Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il termine postmoderno più che una definizione indica un insieme di esperienze che hanno, [...] si forniva una sorta di decalogo per la realizzazione di film in grado di attestare la purezza di una pratica cinematografica slegata dalle logiche del mercato e della società dello spettacolo (si tratta, nelle intenzioni degli autori, di un "voto di ...
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Lussemburgo
Riccardo Martelli
Cinematografia
Nel Granducato di L. la lingua ufficiale è il francese, ma quella effettivamente parlata dalla popolazione è il lëtzebuergesch, del gruppo germanico occidentale. [...] e Peter Marzen per lo champagne Mercier). Nel 1927 fu fondata a opera di Evy Friedrich la prima rivista di critica cinematografica, "Le film luxembourgeois", che sopravvisse fino al 1934. René Leclère, che può considerarsi il pioniere del cinema in L ...
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Agee, James
Marzia G. Lea Pacella
Sceneggiatore statunitense, nato a Knoxville (Tennessee) il 27 novembre 1909 e morto a New York il 16 maggio 1955. Romanziere e poeta, giornalista e critico, si interessò [...] . Lavorò a Hollywood, cui riconosceva il ruolo di centro di produzione della vera arte popolare, dedicandosi alla scrittura cinematografica, vista come una ricca opportunità per la ricerca di nuove linee stilistiche. Fin dalla sua prima raccolta di ...
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Cantante e attrice cinematografica statunitense (n. Jersey City, New Jersey, 1940). Primogenita di F. Sinatra, ha raggiunto il picco di notorietà negli anni Sessanta: tra i suoi successi si ricordano These [...] on the Rocks del 1966), che nella musica (è celebre il duetto di Somethin’ Stupid del 1967). Dopo alcune interpretazioni cinematografiche e i numerosi album incisi fino ai primi anni Settanta, è tornata a far parlare di sé negli anni Duemila: tra ...
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Pseudonimo dello scrittore italiano B. Corradini (Ravenna 1892 - Varese 1976); conobbe la sua migliore stagione nell'ambito del primo futurismo (manifesti del Teatro futurista sintetico, 1915, e La cinematografia [...] in collaborazione con Giuseppe Achilli (Traversata nera, 1936; Il pozzo dei miracoli, 1937; ecc.), all'insegna di una concezione ben più accomodante del lavoro di scrittore. Alcune sue opere narrative e teatrali ebbero versioni cinematografiche. ...
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TSUKAMOTO, Shinya
Luigi Abiusi
Regista giapponese, nato a Tōkyō il 1° gennaio 1960. Il suo cinema, sin dai primi cortometraggi in Super 8, realizzati a partire dalla fine degli anni Settanta, s’incentra [...] poi T. affinerà la sua poetica, da un lato cercando di far collimare il più possibile realtà e immaginazione cinematografica, dall’altro tentando continue variazioni sulla questione del corpo, viatico per una politicizzazione del suo cinema in quanto ...
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Regista, sceneggiatore e produttore canadese, naturalizzato statunitense, nato a Kapuskasing (Ontario) il 16 agosto 1954. Nel primo decennio degli anni Duemila C. si è dedicato a molteplici attività (di [...] di ogni tempo –, ma diventano per C. l’occasione di un continuo processo di sperimentazione di forme e tecniche cinematografiche.
In questi anni C. ha diretto una serie di documentari legati a imprese scientifiche estreme o alla ricostruzione di ...
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Poeta ungherese di origine contadina, nato a Zámoly nel 1930. Già dal suo primo volume Felröppen a madár "Spicca il volo l'uccello", 1954) traspaiono i caratteri più importanti della poesia csoóriana: [...] ("Fuga dalla solitudine", 1962) rivelano la ricerca di una modernità contenutistica e formale. Importanti le sue sceneggiature cinematografiche scritte in collaborazione con i registi F. Kósa e I. Gyöngyössy; Ítélet ("Giudizio", 1972), Nincs idő ...
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Scrittore e regista italiano (Parma 1934 - Roma 2013). Ha pubblicato racconti (La polvere sull'erba, 1955), poesie (L'amicizia perduta, 1961), una cronaca-romanzo (Una città in amore, 1962, su figure ed [...] e opere
Collaboratore di vari giornali, si è occupato anche di critica letteraria ed è stato autore di alcune sceneggiature cinematografiche. Ha esordito con un volume di racconti, il già citato La polvere sull'erba, cui sono seguiti la raccolta di ...
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Giornalista e critica cinematografica italiana (n. Quistello, Mantova, 1943). Dopo la laurea in Lettere presso l'università di Milano e gli studi in Comunicazione a Stanford, a cavallo tra gli anni Sessanta [...] sua fondazione (1976) fino al 2020, vi ha scritto di cultura e di spettacolo, e negli anni Ottanta si è specializzata in critica cinematografica; oltre ad aver realizzato per la Rai le dirette dalla Mostra di Venezia e curato diverse manifestazioni ...
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cinematografare
v. tr. [der. di cinematografo] (io cinematògrafo, ecc.). – Ritrarre, una scena o un paesaggio, con una macchina da presa cinematografica.