Sarris, Andrew
Daniele Dottorini
Teorico del cinema e critico statunitense, nato a New York il 31 ottobre 1928. Tra i maggiori studiosi di cinema del suo Paese, a partire dagli anni Sessanta ha elaborato [...] ", dal 1960 al 1989 è stato redattore della rivista newyorkese di area radical "Village voice" e, in seguito, critico cinematografico del quotidiano "New York observer"; dal 1969 ha assunto l'incarico di insegnare cinema presso la School of the Arts ...
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Cantante italiano (n. Napoli 1967). Dopo aver acquisito una certa notorietà nel napoletano come pianista di M. Merola (con cui ha scritto Cient’anne), nel 1992 ha pubblicato il primo album, Lasciatemi [...] cantare. Diventato molto celebre a livello locale anche grazie ad alcune partecipazioni cinematografiche, ha raggiunto il pubblico nazionale nel 2000 partecipando al Festival di Sanremo con Non dirgli mai. Da allora ha pubblicato numerosi album, ...
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Tuymans, Luc. – Pittore belga (n. Mortsel 1958). Dopo le prime composizioni pittoriche realizzate alla fine degli anni Settanta, si è dedicato per qualche anno alla cinematografia, per poi tornare alla [...] pittura dalla metà degli anni Ottanta, sviluppando un medium personale ispirato alle diverse tecniche cinematografiche e fotografiche, caratteristico di tutta la sua opera. Oltre ad aver partecipato alla manifestazione di Kassel nel 1992 e nel 2002, ...
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digitale, cinema
digitale, cìnema locuz. sost. m. – Il cinema del 21° secolo si confronta sempre di più con le risorse e le possibilità offerte dalle moderne tecnologie digitali. Si è pertanto assistito [...] applicato al cinema si è spostato tanto a monte quanto a valle della filiera di produzione cinematografica. A monte in quanto molte opere cinematografiche sono pianificate, sia in presenza di grandi budget sia di risorse limitate, a partire dalle ...
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Scrittrice austriaca (Vienna 1888 - Hollywood 1960). Visse molti anni a Berlino, poi emigrò negli USA (a Hollywood). I suoi romanzi, spesso a sfondo pseudosociale (Stud. chem. Helene Willfüer, 1929; Menschen [...] im Hotel, 1929; Marion lebt, 1946; Schicksalsflug, 1947) hanno avuto ovunque molto successo, anche in riduzioni cinematografiche. Postumo è stato pubblicato un suo volume di ricordi (Es war alles ganz anders, 1962). ...
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Arsène Lupin Personaggio letterario, protagonista di una serie di romanzi polizieschi (dal 1907) dello scrittore francese M. Leblanc (1864 -1941). Alla figura del ladro gentiluomo sono stati dedicati adattamenti [...] teatrali, a partire da quello (1909) di Leblanc e dello scrittore francese F. de Croisset (1877-1937), e cinematografiche. ...
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Malaysia
Grazia Paganelli
Cinematografia
Il cinema approdò in terra malese nei primi anni del Novecento, ossia quando la M. si trovava ancora sotto il protettorato britannico. L'industria fu gestita [...] Menantu durhaka (1942), uno degli ultimi film prodotti in M. prima della sospensione di ogni attività in campo cinematografico causata dai drammatici sviluppi della Seconda guerra mondiale. La figura di questo regista, autore di una ricca filmografia ...
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Doig, Peter
Doig, Peter. – Artista britannico (n. Edimburgo, 1959). Attento sia alla pittura di Egon Schiele e di Gustav Klimt sia a quella di Paul Gauguin, i suoi soggetti preferiti sono i paesaggi, [...] di Venezia e lo stesso anno la passione per il cinema lo porta a organizzare nel suo studio una rassegna cinematografica settimanale, FilmStudioClub, con l’artista di Trinidad Che Lovelace, per la quale oltre a proiettare e selezionare i film ...
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Comparse
Mino Argentieri
Nel linguaggio teatrale e cinematografico sono così indicate le persone che appaiono sulla scena, isolate, in gruppo o in massa, senza prendere la parola, dilettanti o mestieranti [...] in tutti i suoi affollati e sovraccarichi melodrammi. Nell'Europa continentale non mancarono in quegli anni i grandi affreschi cinematografici, popolati di masse, degni (se non, talora, a essi superiori) dei modelli con cui si confrontavano: in URSS ...
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torretta Struttura rotante che serve da supporto per oggetti vari, i quali vengono presentati successivamente facendo ruotare la struttura in questione: così, per es., la t. portautensili nei carrelli [...] dei torni a revolver e la t. portaobiettivi (o portaobiettivi a revolver) di microscopi, macchine da presa cinematografiche ecc.
Nei sommergibili, soprastruttura, stagna e solidamente collegata allo scafo resistente, che si erge sulla coperta; è in ...
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cinematografare
v. tr. [der. di cinematografo] (io cinematògrafo, ecc.). – Ritrarre, una scena o un paesaggio, con una macchina da presa cinematografica.