Nella frase, le singole parole si dispongono in sequenze linearmente ordinate, che formano unità dette sintagmi. Il sintagma (fr. syntagme, ingl. phrase) è una struttura linguistica costituita o da una [...] era convinta di avere il profilo etrusco (Malerba 1980: 4)
(23) Gl’inglesi sono un popolo totalmente privo di cinismo (Ginzburg 1974: 40)
(24) D’estate, quando è veramente caldo ... (Ginzburg 1974: 53)
Nell’esempio seguente sono presentate varie ...
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RANUCCIO I Farnese, duca di Parma e Piacenza
Gigliola Fragnito
RANUCCIO I Farnese, duca di Parma e Piacenza. – Figlio di Alessandro e Maria d’Aviz, nipote di Sebastiano re di Portogallo, nacque a Parma [...] protrarsi degli strascichi della congiura fino al 1618 anche di altri feudi. Con tali incameramenti Ranuccio riprendeva, con cinismo e spregiudicatezza, la politica di Ottavio e di Alessandro i quali, gonfiando presunti complotti o approfittando di ...
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MERINI, Alda (Alda Giuseppina Angela)
Ambrogio Borsani
Preceduta da Anna (26 novembre 1926), e seguita da Ezio (23 gennaio 1943), nacque a Milano, il 21 marzo 1931, da Nemo (Milano 1901-1955), assicuratore [...] storia della poetessa che era stata in manicomio raccoglieva consensi ovunque, faceva audience. I presentatori televisivi cavalcavano con cinismo la stranezza più che il talento. Nel 1998 uscì ancora per Einaudi una bella antologia poetica, Fiore ...
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LOTTINI, Giovanfrancesco
Stefano Tabacchi
Nacque a Volterra nel 1512 da Antonio e da Costanza Giovannini, membri del patriziato cittadino. Sulla sua giovinezza non si hanno molte notizie. Sembra che [...] . si caratterizzò per un atteggiamento mutevole e, a tratti, sincretista rispetto ai problemi religiosi, non disgiunto da un sostanziale cinismo, che è forse la vera cifra per cogliere la sua personalità.
Alla fine, la resistenza del L. ebbe successo ...
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RADICATI di Passerano e Cocconato, Ignazio Adalberto Martino
Andrea Merlotti
RADICATI di Passerano e Cocconato, Ignazio Adalberto Martino. – Nacque a Torino l’11 novembre 1698, unico figlio del conte [...] politica, richiamandolo in patria per farne il proprio consigliere. Ma la realtà non poteva essere più diversa. Privo del cinismo e della capacità di mentire che caratterizza i politici, abituato a esporsi in prima persona come aveva fatto sino ad ...
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Testimonianze - Charlot, ovvero Charlie
Francesca Sanvitale
Charlot, ovvero Charlie
Nel febbraio del 1914 faceva il suo ingresso in scena, in due comiche della Keystone, Charlie, ovvero Charlot per [...] , come ha detto lo stesso Chaplin, "è il patetico del quale ho bisogno". Infatti il patetico è un immancabile sottofondo al cinismo dell'inerme, è il suo riscatto per attirare la simpatia universale ma non lo scosta mai troppo a lungo dal comico ...
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Machiavelli, Niccolo
Machiavelli, Niccolò
Scrittore politico, storico e trattatista (Firenze 1469 - ivi 1527).
La vita e le opere
Per gli anni della formazione e della giovinezza di M. non disponiamo [...] del suo autore, dal teatro elisabettiano fino alla contemporanea letteratura per manager, il simbolo della spregiudicatezza e del cinismo politico, fornendo il pretesto alle più disparate rivisitazioni che continuano ad alimentare il mito, ancor vivo ...
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BALBI, Girolamo
Gerhard Rill
Nato a Venezia nel dicembre di un anno imprecisato verso la metà del sec. XV, appartenne alla oscura famiglia Accellini (Azalini), ma si chiamò sempre Balbi (nome di una [...] riferite con sorprendente franchezza, la qual cosa lo fece qualche volta scivolare, nonostante la grazia dell'espressione, nel cinismo e nell'oscenità.
A dispetto dell'ammonimento di Erasmo da Rotterdam, che mise in guardia da una sopravvalutazione ...
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PARMEGGIANI, Tancredi
Davide Lacagnina
– Nacque a Feltre il 25 settembre 1927 da Paolo e Francesca Zallot. Insieme ai fratelli più piccoli Romano e Silvia, trascorse i primi anni di vita a Bologna per [...] scelto in polemica con la contraffazione, più volte denunciata dall’artista, di suoi dipinti e più in generale con il cinismo del sistema dell’arte, del mercato e della critica.
La divaricazione fra sensibilità privata e sfera pubblica divenne sempre ...
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ruffiano (roffiano)
Luigi Vanossi
Fernando Salsano
Compare in If XI 60 onde nel cerchio secondo s'annida / ipocresia, lusinghe e chi affattura, / falsità, ladroneccio e simonia, / ruffian, baratti, [...] seppellisce il silenzio di Dante.
L'episodio rimane drammatico e suggestivo anche senza lo spreco d'ironia e di cinismo. E così restaurato armonizza perfettamente con quello seguente di Giasone, rendendo superflue le parzialità che si fanno per quest ...
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cinismo
s. m. [dal lat. tardo cynismus, gr. κυνισμός; v. cinico]. – 1. non com. La dottrina e la setta dei filosofi cinici. 2. Comportamento da persona cinica; impudente ostentazione di disprezzo verso le convenienze e le leggi morali e verso...
cinico
cìnico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. cynĭcus, gr. κυνικός, der. di κύων κυνός «cane»; propr. «canino, simile al cane, che imita il cane», per il dispregio che i cinici professavano per le istituzioni sociali e per le convenienze, con...