film
Gianni Rondolino
Vedere oltre lo schermo
Un film è certamente divertimento, ma spesso è qualcosa di più. Può essere allora utile conoscerne il linguaggio, analizzarne il contenuto (spesso nascosto), [...] al cinema", ciò significa che andiamo a vedere un film. In questo caso il termine cinema viene usato per indicare la sala cinematografica e il termine film si riferisce allo spettacolo che vi si proietta. In realtà il cinema non è soltanto la sala di ...
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Cineclub
Callisto Cosulich
Termine con il quale vengono indicate le associazioni aventi per scopo lo studio, la diffusione e la difesa dell'arte del cinema attraverso molteplici iniziative: proiezioni [...] i c. furono posti sotto il controllo governativo: nel 1934, per ordine di Luigi Freddi, direttore generale per la Cinematografia presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, vennero sciolti i pochi ancora in funzione, e creati al loro posto i ...
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Operistico, film
Sergio Miceli
L'opera in film, o filmopera che dir si voglia, nacque con il cinema stesso, ma prima ancora di assumere i connotati di un genere ben delineato manifestò la tendenza costante, [...] come Vera P. Stroeva, regista di Boris Godunov (1955), definito dallo storico J. Leyda "la più efficace e fedele versione cinematografica di un'opera", e di Chovanščina (1959); l'insolito sconfinamento nel Novecento, per es. Katerina Izmajlova di D.D ...
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Francia
Paolo Marocco
Cinematografia
In F. nacque ufficialmente il cinema: il 28 dicembre 1895 i fratelli Louis e Auguste Lumière organizzarono al Grand Café di Parigi il primo spettacolo pubblico e [...] altrove. Dopo le geniali invenzioni di Méliès, la F. non era stata insomma più capace di far evolvere il linguaggio cinematografico, a differenza della Scuola di Brighton inglese (1896-1907) e dello statunitense David W. Griffith (dal 1908). Nel 1908 ...
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Gran Bretagna
Francesca Vatteroni
Cinematografia
In contrasto dialettico tra ipotesi di realismo e invenzione fantastica, il cinema britannico ha coltivato, accanto a una produzione con profonde esigenze [...] 1967; L'incidente), tratto dal romanzo di N. Mosley.
Anche la televisione si trasformò in una fucina di futuri talenti cinematografici: registi come Ken Loach e Ken Russell si formarono lavorando per la BBC. Loach, dopo gli esperimenti tra finzione e ...
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Tecnica
Paolo Bertetto
Procedimenti tecnici e sviluppi tecnologici
Come grande esperienza della modernità il cinema è insieme una macchina tecnologica e industriale e un'arte di tipo assolutamente nuovo. [...] cinema degli anni Venti
Gli anni Venti segnarono una svolta radicale nell'evoluzione della messa in scena e del linguaggio cinematografico, che perfezionò la scala dei piani, le dinamiche dei punti di vista (v. sguardo), le angolazioni di ripresa, le ...
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Filmologia
Giorgio De Vincenti
Orientamento degli studi cinematografici che anticipò per diversi aspetti la semiologia del cinema degli anni Sessanta e Settanta ed ebbe origine con la fondazione nel [...] filmologie: bilan de la naissance jusqu' au 1958, in "Ikon", 1968, 65-66.
G. De Vincenti, Alle origini della semiotica cinematografica: Cohen-Séat, in "Biblioteca teatrale", 1974, 10-11, pp. 189-204.
E. Lowry, The filmology movement and film study in ...
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Modernità
Giorgio De Vincenti
La modernità nel cinema
Il concetto di m. applicato al cinema è stato a lungo sinonimo di modernizzazione: il cinema è l'arte moderna per eccellenza in quanto si basa su [...] internazionale. Sono le opere di autori diversi tra loro ma caratterizzati da un comune tipo di sensibilità nei confronti del mezzo cinematografico, da una comune inclinazione a un certo uso del linguaggio, da una certa pratica e da una certa idea di ...
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Costumi
Mario Verdone
Nello spettacolo i c. sono per loro natura drammaturgicamente 'espressivi'. Nell'atto primo di Amleto, Polonio afferma che "una delle prime qualità del vestimento è la sua espressività". [...] Beardsley.Se per i brevi cortometraggi del 1895 dei fratelli Lumière, fotografie in movimento, non si può parlare di c. cinematografici perché gli operai dell'officina (La sortie des usines Lumière), i viaggiatori di La Ciotat (L'arrivée d'un train ...
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Teatro
Giorgio De Vincenti
Il rapporto tra teatro e cinema
Il rapporto del cinema con il t. è stato presente fin dalle origini della storia del nuovo linguaggio. Il t. ispira la dimensione spettacolare [...] incluso nel cinema o il cinema nel t.; la seconda spingendo piuttosto a studi centrati sulle proprietà specifiche del significante cinematografico e di quello teatrale, in un confronto che investe le condizioni di setting dei due linguaggi e il loro ...
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cinematografare
v. tr. [der. di cinematografo] (io cinematògrafo, ecc.). – Ritrarre, una scena o un paesaggio, con una macchina da presa cinematografica.