Scrittore e regista italiano (Parma 1934 - Roma 2013). Ha pubblicato racconti (La polvere sull'erba, 1955), poesie (L'amicizia perduta, 1961), una cronaca-romanzo (Una città in amore, 1962, su figure ed [...] e opere
Collaboratore di vari giornali, si è occupato anche di critica letteraria ed è stato autore di alcune sceneggiature cinematografiche. Ha esordito con un volume di racconti, il già citato La polvere sull'erba, cui sono seguiti la raccolta di ...
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Giornalista e critica cinematografica italiana (n. Quistello, Mantova, 1943). Dopo la laurea in Lettere presso l'università di Milano e gli studi in Comunicazione a Stanford, a cavallo tra gli anni Sessanta [...] sua fondazione (1976) fino al 2020, vi ha scritto di cultura e di spettacolo, e negli anni Ottanta si è specializzata in critica cinematografica; oltre ad aver realizzato per la Rai le dirette dalla Mostra di Venezia e curato diverse manifestazioni ...
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Manager italiano (Solero, Alessandria, 1934 - Roma 2019). Protagonista dell’industria cinematografica italiana, ha dato inizio a una carriera in continua ascesa nel 1957, entrando in Metro-Goldwyn-Mayer: [...] nel 2011, quando si è dimesso dalle cariche di presidente e amministratore delegato. Presidente di ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Multimediali) dal 2006 al 2011, nel marzo del 2012 F. è subentrato a G. L. Rondi ...
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Bruni (propr. Bruni Tedeschi), Carla. – Modella e cantautrice italiana (n. Torino 1967). Trasferitasi in Francia con la famiglia, negli anni Novanta ha raggiunto grande notorietà internazionale come modella, [...] ). Nel 2008 ha sposato il presidente della Repubblica francese N. Sarkozy. Interprete di sé stessa in alcune pellicole cinematografiche (Unzipped, di D. Keeve, 1995; Paparazzi, di A. Berbérian, 1998), nel 2011 ha debuttato nella recitazione nel film ...
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Drammaturgo inglese (Hampton Wick, Surrey, 1896 - Kingston-on-Thames 1975). Il suo fortunatissimo dramma Journey's end (1929) si ispirò alla prima guerra mondiale. Nella commedia Badger's green (1930), [...] , 1931; Another year, 1946; The well of St. Mery's, 1961; l'autobiografico No leading lady, 1968) e numerose sceneggiature cinematografiche tra cui: The invisible man (1933); Goodbye Mr. Chips (1936); Lady Hamilton (1941); Odd man out (1946). ...
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Cantante e attrice tedesca (n. Münster 1963). Ha esordito come cantante interpretando brani di K. Weill, É. Piaf e M. Dietrich, per poi orientarsi verso un repertorio più spiccatamente jazzistico. L. ha [...] anni ha cantato brani scritti per lei da S. Walker, N. Cave ed E. Costello (tra gli altri) e dal 2003 è autrice delle proprie canzoni. Nel 2012 è uscito Paris days, Berlin nights. L. ha recitato in diverse produzioni cinematografiche e televisive. ...
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Protazanov, Jakov Aleksandrovič
Ornella Calvarese
Sceneggiatore e regista cinematografico russo, nato a Mosca il 4 febbraio 1881 e morto ivi l'8 agosto 1945. È stato uno dei massimi rappresentanti del [...] di congiunzione tra la produzione dei primi decenni del Novecento e l'attività di sperimentazione dei grandi della cinematografia sovietica quali Sergej M. Ejzenštejn, Dziga Vertov, Aleksandr P. Dovženko e Vsevolod I. Pudovkin.
Da ragazzo assistette ...
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Attore televisivo, teatrale e cinematografico australiano (n. Sydney 1968). Ultimati gli studi in Giornalismo, ha intrapreso la carriera di attore; ha frequentato la prestigiosa Western Australian Academy [...] al grande pubblico internazionale, J. ha preso parte a tutti i capitoli successivi della saga X-Men e a diverse altre produzioni cinematografiche e teatrali. Da ricordare il musical The boy from Oz (che gli è valso un Tony Award e un Drama Desk Award ...
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Scrittore canadese (Montreal 1931 - ivi 2001). Trascorse lunghi periodi a Parigi e a Londra, lavorando come giornalista e sceneggiatore. Dopo The acrobats (1954), Son of a smaller hero (1955) e A choice [...] . 2013; Solomon Gurky was here, 1989), costruiti con vivace inventiva e con una scrittura influenzata dalle tecniche cinematografiche, sono spesso ambientati nella borghesia ebraica canadese, mentre Cocksure (1968) è una pungente satira di una Londra ...
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Cantante, attrice e regista cinematografica (n. New York 1942). Stella del musical, raggiunse il successo a Broadway nel 1964 come interprete di Funny girl (versione cinematografica di W. Wyler, 1968), [...] ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti tra cui l'Oscar come migliore attrice per Funny Girl (1969). Tra le sue interpretazioni cinematografiche, si ricordano: Hello Dolly! (1969), The owl and the pussycat (1970); What's up Doc? (Ma papà ti manda ...
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cinematografare
v. tr. [der. di cinematografo] (io cinematògrafo, ecc.). – Ritrarre, una scena o un paesaggio, con una macchina da presa cinematografica.