Scrittore nederlandese (n. Boscoducale 1954). Autore di opere cinematografiche e teatrali, esordì come narratore con la raccolta di novelle Over de leegte in de wereld ("Il vuoto nel mondo", 1976), cui [...] seguirono varî romanzi: De (ver)wording van de jongere Dürer ("La (de)generazione del giovane D.", 1978); Zoeken naar Eileen W. ("Cercando E. W.", 1981); Kaplan (1986) e Hoffman's honger ("La fame di H.", ...
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Attore e regista tedesco (n. Gelsenkirchen 1962). Intenso interprete di opere teatrali, ma anche televisive e cinematografiche, ha diretto Berliner Ensemble (1995-96) dopo H. Müller.
Vita e opere
Dopo [...] (2006), Pffft oder Der letzte Tango am Telefon di G. Tabori (2007). È apparso in svariate produzioni televisive e cinematografiche (Die 120 Tage von Bottrop, 1997; Die Stille nach dem Schuss, 1999; Scheitern als Chance, 1999; Rosenstraße, 2003); tra ...
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VISCONTI di Modrone, Luchino
Regista teatrale e cinematografico, nato a Milano il 2 novembre 1906. Malgrado la ecletticità del repertorio, è evidente la predilezione che il V. ha per gli autori modernissimi, [...] un'accusa a un disfatto e corrotto mondo sociale che egli, noto aderente ai partiti di estrema sinistra, aborrisce.
Regìe cinematografiche: Ossessione, 1942, dal romanzo di J. Cain, The Postman rings always twice; La terra trema, 1948, vita dei ...
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Comparse
Mino Argentieri
Nel linguaggio teatrale e cinematografico sono così indicate le persone che appaiono sulla scena, isolate, in gruppo o in massa, senza prendere la parola, dilettanti o mestieranti [...] in tutti i suoi affollati e sovraccarichi melodrammi. Nell'Europa continentale non mancarono in quegli anni i grandi affreschi cinematografici, popolati di masse, degni (se non, talora, a essi superiori) dei modelli con cui si confrontavano: in URSS ...
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Branagh, Kenneth (propr. Kenneth Charles)
Luigi Guarnieri
Attore e regista teatrale e cinematografico irlandese, nato a Belfast il 10 dicembre 1960. Attore di solida formazione teatrale, suggestivamente [...] fondando nel 1987, con D. Parfitt, una sua compagnia, la Renaissance Theatre Company. Nel 1989 ha debuttato come regista cinematografico con Henry V (Enrico V), in un immediato confronto a distanza con la versione girata nel 1945 da Laurence Olivier ...
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Attrice italiana (Milano 1941 - Roma 2013). Dopo una breve attività teatrale (partecipò, tra l'altro, all'Orlando furioso di L. Ronconi, 1969), si è affermata come attrice brillante nei film di L. Wertmüller [...] Euripide, 1987; La bisbetica domata di Shakespeare, 1992; L'affare Makropoulos di K. Čapek, 1993). Tra le sue interpretazioni cinematografiche si ricordano ancora: Panni sporchi (1999); Un uomo per bene (1999); L'amore ritorna (2004); Vieni via con ...
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Attrice drammatica (Adelaide 1898 - Santa Barbara, Los Angeles, 1992); trasferitasi negli USA, nel 1918 esordì a New York e nel 1928 a Broadway. Acclamata interprete del teatro di O'Neill (Strange interlude, [...] 1930; Mourning becomes Electra, 1931), di Shakespeare (Hamlet, 1936), nel 1937 interpretava a Londra il Macbeth. Delle sue interpretazioni cinematografiche la più nota resta quella di Mrs. Danvers in Rebecca, la prima moglie di Hitchcock. ...
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Attrice italiana (Napoli 1912 - ivi 1984). Figlia d'arte, è stata presente per oltre quarant'anni sulle scene del teatro italiano sia di prosa (compagnia dei fratelli De Filippo) che di rivista (N. Taranto, [...] W. Osiris), affermandosi per la carica di simpatia e l'umorismo cordiale, che hanno animato anche le numerose interpretazioni cinematografiche. ...
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Umorista, autore di riviste italiano (Milano 1912 - Sini 1978). Debuttò giovanissimo sul settimanale umoristico Il Bertoldo, diretto da G. Mosca e V. Metz. Con quest'ultimo scrisse decine di riviste per [...] 'epoca (da C. Dapporto a W. Chiari, U. Tognazzi, T. Scotti, ecc.). Oltre che prolifico autore di sceneggiature cinematografiche e riviste radiofoniche e televisive, M. è stato anche inventore di fortunatissimi slogan pubblicitarî. Ha raccolto in Il ...
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Attore di teatro, di rivista, di cinema, nato a Roma il 10 novembre 1905. Dotato di mimica popolaresca, calda sensibilità, ricche capacità espressive, nonostante la critica gli rimproveri un'eccessiva [...] , è l'interprete italiano che più ha conquistato le simpatie del pubblico, anche straniero. Fra le sue interpretazioni cinematografiche che hanno avuto maggiore successo, vanno ricordate: Roma città aperta, 1945 e Vivere in pace, 1946. Altri film ...
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cinematografare
v. tr. [der. di cinematografo] (io cinematògrafo, ecc.). – Ritrarre, una scena o un paesaggio, con una macchina da presa cinematografica.