CIMARA, Luigi
Roberta Ascarelli
Nacque a Roma il 19 luglio 1891 da Giuseppe, che era prima guardia nobile del Vaticano, e da Giovanna Putti. Dalla sua aristocratica famiglia il C. ereditò "quella distinzione [...] e il figlio ne La vena d'oro di Zorzi), in cui dava vita a personaggi d'amoroso inquieti e un po' cinici. Con la Di Lorenzo il C. iniziò un progressivo mutamento di stile, passando dall'interprete "brutale e violento" del film Passione tzigana ...
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FATTORI, Bruno
Patrizia Bartoli Amici
Nato a San Giustino (Perugia) il 31 marzo 1891 da Quintiliano e Vittoria Bisigotti, entrambi di Urbino, trascorse l'infanzia e l'adolescenza a Senigallia, dove [...] giovani della sua generazione - ad una guerra sentita come un riscatto sociale e civile lascia spazio alla consapevolezza dei cinici giochi di potere dietro i pretesi ideali.
Durante i primi anni del fascismo il F. esercitò nei confronti del ...
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FOÀ, Arnoldo
Leonardo Spinelli
Ferrarese di nascita, fiorentino di formazione, romano d’adozione, nacque a Ferrara il 24 gennaio 1916 da una famiglia di origine ebraica, secondogenito di Valentino [...] periodo postbellico. A partire dal cinema dove, impiegato per personaggi secondari, si specializzò in caratteri per lo più cinici e gaglioffi a cui talvolta impresse il sigillo «della sua personalità irrequieta, ribelle a ogni forma di costrizione ...
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PESARO, Luigi
Gregorio Piaia
PESARO, Luigi (Alvise). – Nacque a Venezia il 23 luglio 1541, terzogenito del patrizio Marino, del ramo di S. Sofia.
Studiò filosofia nello Studio di Padova, avendo come [...] delle «scuole» filosofiche sorte dopo Socrate, bensì con la loro contrapposizione dottrinale: gli epicurei sono così opposti ai cinici, i cirenaici agli stoici, gli scettici ed eraclitei agli Accademici, fino ad Aristotele, alle cui dottrine è ...
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CORBI, Bruno
Giuseppe Sircana
Nato il 4 febbr. 1914 ad Avezzano, in provincia dell'Aquila, da Giovanni e da Eleonora Mattei, fu avviato agli studi classici. Non ancora ventenne, animato già da sentimenti [...] in cui egli aveva sperato e creduto, fossero, a suo giudizio, assenti nella società italiana, dove ormai dominavano i "furbi", i cinici ed i corrotti e dove la Resistenza era divenuta un "ricordo ingombrante e fastidioso".
Morì a Roma il 26 nov. 1983 ...
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CESTI, Pietro (in religione Antonio)
Lorenzo Bianconi
Nacque in Arezzo dove fu battezzato il 5 ag. 1623, nono ed ultimo figlio del pizzicagnolo Giuseppe di Lorentino e di Francesca Ruschi. Fin da ragazzo [...] la tenacia d'un profondo sodalizio ideale tra il frate musicista e i due amici, ambedue "filosofi" stoici e cinici, ambedue spiriti libertini e satifici, e costituiscono una fonte capitale per la ricostruzione della biografia e della personalità del ...
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FO, Dario
Paolo Puppa
Primo di tre figli, nacque il 24 marzo 1926 a Sangiano (Varese). Il padre, Felice, capostazione avventizio e attore amatoriale, a 16 anni espatriato da muratore a Montpellier, [...] di un costruttore edile. Ma il nonsense sempre più conviveva con feroci aggressioni al sistema Italia, tra imprenditori cinici e politici corrotti e corruttori, se nella topica del mondo alla rovescia, cantato dal coro di medici e infermieri ...
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CAISSOTTI, Carlo Luigi
Valerio Castronovo
Figlio dell'avvocato patrimoniale Carlo e di Maria Maddalena di Bagnol, nacque a Nizza il 22 marzo 1694. Di famiglia borghese assurta per meriti di toga ai [...] documenti riservati, in una nota di poco precedente (del 3maggio) al sovrano suggeriva, con intenti altrettanto strumentali e cinici quanto semplicistici, di secondare gli sforzi del Muratori, "trattandosi di un letterato di tanto merito, il quale ...
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ALPAGO, Andrea
Giorgio Levi della Vida
Medico e arabista, nato a Belluno poco dopo la meta del sec. XV, morto nel 1521. Sembra appartenesse all'antica famiglia bellunese dei Bongaio conti di Alpago, [...] tradizionale, non solo corregge la trascrizione e illustra il significato di un numero stragrande di termini anatomici, cinici, farmacologici, ma riferisce passi di opere arabe di medicina, farmacopea, storia naturale e contiene osservazioni dirette ...
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CICALA, Scipione (Čigala-Zade Yūsuf Sinān)
Gino Benzoni
Secondo dei tre figli maschi di Visconte e Lucrezia, nacque a Messina nell'anno 1544 (questa, senz'altro, la data più probabile nell'oscillare [...] quella spagnola a Messina - è madre prolifica non solo di riserve mentali, ma pure di sotterfugi, più o meno cinici, di astuzie, più o meno perfide: entrambi ammiccano alla Porta, entrambi cercano d'utilizzare a proprio esclusivo vantaggio l'accesa ...
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cinico
cìnico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. cynĭcus, gr. κυνικός, der. di κύων κυνός «cane»; propr. «canino, simile al cane, che imita il cane», per il dispregio che i cinici professavano per le istituzioni sociali e per le convenienze, con...
Realismo cinico
loc. s.le. m. Movimento artistico cinese sorto negli anni Novanta del Novecento, caratterizzato da uno sperimentalismo libero dagli stereotipi dell’arte di regime dei decenni precedenti. ◆ Esponente del «Realismo cinico», specialista...