Hong Xiuquan
Rivoluzionario cinese (Hua Xian, Guangdong, 1813-Nanchino 1864). Contadino, frequentò la missione battista di Canton e interpretò la Bibbia come messaggio di redenzione sociale. Si mise [...] quindi a capo della ribellione dei Taiping che devastò la Cina negli anni 1849-64. Nel 1851 si proclamò Tianwang («re celeste»), fondando la dinastia Taiping («grande pace») e ponendo la sua capitale a ...
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Hu Hanmin
Rivoluzionario cinese antimancese (Panyu, Guangdong, 1879-Guangzhou, od. Canton, 1936). Rivale di Jiang Jieshi, fervente sostenitore di Sun Zhongshan, il padre della Repubblica, nel 1905 aderì [...] all’organizzazione rivoluzionaria Tongmenhui (Associazione della lega giurata). Nel 1911, quando Sun Zhonshan divenne presidente provvisorio a Nanchino, egli fu nominato suo segretario. Dopo la morte di ...
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Wei Jingsheng
Intellettuale cinese (n. Pechino, 1950). Attivo sui temi dei diritti umani e della democrazia in Cina, a 16 anni aderì al Comitato d’unità d’azione (gruppo radicale delle Guardie rosse). [...] Nel suo saggio più famoso, La quinta modernizzazione (1978), propose l’esigenza di aggiungere la «democrazia» alle «quattro modernizzazioni» enunciate da Zhou Enlai. Accusato di aver svelato segreti militari, ...
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Yangdi
Imperatore della dinastia cinese Sui (n. 569-m. 618). Regnò dal 605 al 616 e continuò l’opera di riunificazione del Paese iniziata dal padre, Yang Jian. Un grande programma di lavori pubblici [...] portò al completamento del Canale imperiale, alla costruzione di strade, canali e granai, al rafforzamento della Grande muraglia; Y. volle anche edificare una seconda capitale a Luoyang. In politica estera ...
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Peng Dehuai
Generale cinese (Xiangtan, Hunan, 1900-Pechino 1977). Entrò nel Partito comunista nel 1927; nel 1934 Jiang Jieshi costrinse Mao Zedong a intraprendere la cd. Lunga marcia, nella direzione [...] l’armata popolare del Nord-Ovest. Dopo aver rivestito numerose cariche importanti, fra cui quella di vicecomandante delle forze cinesi nella guerra di Corea e di ministro della Difesa, fu allontanato da tutte le cariche per le critiche rivolte a ...
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Cixi
Imperatrice cinese (n. 1833-m. 1908). Proveniente dalla piccola nobiltà mancese, col nome originario di Yehonala, fu concubina e poi moglie ufficiale dell’imperatore Xianfeng, al decesso del quale [...] nel 1861 assunse la reggenza per il figlio Tongzhi. Mantenne il potere anche dopo la morte di lui, nel 1874 e, violando le regole dinastiche, durante il regno del nipote Guangxu. Esautorata durante la ...
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juzhen
(cinese nüzhen) Tribù di origine tungusa stanziate nelle foreste e nelle pianure del Nord-Est della Manciuria, nel bacino del fiume Sungari e lungo il corso dell’Amur. I j., antenati dei mancesi, [...] parlavano una lingua tungusa che fu trascritta utilizzando caratteri cinesi; tuttavia, la lingua scritta non sopravvisse alla fine i Jin abbandonarono i loro usi e costumi per quelli cinesi specialmente dopo il trasferimento della capitale a Kaifeng. ...
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Wudi
Imperatore cinese (n. 155-m. 87 a.C.) della dinastia degli Han occidentali (206 a.C.-9 d.C.). Regnò dal 141 all’87 a.C. Attuò una politica accentratrice limitando il potere dell’aristocrazia e ristabilendo [...] il controllo imperiale su feudi e marchesati. Sotto W. ci fu un grande sviluppo della burocrazia imperiale e il confucianesimo, di cui il filosofo Dong Zhongshu fu il massimo rappresentante, divenne dottrina ...
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Zhou
Dinastia cinese che viene tradizionalmente divisa in due periodi: Z. Occidentali (1100-771 a.C.) e Z. Orientali (771-221 a.C.). I Z. dapprima coesistettero con gli Shang, ma il re Wen si ribellò [...] e il figlio Wu abbatté gli Shang stabilendo la capitale a Han, sul fiume Wei, nei pressi dell’odierna Xi’an. Il duca di Z. consolidò la dinastia enunciando per la prima volta la dottrina del «mandato celeste». ...
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Liao
Dinastia cinese del Nord (916-1125), nota anche come impero Qidan (Kitan) dei Liao. Fu fondata nel 907 dagli Yelu della popolazione Qidan (confederazione di otto tribù stabilitesi lungo il corso [...] superiore del fiume Liao), gruppo seminomade proveniente dalla Mongolia nordorientale. Tuttavia, la potenza dei L. si affermò a partire dal 916, quando Yelü Abao ji (regno 916-927) prese il potere, sinizzò ...
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Cinese
(cinese), s. m. Per antonomasia, Sergio Cofferati, esponente politico del centrosinistra e già segretario generale della Cgil, così soprannominato per il taglio a mandorla dei suoi occhi. ◆ L’hanno capito anche i cinesi: la scorsa settimana...
cinese
cinése agg. e s. m. e f. – 1. Della Cina: storia, letteratura, arte c.; padiglione alla c., chiosco; ombre c., gioco di ombre fatte con le mani su una parete; piatto c., strumento musicale a percussione che fa parte della batteria (v....