STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] 'artista e della sua modella in sculture di legno policromo e fotografie ritoccate con l'aerografo.
Insieme al cinismo brutale della commodity sculpture negli anni Ottanta emerse anche un opposto e vigoroso sforzo di affermazione della persistente ...
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Uomo di stato e patriota, nato il 13 gennaio 1813 a Mezzana Corti-Bottarone (Pavia) da un'agiata famiglia di agricoltori, morto a Stradella il 29 luglio 1887. Studente in legge all'università di Pavia, [...] politico, continuò con grande abilità lo svolgimento del programma ministeriale, non badando alle accuse di diserzione e di cinismo che gli muovevano i suoi antichi colleghi. E mentre s'iniziavano i lavori di risanamento della città di Napoli ...
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VILLON, François
Ferdinando Neri
Poeta francese, nato a Parigi nel 1431; il suo cognome di famiglia era Montcorbier: quello di V., ch'egli portò poi sempre, gli venne da Guillaume de V., un ecclesiastico [...] susseguono, su di un tono ch'è volta a volta giocoso, beffardo, satirico, amaro, ingiurioso; il poema procede con un cinismo sempre più aperto, e un linguaggio più scurrile (Ballade des langues envieuses, Ballade de la grosse Margot); da ultimo, il ...
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Subculture politiche territoriali e capitale sociale
Marco Almagisti
Strumenti concettuali
La cultura politica
Il tema della cultura politica riconduce alle origini stesse del pensiero politico occidentale, [...] ad aspetti del mondo che assumono, direttamente o indirettamente, rilevanza politica» (R. Cartocci, Diventare grandi in tempi di cinismo, 2002, p. 25).
Questo passaggio richiama, quali elementi della cultura politica, i modelli cognitivi e valutativi ...
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CARACCIOLO, Marino Ascanio
Gaspare De Caro
Come Marino Ascanio è citato negli atti concistoriali utilizzati dall'Eubel, mentre in quasi tutte le altre fonti è usato soltanto il primo prenome: è possibile [...] nella finale esperienza di governo del C. e ne sarà anzi un carattere tipico e singolare, nel dominante cinismo dei tempi: l'appassionata partecipazione alle sofferenze delle popolazioni angariate dalle soldatesche e la deprecazione per l'incapacità ...
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Giovanile, cinema
Federico Chiacchiari
L'espressione cinema giovanile, o youth movie, non delimita semplicemente uno specifico genere né un periodo della storia della produzione cinematografica, quanto [...] aveva in sé la rabbia e la violenza di un Marlon Brando, la delusione e il tormento di un Montgomery Clift e il cinismo e la fredda disperazione di Holden Caulfiend, il protagonista del romanzo di Salinger. Nel 1956, un anno dopo la morte dell'attore ...
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Wilder, Billy (propr. Samuel)
Leonardo Gandini
Regista e sceneggiatore cinematografico austriaco, di famiglia ebrea, naturalizzato statunitense, nato a Sucha, nella Galizia austroungarica (od. Polonia) [...] di Charles Lindbergh (James Stewart), venne sostituito da I.A.L. Diamond, forse più adatto del predecessore al crescente cinismo del regista, a partire dalla commedia venata di malinconia Love in the afternoon (1957; Arianna). Dalla seconda metà ...
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The Servant
Roberto Chiesi
(GB 1963, Il servo, bianco e nero, 117m); regia: Joseph Losey; produzione: Joseph Losey, Norman Priggen per Springbok/Elstreee; soggetto: dall'omonimo romanzo di Robin Maugham; [...] ma in una torbida scacchiera di inganni e sopraffazioni, in un gioco al massacro dove le peculiarità di arroganza, cinismo e indifferenza dell'esponente della classe dominante si trasferiscono, accresciute in densità e ferocia, al membro della classe ...
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Wajda, Andrzej
Serafino Murri
Regista cinematografico polacco, nato a Suwałki il 6 marzo 1927. Ha rappresentato una delle voci più significative del cinema dell'Est europeo nel periodo del 'disgelo' [...] attraversa Ziemia obiecana (1975; La terra della grande promessa), tratto da W. Reymont, spietata analisi del cinismo della rivoluzione industriale nella città di Łódź, quasi un preludio al vigoroso attacco frontale alla repressione politica dell ...
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Mann, Anthony
Roy Menarini
Nome d'arte di Emil Anton Bundsmann, regista statunitense, di origine tedesca, nato a San Diego (California) il 30 giugno 1906 e morto a Berlino il 29 aprile 1967. È riconosciuto [...] con gli 'urbanizzati' disonesti, e soprattutto con The naked spur, ritratto angoscioso di un protagonista guidato dal cinismo e dalla frustrazione che ritrova la propria umanità grazie alla tenace presenza di una donna. Passato alla Universal girò ...
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cinismo
s. m. [dal lat. tardo cynismus, gr. κυνισμός; v. cinico]. – 1. non com. La dottrina e la setta dei filosofi cinici. 2. Comportamento da persona cinica; impudente ostentazione di disprezzo verso le convenienze e le leggi morali e verso...
cinico
cìnico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. cynĭcus, gr. κυνικός, der. di κύων κυνός «cane»; propr. «canino, simile al cane, che imita il cane», per il dispregio che i cinici professavano per le istituzioni sociali e per le convenienze, con...