RICAMO (dall'arabo raqm "disegno, segno"; fr. broderie; sp. bordado; ted. Stickerei; ingl. embroidery)
Elisa RICCI
Giovanni BARDELLI
Li. Mor.
È l'ornamento che l'ago opera più generalmente sul tessuto, [...] e i medaglioni saranno ornati di perle e lustrini. La perizia dei ricamatori arriva a riprodurre non solo le più fini cineserie ma i ritratti di grandi personaggi. Poi, con l'Impero, si tornerà ai motivi classici ricamati, rilevati, ombreggiati, con ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Settecento quel che dai lontani Paesi dell’Estremo Oriente arriva in Europa [...] , Jean-Antoine Watteau e Christophe Huet. Così è anche per le turqueries, accantonate con l’emergere della moda delle cineserie e che riaccendono l’entusiasmo dei Francesi dopo lo sfarzoso corteo dell’ambasceria turca di Mehemet Effendi nei giardini ...
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GREPPI, Paolo
Elena Puccinelli
Nacque il 23 sett. 1748 a Cazzano Sant'Andrea, in Val Gandino, ultimo dei cinque figli maschi di Antonio e Laura Cotta giunti all'età adulta. Nella stessa Cazzano, che [...] e olive, oppure oggetti d'arredamento esotici e alla moda tra i quali stuoie, quadri, tappezzerie di carta e cineserie. Dai primi anni Ottanta fu particolarmente attiva sul mercato europeo: avviò un lucroso commercio di importazione di legnami dall ...
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Con la parola arredamento si indica tutto ciò che serve per ornare l'interno degli edific;. Per questa ragione l'arredamento non si può definire come un'arte, ma piuttosto come l'insieme di tutte le arti [...] la vernis Martin, fu diffusa da Robert Martin, a imitazione delle famose lacche cinesi. È l'epoca di moda delle cineserie di tutti i generi. Piccole commodes, bureaux, stipi, armadî, sedie, mobili di piccole proporzioni e di fattura squisita vengono ...
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MARINI, Leonardo
Laura Facchin
– Nacque a Torino il 15 ag. 1737 da Giuseppe Stefano e da Teresa Borbonese.
Il padre, vestiarista e disegnatore di abiti del teatro Regio (m. 1785), era figlio a sua volta [...] ai repertori romani, parigini o inglesi, né manca l’interesse per l’esotismo, ove il M. affianca alle più note cineserie spunti decorativi dal mondo turco e arabo (Colle, 2002).
La diffusione della produzione del M. a livello europeo è attestata ...
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Classe di prodotti ceramici a pasta porosa, colorata (da gialla a rossa), con rivestimento opaco (smalto), o trasparente (vernice).
Classificazione
Le m. si distinguono dalle terraglie per il colore della [...] un influsso su varie officine, specialmente a Siena, ma il gusto proveniente dall’estero prende il sopravvento: le cineserie, gli stili francesi, le decorazioni ‘a piccolo fuoco’ iniziate a Delft alla fine del Seicento determinano la produzione ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgia Pollio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Settecento la cultura del giardino registra profondi mutamenti. I primi decenni del [...] , entrambi a Bayreuth, spicca il giardino di Veitshöchheim, una complessa composizione di sculture, allegorie, padiglioni e cineserie.
In Italia i modelli francesi si innestano facilmente sulla tradizione locale, dalla quale deriva l’originale ...
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RINALDI, Antonio
Alfredo Buccaro
RINALDI, Antonio. – Nacque a Palermo nel 1709 (Buccaro - Kjučarianc - Miltenov, 2003, pp. 85 s., n. 91). Il padre Alessandro apparteneva a una famiglia romana di buon [...] è affidato ai raccordi in curva tra pareti e soffitto, anche grazie all’impiego di apparati rocaille, di cineserie e dei raffinatissimi parquet, riconoscendosi quell’unione armonica delle arti di cui Rinaldi fu certamente maestro.
Il Padiglione ...
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GRICCI
Susanne Adina Meyer
Famiglia di modellatori attivi, nel XVIII secolo, nella Real Fabbrica delle porcellane di Capodimonte e in quella del Buen Retiro a Madrid.
Giuseppe, figlio di Matteo, nacque [...] ), oltre a una folta schiera di artigiani. Questo ambiente rappresenta uno dei massimi esempi del gusto settecentesco per le cineserie, i cui modelli decorativi si erano diffusi in tutta Europa attraverso le incisioni di Boucher e di Watteau (Giusti ...
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TIEPOLO, Giambattista
Giuseppe Fiocco
Pittore e incisore. Nacque a Venezia nel 1696, morì a Madrid nel 1770. Per l'evidenza stessa della sua grandezza fu il primo e per un certo tempo l'unico artista [...] , vero trionfo del suo fare più lieto, tanto nel corpo centrale di ariostesca fantasia, quanto nella foresteria a cineserie, scherzi di putti e feste villerecce, laddove un cartellino compiacente segna l'ingresso in arte del figlio Giandomenico ...
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cineseria
cineserìa (non com. chineserìa) s. f. [adattam. del fr. chinoiserie]. – 1. Al plur., ninnoli della Cina; oggetti d’arte e di curiosità imitati dalla produzione originale cinese. 2. Procedura complicata e formalistica.
chinese
chinése agg., disus. – Variante di cinese (cfr. china3): con un vezzoso increspamento di pelle da mandarino chinese che sorride (A. Verri). ◆ Analogam., chineserìa è variante disus. di cineseria.