DE GENNARO, Antonio
Gabriella Romani
Nacque a Napoli il 27 sett. 1717 da Francesco Andrea e Marianna Brancaccio dei duchi di Ruffano, originaria del sedile di Nido. È noto col titolo di duca di Belforte.
Appena [...] tenue delle sue ottave, il D. additava l'esempio dell'ex gesuita Roberti, asserendo in fine: "Si lasci adunque all'Imperadore cinese l'adoperare nel suo poema le forti tinte orientali" (Paziani, Elogio, cit., p. XXXVI).
Tra i versi del D. non mancano ...
Leggi Tutto
GUIDOBONO, Domenico
Lucia Casellato
Nacque a Savona da Giovanni Antonio, decoratore di ceramiche, e da Geronima Croce, decimo di undici figli, il 6 nov. 1668, secondo l'atto di battesimo rintracciato [...] in palazzo Madama, poiché sono riconducibili ancora alla sua mano gli affreschi della sala delle Quattro Stagioni, del "gabinetto cinese", e, infine, quelli della "camera nova verso piazza Castello" o "veranda a sud-ovest", creata da Filippo Juvarra ...
Leggi Tutto
LILLI, Virgilio
Patrizia Bartoli Amici
Nacque a Cosenza il 7 febbr. 1907 da Tito, ingegnere romano, e da Pia Garatti, di famiglia veneta. I genitori, entrambi di idee anarcosocialiste, diedero ai figli [...] Cina: fu il primo giornalista occidentale a entrare a Hiroshima dopo l'esplosione atomica e, nel corso della guerra civile cinese, seguì l'esercito nazionalista di Chiang Kai-shek durante la ritirata; tale esperienza gli ispirò poi un libro, Dentro ...
Leggi Tutto
MANFREDINI, Giuseppe
Micaela Mander
Nacque a Milano in data imprecisata, ma dopo il 1754, anno di nascita del fratello maggiore Paolo. Il M. era secondogenito di Giovanni Battista e di Lucia Paderni. [...] dal M. con gamme cromatiche prima non utilizzate, più terse e brillanti. Di questo palazzo Tanzi gli restituisce pure la "sala cinese", insolito esempio in Brescia di gusto orientale.
Il M. si trovò a lavorare fianco a fianco con G. Teosa in palazzo ...
Leggi Tutto
Lorre, Peter
Serafino Murri
Nome d'arte di László Löwenstein, attore e regista cinematografico, nato a Rosenberg (od. Ružomberok, Repubblica Slovacca), nella parte ungherese dell'impero austro-ungarico, [...] ) di Peter Godfrey. Con Sidney Greenstreet diede vita a una coppia grottesca e indimenticabile in Three strangers (1946; L'idolo cinese) di Negulesco e contribuì al bell'esordio di Don Siegel, The verdict (1946; La morte viene da Scotland Yard), un ...
Leggi Tutto
Sternberg, Josef von (propr. Sternberg, Jonas)
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico austriaco, di origine ebraica, nato a Vienna il 29 maggio 1894 e morto a Hol-lywood il 22 dicembre 1969. [...] ancora nelle vesti di un'avventuriera, Shanghai Lily, domina una folla di comprimari e presunti antagonisti, in una finta città cinese attraversata da un treno che è insieme grand hotel, bazar e postribolo. Nella lacrimosa storia d'amore coniugale di ...
Leggi Tutto
BONAFOUS, Matteo (de Bonafous Matthieu)
Pier Luigi Ghisleni
Nacque a Lione il 7 marzo del 1793 da un'antica famiglia francese, un ramo della quale si era trasferito in Piemonte secoli prima. Allievo [...] , Montpellier 1834; Dell'arte di coltivare i gelsi, e di governare i bachi da seta, secondo il metodo cinese. Sunto dei libri cinesi tradotti in francese da Stanislao Julien, Torino 1837; La vers-à-soie. Traduction en vers français du poème de ...
Leggi Tutto
Narrare con le immagini
Mauro Speraggi
Storie antichissime
Nella preistoria, quando la scrittura non esisteva, le immagini erano un modo di comunicare. L'artista incideva sulle pareti delle grotte le [...] stata una vera e propria arte, fatta di disegni e di combinazioni di segni, detti ideogrammi. La scrittura cinese rappresenta oggetti, fatti o concetti e utilizza gli stessi strumenti della pittura: pennelli morbidi, pietra per l'inchiostro, carta ...
Leggi Tutto
COLLINO (Collini), Ignazio e Filippo
Michela Di Macco
Ignazio nacque, a Torino il 26 ag. 1724da Giovanni Lorenzo e da Rosa Maria Damè. Il 26 febbr. 1772sposò Monaca Bert dalla quale ebbe otto figli, [...] che Filippo copiò inviando a Torino nel 1758 una riduzione in marmo del Mosè (recentemente riesposto in palazzo reale nel Gabinetto cinese dove lo aveva segnalato il Rovere, 1858, p. m6); e non tralasciarono lo studio dei grandi maestri barocchi, dal ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
«La personalità di Piero Calamandrei», scrive Giovanni Pugliese (1979, p. VI), «era affascinante non solo per la ricchezza morale e la passione civile che l’animava ma anche per la vastità degli orizzonti [...] all’astratta costruzione dogmatica degli istituti positivi, hanno rimpicciolito la nostra scienza ad una specie di giuoco cinese altrettanto ingegnoso quanto inconcludente. Anche a voler ammettere la validità e le benemerenze dell’indirizzo dogmatico ...
Leggi Tutto
Cinese
(cinese), s. m. Per antonomasia, Sergio Cofferati, esponente politico del centrosinistra e già segretario generale della Cgil, così soprannominato per il taglio a mandorla dei suoi occhi. ◆ L’hanno capito anche i cinesi: la scorsa settimana...
cinese
cinése agg. e s. m. e f. – 1. Della Cina: storia, letteratura, arte c.; padiglione alla c., chiosco; ombre c., gioco di ombre fatte con le mani su una parete; piatto c., strumento musicale a percussione che fa parte della batteria (v....