VISCONTI di Modrone, Luchino
Regista teatrale e cinematografico, nato a Milano il 2 novembre 1906. Malgrado la ecletticità del repertorio, è evidente la predilezione che il V. ha per gli autori modernissimi, [...] un'accusa a un disfatto e corrotto mondo sociale che egli, noto aderente ai partiti di estrema sinistra, aborrisce.
Regìe cinematografiche: Ossessione, 1942, dal romanzo di J. Cain, The Postman rings always twice; La terra trema, 1948, vita dei ...
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zoom Obiettivo pancratico per usi fotografici, cinematografici e televisivi, caratterizzato dal fatto che la distanza focale può essere variata con continuità entro limiti piuttosto ampi (per es., 1:5 [...] e anche oltre) con comando manuale oppure a motore elettrico; nelle riprese cinematografiche e televisive sostituisce con notevole vantaggio (consentendo, per es., la carrellata da fermo) più obiettivi di diversa focale montati su torretta; in quelle ...
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cine-
[dall’accorciamento del s. m. cinematografo, usato colloquialmente anche come parola autonoma, come s. m. inv.]. – Il confisso cine-, databile intorno alla fine degli anni Venti del 20° sec., fa [...] , è il s. m. cinepanettone che, con tono scherzoso e ironico, designa il film di Natale, lo spettacolo cinematografico popolare per antonomasia. Ne sono derivati il s. m. cinepanettonaro (attore abitualmente impegnato nei film programmati nel periodo ...
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Poeta ungherese (Zámoly, Székesfehérvár, 1930 - Üröm 2016). Si affermò dapprima sulle riviste, come Kortárs, distinguendosi per la novità e bellezza delle sue immagini. Pubblicò successivamente: Ördögpille [...] ("Atropo", 1957) e Menekülés a magányból ("Fuga dalla solitudine", 1962). Importanti sono le sue sceneggiature cinematografiche scritte in collaborazione con i registi F. Kósa (Ítélet "Giudizio", 1972; Nincs idö "Fuori del tempo", 1972) e I. ...
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FOTOGRAFIA (dal gr. ϕῶς, ϕωτός "luce" e γράϕω "scrivo")
Carlo RODANO
Leone Andrea MAGGIOROTTO Giulio COSTANZI
Processo fotochimico di riproduzione delle immagini che si formano in una camera oscura. [...] lo spessore della pellicola. Per es., con un nastro da 14 m. si producono 28 m. di pellicola sottile, oppure 19 m. di pellicola cinematografica da 0,22 mm. di spessore, oppure 10 m. di pellicola da 0,22 mm. all'ora.
Nelle macchine a tamburo il nastro ...
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RAPPRESENTAZIONE, Contratto di
Tullio Ascarelli
La rappresentazione costituisce uno dei mezzi di pubblicazione dell'opera letteraria o artistica, grazie alla quale questa viene portata a conoscenza [...] 1925, n. 1950, sul diritto d'autore specifica che: "la facoltà di rappresentare comprende la proiezione per mezzo della cinematografia e di altri procedimenti analoghi. La facoltà di rappresentare ed eseguire un'opera adatta a pubblico spettacolo o a ...
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3D, cinema
3D, cìnema locuz. sost. m. – Tipologia di proiezione cinematografica che offre agli spettatori una visione stereoscopica delle immagini, ossia quel tipo di fruizione capace di trasmettere [...] una sensazione di tridimensionalità. A tal fine è necessario che le sale cinematografiche siano dotate di un particolare tipo di proiettori e che gli spettatori siano forniti di occhiali concepiti ad hoc per questo tipo di visione. Sebbene i primi ...
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Pubblicità
Enrica Tedeschi e Francesca Sebastio
Parte introduttiva
di Enrica Tedeschi
La p. ha origini antichissime, ma ha acquisito centralità a partire dalla rivoluzione industriale, e si è rivelata [...] interfaccia tra il cliente e i creativi (copy strategy) e di interfaccia con le produzioni fotografiche e cinematografiche (art buyer, media buyer); quindi le professioni legate alla pianificazione e vendita dei prodotti pubblicitari (account planner ...
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Dolan (Dolan-Tadros), Xavier. – Attore, regista, sceneggiatore e produttore canadese (n. Montréal 1989). Interprete di spot pubblicitari da bambino, ha esordito nella recitazione in alcune produzioni televisive [...] (Miséricorde, 1994; Omerta, la loi du silence, 1996) per poi interpretare ruoli secondari in pellicole cinematografiche quali J'en suis! (1997) e La forteresse suspendue (2001) prima di ottenere un apprezzabile successo come attore protagonista nella ...
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Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta [...] 16 o 17 m (della durata di un paio di minuti ciascuno), la cui finalità preminente era quella di cogliere scene movimentate. Il cinematografo, che in breve si diffuse in tutto il mondo (e il cui nome si estese pertanto a significare l’intero campo di ...
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cinematografare
v. tr. [der. di cinematografo] (io cinematògrafo, ecc.). – Ritrarre, una scena o un paesaggio, con una macchina da presa cinematografica.