Fotografa e artista statunitense (n. Glenn Ridge, New Jersey, 1954). Dedicatasi dapprima alla pittura, si è rivolta poi alla fotografia dopo aver conseguito il diploma alla State University di Buffalo [...] media statunitense con la serie Untitled film stills (1976-80), servendosi del bianco e nero e ispirandosi a opere cinematografiche degli anni Cinquanta (dal 1995 alcune foto della serie sono entrate a far parte delle collezioni del Museum of modern ...
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Rassegna culturale istituita nel 2000 a Milano da E. Sgarbi, che dallo stesso anno ne è direttrice artistica, con l’intento di creare un "laboratorio di eccellenza" di letteratura, cinema, musica, arte, [...] coinvolgendo anche luoghi diversi dal capoluogo lombardo, prevede incontri con scrittori, spettacoli musicali, proiezioni cinematografiche, dibattiti e mostre, ospitando artisti e intellettuali internazionali, e dal 2017 ha avviato una partnership ...
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Pseudonimo del fumettista statunitense Stanley Martin Lieber (New York 1922 - Los Angeles 2018). Sceneggiatore di fumetti sin dai diciassette anni, è noto per aver reso la Marvel Comics la principale [...] creazione delle storie), è stato capo redattore della Marvel Comics (1941-72) e ne ha curato le produzioni cinematografiche e televisive. L. è stato presidente emerito della Marvel (e membro del suo Comitato Editoriale), nonché fondatore, presidente ...
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Nome d'arte di Claudette Chauchion, attrice cinematografica americana, nata a Parigi il 13 settembre 1905. Studiò arte drammatica a New York ed esordì sulle scene di Broadway, ma non tardò a rivolgere [...] degli anni, quando le si addissero parti più drammatiche, anche di malinconia. Nel 1934 l'Accademia di scienze ed arti cinematografiche le conferì il massimo premio per la migliore attrice, e nel 1935 e 1936 fu inclusa tra i primi dieci attori ...
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Sten&Lex. - Pseudonimo di duo di artisti italiani composto da Sten (n. Roma 1982) e Lex (n. Taranto 1982). Tra i più conosciuti e apprezzati artisti urbani nel mondo, rappresentano un solido riferimento [...] urbana. Delle prime opere, di piccolo formato e ispirate a personaggi di telefilm americani, b movies e a altre fonti cinematografiche, rimane ancora oggi traccia in qualche strada del centro di Roma, come quelle in via del Pantheon o nel vicolo ...
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Architetto e designer statunitense (Saint Louis, Missouri, 1907 - ivi 1978). Collaboratore sin dagli inizî di Eliel ed Eero Saarinen, ha concentrato la propria attività progettuale soprattutto nell'ambito [...] 1940, si volge anche alla progettazione di lampade, giochi di carte, arredamenti di interni, scenografie teatrali e cinematografiche. Della sua produzione architettonica si ricordano la fantasiosa Eames House (Case Study House) a Santa Monica (1949 ...
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Pittore, architetto e scenografo italiano (Torino 1909 - Roma 1972). Dopo avere intrapreso gli studi di architettura si avvicinò alla ricerca pittorica, aderendo nel 1928 al gruppo futurista torinese ed [...] gli scrittori T. Cordero e G. Martina il lungometraggio Vitesse (1930-31), unica testimonianza rimasta delle sperimentazioni cinematografiche del movimento. Presente alla Biennale di Venezia del 1932, O. vi espose opere dal tratto sintetico e dalle ...
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videoarte
Antonella Sbrilli
L’arte con le nuove tecnologie
La videoarte, sorta a partire dagli anni Cinquanta del Novecento, usa il video, inteso come come ripresa televisiva, filmata e da ultimo digitale, [...] film astratti, a sperimentare forme di utilizzazione diverse da quella popolare e commerciale delle grandi case produttrici cinematografiche.
Gli artisti e il televisore
Anche con la televisione è accaduto qualcosa di simile: nel 1954 l’artista ...
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Arata, Ubaldo
Stefano Masi
Direttore della fotografia, nato a Ovada (Alessandria) il 23 marzo 1895 e morto a Roma il 7 dicembre 1947. Professionista di talento, A. operò nel periodo che va dagli anni [...] da Gero Zambuto nel 1918 per la Itala Film. Negli anni del muto fu operatore per le più importanti case cinematografiche torinesi, ma collaborò soprattutto con il regista Mario Almirante e nei primi anni Venti venne considerato l'operatore preferito ...
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Hopper, Edward
Bettina Mirabile
Uno stile realista per rappresentare l'America della solitudine
Lo statunitense Edward Hopper ripete nei suoi quadri sempre gli stessi soggetti, tutti ispirati alla città [...] chiuse, sulle rotaie non corrono treni. Nelle numerose tele che raffigurano interni domestici, con inquadrature quasi cinematografiche, Hopper si diverte anzi a spiare ignari protagonisti mettendo in scena momenti di vita ordinaria.
Figure immobili ...
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cinematografare
v. tr. [der. di cinematografo] (io cinematògrafo, ecc.). – Ritrarre, una scena o un paesaggio, con una macchina da presa cinematografica.