anno, quasi una volta e mezzo al mese. Fu certamente questa l’epoca d’oro della storia sociale ...
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cinematografare
v. tr. [der. di cinematografo] (io cinematògrafo, ecc.). – Ritrarre, una scena o un paesaggio, con una macchina da presa cinematografica.