SAVOIA CARIGNANO, Odone (Oddone), di. – Nato a Racconigi l’11 luglio 1846, fu il quarto figlio di Vittorio Emanuele principe di Piemonte, e più tardi re di Sardegna e d’Italia come Vittorio Emanuele [...] di rilievo politico – a causa dell’isolamento in cui fu a lungo tenuto, sia per obiettive ragioni di salute che per cinici motivi d’immagine (il padre parve elaborare nei suoi confronti una sorta di rimozione) – la sua breve esistenza è tuttavia ...
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CIMARA, Luigi
Roberta Ascarelli
Nacque a Roma il 19 luglio 1891 da Giuseppe, che era prima guardia nobile del Vaticano, e da Giovanna Putti. Dalla sua aristocratica famiglia il C. ereditò "quella distinzione [...] e il figlio ne La vena d'oro di Zorzi), in cui dava vita a personaggi d'amoroso inquieti e un po' cinici. Con la Di Lorenzo il C. iniziò un progressivo mutamento di stile, passando dall'interprete "brutale e violento" del film Passione tzigana ...
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FATTORI, Bruno
Patrizia Bartoli Amici
Nato a San Giustino (Perugia) il 31 marzo 1891 da Quintiliano e Vittoria Bisigotti, entrambi di Urbino, trascorse l'infanzia e l'adolescenza a Senigallia, dove [...] giovani della sua generazione - ad una guerra sentita come un riscatto sociale e civile lascia spazio alla consapevolezza dei cinici giochi di potere dietro i pretesi ideali.
Durante i primi anni del fascismo il F. esercitò nei confronti del ...
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PRAGA, Marco
Livia Cavaglieri
PRAGA, Marco. – Nacque a Milano il 20 giugno 1862, da Emilio, poeta, e Annetta Benfereri.
Costretto a dodici anni ad abbandonare il ginnasio e a diplomarsi in ragioneria, [...] matrimonio e adulterio, temi di pressoché esclusivo interesse del teatro di Praga. I personaggi maschili sono superficiali, ottusamente conformisti, cinici e grettamente egoisti. «L’ambivalenza della legge morale per l’uomo e la donna» è per loro «un ...
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FOÀ, Arnoldo
Leonardo Spinelli
Ferrarese di nascita, fiorentino di formazione, romano d’adozione, nacque a Ferrara il 24 gennaio 1916 da una famiglia di origine ebraica, secondogenito di Valentino [...] periodo postbellico. A partire dal cinema dove, impiegato per personaggi secondari, si specializzò in caratteri per lo più cinici e gaglioffi a cui talvolta impresse il sigillo «della sua personalità irrequieta, ribelle a ogni forma di costrizione ...
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PESARO, Luigi
Gregorio Piaia
PESARO, Luigi (Alvise). – Nacque a Venezia il 23 luglio 1541, terzogenito del patrizio Marino, del ramo di S. Sofia.
Studiò filosofia nello Studio di Padova, avendo come [...] delle «scuole» filosofiche sorte dopo Socrate, bensì con la loro contrapposizione dottrinale: gli epicurei sono così opposti ai cinici, i cirenaici agli stoici, gli scettici ed eraclitei agli Accademici, fino ad Aristotele, alle cui dottrine è ...
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NAUDIN, Emilio Clodovaldo
Piero Faustini
NAUDIN, Emilio Clodovaldo. – Nacque a Parma il 23 ottobre 1823 da Giuseppe e da Margherita Leoni.
Il padre, parmense di origine francese, grazie al buon nome [...] di Lucia, forse il personaggio più congeniale) ma anche, grazie a sottili qualità interpretative, in quelli più ambivalenti, cinici o spregiudicati, come il Duca di Mantova o Fra Diavolo.
Fonti e Bibl.: Stabilimenti musicali privati, in Il pirata ...
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TRIONFO, Aldo
Paolo Puppa
(Cesare Aldo). – Rimosso il primo nome per le implicazioni imperiali (e rimasto il secondo, Aldo, che in ebraico significa capo), ma semplicemente Dado per gli amici, nacque [...] da Trionfo come in altre occasioni a quattro mani con Tonino Conte, in cui signori in abito da sera contemplavano cinici la reiterata agonia della vittima; oppure il salottino pronto a metamorfizzarsi nella giungla di Mompracem per il coevo Sandokan ...
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CORBI, Bruno
Giuseppe Sircana
Nato il 4 febbr. 1914 ad Avezzano, in provincia dell'Aquila, da Giovanni e da Eleonora Mattei, fu avviato agli studi classici. Non ancora ventenne, animato già da sentimenti [...] in cui egli aveva sperato e creduto, fossero, a suo giudizio, assenti nella società italiana, dove ormai dominavano i "furbi", i cinici ed i corrotti e dove la Resistenza era divenuta un "ricordo ingombrante e fastidioso".
Morì a Roma il 26 nov. 1983 ...
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CESTI, Pietro (in religione Antonio)
Lorenzo Bianconi
Nacque in Arezzo dove fu battezzato il 5 ag. 1623, nono ed ultimo figlio del pizzicagnolo Giuseppe di Lorentino e di Francesca Ruschi. Fin da ragazzo [...] la tenacia d'un profondo sodalizio ideale tra il frate musicista e i due amici, ambedue "filosofi" stoici e cinici, ambedue spiriti libertini e satifici, e costituiscono una fonte capitale per la ricostruzione della biografia e della personalità del ...
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cinico
cìnico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. cynĭcus, gr. κυνικός, der. di κύων κυνός «cane»; propr. «canino, simile al cane, che imita il cane», per il dispregio che i cinici professavano per le istituzioni sociali e per le convenienze, con...
Realismo cinico
loc. s.le. m. Movimento artistico cinese sorto negli anni Novanta del Novecento, caratterizzato da uno sperimentalismo libero dagli stereotipi dell’arte di regime dei decenni precedenti. ◆ Esponente del «Realismo cinico», specialista...