Lhasa, rivolte di
Moti avvenuti nel 1959 e nel 1987-89 (e nuovamente nel 2008) nella capitale tibetana. Il 10 marzo 1959, a nove anni dall’occupazione cinese del Tibet e dopo tre anni dall’inizio di [...] di Hu Jindao come nuovo segretario del partito in Tibet (1989) e la proclamazione della legge marziale esplicitarono la volontà cinese di riprendere il totale controllo sulla Regione autonoma del Tibet (RAT) e di ristabilire l’ordine. Nel marzo 2008 ...
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Shandong, questione dello
Controversia internazionale relativa all’Estremo Oriente manifestatasi alla fine della Prima guerra mondiale. Nel 1897 la Germania occupò la regione cinese dello S. e nel 1898 [...] ottenne dalla Cina una concessione nella baia di Jaozhou, con l’aggiunta di privilegi di natura economica e amministrativa. Nel 1914 il Giappone, entrato in guerra a fianco dell’intesa, conquistò lo S. ...
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Stato dell’Asia sud-orientale, nell’Indocina, confinante a N con la Cina, a O con il Laos e la Cambogia; è limitato a E e a S dal Mar Cinese Meridionale e dal Golfo di Thailandia.
Esteso per oltre 2000 [...] cui trovarono territori non ancora occupati (Tay, il maggior gruppo con l’1,9%, Hmong, Thai). Differente la situazione degli Hoa (cinesi), un tempo parte della classe borghese in tutto il paese e oggi ridotti all’1,1% della popolazione (8% a Ho Chi ...
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turchi
Termine con cui oggi si indicano gli abitanti della Turchia o le genti parlanti lingue turche estese in tutta l’Asia centrale dalla periferia cinese (Xinjiang Uyghur) all’Anatolia. Esso trae origine [...] della Mongolia che per prima si attribuì questo nome, testimoniato nelle iscrizioni dell’Orqon (türk, kök türk), e tramandato nelle fonti cinesi nella forma t’u-chüeh. Il 4° e 5° sec. furono per l’Asia centrale un periodo di grande turbolenza, le ...
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Città della Cina (2.059.774 ab. nel 2003; 3.875.000 ab. nel 2007 considerando l’intera agglomerazione urbana), capoluogo del Zhejiang, situata sull’estuario del Qiantang, nella parte più interna della [...] a.C., ebbe il periodo di maggior splendore durante la dinastia Song, che ne fece nel 1129 la nuova capitale dell’Impero cinese invaso dai Tatari. Questi la devastarono nel 1130 e fu ancora semidistrutta durante l’insurrezione dei Taiping, nel 1861-65 ...
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Penisola dell’Asia orientale, situata tra il Mar del Giappone (E) e il Mar Giallo (O). Il nome deriva dall’appellativo della dinastia indigena di Koryo (10°-14° sec.). Da quello della successiva dinastia [...] lo Stato di Silla, alleato con i Tang, riuscì a unificare la penisola, governandola per i tre secoli successivi. Dalle fonti cinesi risulta che Koguryo era il più progredito dei tre regni.
La dinastia di Koryo (918-1392) subentrò a quella di Silla e ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. Sistemi di organizzazione della conoscenza
John S. Major
Sistemi di organizzazione della conoscenza
Armonia, sistemi di unità di misura e calendario
Il pensiero [...] toni musicali incarnino ed esprimano la natura basilare della materia e delle sue trasformazioni fece la sua prima apparizione in testi filosofici cinesi del tardo IV sec. e dell'inizio del III sec. a.C. e fu pienamente espressa nei testi canonici a ...
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Uomo politico e viaggiatore (Dragley Beck, Lancashire, 1764 - Londra 1848); membro della prima ambasciata inglese in Cina (1793), scrisse alcuni saggi di letteratura e lingua cinese. Tornato in patria [...] (1794), tre anni dopo accompagnò come segretario privato Lord G. Macartney nella nuova colonia del Capo di Buona Speranza, ove risiedette con varî incarichi fino al 1804. Da allora tenne per quarant'anni ...
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Missionario, sinologo e geografo (Trento 1614 - Hangzhou 1661), gesuita. Fu a Goa nel 1640, in Cina dal 1643 al 1651 e dal 1658 alla morte. Compose opere religiose in cinese e opere storiche in latino. [...] (1655) contiene una buona rappresentazione cartografica della Cina con accurato commento. La sua Sinicae historiae decas prima (1658) è il primo riassunto stampato in Europa di storia cinese. È autore anche di una De bello tartarico historia (1654). ...
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Figlio (n. 572 - m. 621) dell'imperatore giapponese Yōmei (586-87). Appoggiò il buddismo, inviando in Cina la prima ambasceria ufficiale (607) e adottando il calendario cinese. Promulgò (604) un codice [...] in 17 articoli, che dava al Giappone per la prima volta una nuova nozione di stato con l'imperatore a capo, e un canone di diritti e doveri basato sulla morale confuciana e sul buddismo ...
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Cinese
(cinese), s. m. Per antonomasia, Sergio Cofferati, esponente politico del centrosinistra e già segretario generale della Cgil, così soprannominato per il taglio a mandorla dei suoi occhi. ◆ L’hanno capito anche i cinesi: la scorsa settimana...
cinese
cinése agg. e s. m. e f. – 1. Della Cina: storia, letteratura, arte c.; padiglione alla c., chiosco; ombre c., gioco di ombre fatte con le mani su una parete; piatto c., strumento musicale a percussione che fa parte della batteria (v....