Cuny, Alain
Serafino Murri
Attore cinematografico e teatrale francese, nato a Saint-Malo (Ille-et-Vilaine) il 12 luglio 1908 e morto a Parigi il 16 maggio 1994. Con il suo volto scavato e la figura [...] alta e sottile raggiunse un certo successo nel cinema, interpretando personaggi introversi, problematici, cinici o austeri, tra cui spiccano il crudele arcidiacono Frollo di Notre-Dame de Paris (1956) di Jean Delannoy, il grigio giornalista, marito ...
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Nolte, Nick (propr. Nicholas King)
Gaia Marotta
Attore teatrale e cinematografico statunitense, nato a Omaha (Nebraska) l'8 febbraio 1941. Caratterizzato da una prorompente fisicità e dal fascino deciso [...] , che N. ha mostrato di saper affrontare con complessità di sfumature il personaggio drammatico di Russell Price, fotoreporter cinico e senza ideali, che vive un percorso lacerante rivelandosi incapace di restare neutrale e insensibile di fronte al ...
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Attore (Le Havre 1800 - Parigi 1876); esordì nei teatri minori e fu ai Funambules come mimo. Nel 1823 all'Ambigu ottenne un grande successo nell'Auberge des Adrets, dramma patetico che trasformò in un'esilarante [...] ; il tipo da lui creato divenne popolare e ispirò poi a H. Daumier una celebre serie di disegni (1840-41) sui cinici uomini d'affari del tempo. Fu poi alla Porte Saint-Martin, di nuovo all'Ambigu, al Variétés, alla Renaissance. Ebbe successo ...
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Mitchell, Cameron
Roberto Pisoni
Nome d'arte di Cameron McDowell Mizell, attore cinematografico e teatrale statunitense, nato a Dallastown (Pennsylvania) il 4 novembre 1918 e morto a Pacific Palisades [...] aspro lo relegò a ruoli da antagonista e comprimario, facendogli caratterizzare talvolta personaggi burberi ma probi, più spesso temperamenti cinici, tormentati e crudeli.
Formatosi alla Theatre School di New York, debuttò a Broadway nel 1939 e nello ...
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CIMARA, Luigi
Roberta Ascarelli
Nacque a Roma il 19 luglio 1891 da Giuseppe, che era prima guardia nobile del Vaticano, e da Giovanna Putti. Dalla sua aristocratica famiglia il C. ereditò "quella distinzione [...] e il figlio ne La vena d'oro di Zorzi), in cui dava vita a personaggi d'amoroso inquieti e un po' cinici. Con la Di Lorenzo il C. iniziò un progressivo mutamento di stile, passando dall'interprete "brutale e violento" del film Passione tzigana ...
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MERCER, David
Rosario Portale
Drammaturgo inglese, nato a Wakefield (Yorkshire) il 27 giugno 1928, morto a Haifa (Israele) l'8 agosto 1980. Di origine operaia, dopo gli studi d'arte figurativa al King's [...] , surreali, talora allucinate, allegorie e parabole di angoscia pubblica e privata, i cui protagonisti sono personaggi individualisti, cinici, confusi, schizofrenici. Lo stile è turgido, vigoroso, tagliente, ricco di humour; assai frequente l'uso del ...
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Shapiro, Stanley
Patrick McGilligan
Commediografo, scrittore e sceneggiatore radiofonico, televisivo e cinematografico statunitense, nato a New York il 16 luglio 1925 e morto a Los Angeles il 21 luglio [...] ; I due seduttori) di Ralph Levy, storia ambientata sulla riviera francese e incentrata sulle tecniche di conquista di due cinici seduttori che, pur valendosi delle interpretazioni di David Niven e Marlon Brando, risultò priva di verve. Più di vent ...
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Kennedy, Arthur (propr. John Arthur)
Guglielmo Siniscalchi
Attore cinematografico e teatrale statunitense, nato a Worcester (Massachusetts) il 17 febbraio 1914 e morto a Branford (Connecticut) il 5 gennaio [...] desperate hours (1955; Ore disperate) di William Wyler.Negli anni Sessanta, dopo due ispirate e realistiche caratterizzazioni di giornalisti cinici e senza scrupoli in Elmer Gantry (1960; Il figlio di Giuda) di Richard Brooks e in Lawrence of Arabia ...
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Rains, Claude (propr. William Claude)
Anton Giulio Mancino
Attore teatrale, cinematografico e televisivo inglese, naturalizzato statunitense, nato a Londra il 10 novembre 1889 e morto a Laconia (New [...] degli uomini spenti (1961) di Antonio Margheriti. L'acuta intelligenza è invece uno dei tratti caratteristici dei cinici e controllati assassini interpretati in Crime without passion (1934; Delitto senza passione) di Ben Hecht e Charles MacArthur ...
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cinico
cìnico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. cynĭcus, gr. κυνικός, der. di κύων κυνός «cane»; propr. «canino, simile al cane, che imita il cane», per il dispregio che i cinici professavano per le istituzioni sociali e per le convenienze, con...
Realismo cinico
loc. s.le. m. Movimento artistico cinese sorto negli anni Novanta del Novecento, caratterizzato da uno sperimentalismo libero dagli stereotipi dell’arte di regime dei decenni precedenti. ◆ Esponente del «Realismo cinico», specialista...