Alessandro Campi
Il Principe, cinque secoli di un capolavoro
Pensato da Machiavelli come un manuale a uso del buon regnante 500 anni fa, fu a più riprese rimaneggiato, fino a essere pubblicato a stampa [...] e insegnamenti edificanti, dal punto di vista della sostanza se ne distanziava parecchio, stante la crudezza, al limite del cinismo, di molte delle massime e delle riflessioni in esso contenute. La novità persino rivoluzionaria del testo non era ...
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FROBE, Gert
Italo Moscati
Fröbe, Gert (propr. Karl Gerhart)
Attore teatrale e cinematografico tedesco, nato a Planitz (od. Zwickau, Sassonia) il 25 febbraio 1913 e morto a Monaco di Baviera il 5 settembre [...] , nella parte dello scanzonato Otto Normalverbraucher, ovvero "consumatore medio", il tipico tedesco passato, sempre con irridente cinismo, dalle distruzioni del conflitto al mercato nero del dopoguerra. Pur continuando con il teatro e il cabaret ...
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Saggista e filosofo rumeno, nato a Răşinari (Sibiu, Transilvania) l'8 aprile 1911, morto a Parigi il 20 giugno 1995. Conseguita la laurea in filosofia nell'università di Bucarest con una tesi su H. Bergson [...] umana e un cupo nichilismo nei confronti dei valori della tradizione culturale, religiosa e filosofica occidentale.
Idealmente vicina al cinismo e allo scetticismo antichi come allo gnosticismo, alle religioni orientali e al misticismo, l'opera di C ...
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coattaggine
s. f. (scherz. iron.) Atteggiamento da coatto, da persona rozza e volgare.
• Oltre allo smisurato talento di chi ha vestito la maglia e di chi ha gestito il gruppo dalla panchina, questo [...] è acuita maggiormente quando il «ventre molle» ha preso la parola, quando i dilettanti allo sbaraglio (tenuti a freno dal cinismo indulgente di Corrado) hanno creduto di avere un talento da far fruttare, quando l’audience profonda ha preteso di fare ...
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STEELE, Sir Richard
Mario Praz
Saggista, drammaturgo e uomo politico, nato a Dublino nel marzo 1672 (battezzato il 12 di quel mese), morto a Carmarthen il 1° settembre 1729. Perduti in tenera età i [...] contribuì anche un duello in cui egli ferì pericolosamente l'avversario (nel 1700).
Sicché invece d'una professione di cinismo, la sua prima opera, The Christian Hero (1701), reca il significativo sottotitolo: An argument proving that no Principles ...
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genericidio
s. m. Strage basata sull’appartenenza delle vittime a un determinato genere sessuale.
• Sembra proprio che il «genericidio», cioè l’aborto selettivo delle femmine, sia una pratica che le [...] l’inerzia morale ‒ o peggio ancora l’indifferentismo ‒ davanti a quei casi in cui essa è malintesa e si trasforma in cinismo. Così è nel caso di quello che presso gli ambienti Pro Life viene etichettato con un termine brutale: gendercide, genericidio ...
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Scrittore greco, di cui sono incerti il nome, l'origine (forse di Laerte in Cilicia) e l'epoca (ma probabilmente verso la metà del 3º sec. d. C.). Di lui ci è pervenuta una raccolta delle vite dei più [...] da Platone, attraverso tutta la storia dell'Accademia, giunge a Clitomaco; il secondo, partendo da Antistene, attraverso il cinismo e lo stoicismo, giunge a Crisippo; il terzo, partendo da Platone, attraverso Aristotele, giunge a Teofrasto. La ...
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SBERWOOD, Robert Emmet
Salvatore Rosati
Commediografo americano, nato a New Rochelle (New York) il 4 aprile 1896. Studiò (1914-17) nell'università Harvard, entrò nel giornalismo come critico cinematografico [...] Reunion in Vienna, 1931, in cui il sentimento e l'emozione tipicamente viennesi formano un ben fuso impasto con un cinismo artificioso e mondano, e il risultato artistico è forse superiore all'altro del più famoso dramma The petrified forest, 1934 ...
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Dottrina che si caratterizza per la totale negazione dei valori e dei significati elaborati dai diversi sistemi filosofici.
Il n. nella filosofia tedesca
Il termine (nella forma ted. Nihilismus) comparve [...] a contrapporre i ‘fatti’ ai valori e agli ideali che avevano sorretto, e illuso, le generazioni precedenti.
Ateismo, cinismo e un immoralismo spesso più teorizzato che vissuto furono le caratteristiche della gioventù nichilista russa, che non tardò a ...
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MORETTI, Nanni (propr. Giovanni)
Bruno Roberti
Regista e produttore cinematografico, nato a Brunico il 19 agosto 1953. Partendo dalla completa indipendenza e ‘autarchia’, M. è diventato una delle più [...] : si sgretolano le relazioni, riemerge un rimosso inquietante e, soprattutto, vengono riflessi la distanza generazionale e il cinismo del nostro tempo di fronte alla condizione enigmatica dei giovani. Con Il caimano (2006) M. ha realizzato ...
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cinismo
s. m. [dal lat. tardo cynismus, gr. κυνισμός; v. cinico]. – 1. non com. La dottrina e la setta dei filosofi cinici. 2. Comportamento da persona cinica; impudente ostentazione di disprezzo verso le convenienze e le leggi morali e verso...
cinico
cìnico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. cynĭcus, gr. κυνικός, der. di κύων κυνός «cane»; propr. «canino, simile al cane, che imita il cane», per il dispregio che i cinici professavano per le istituzioni sociali e per le convenienze, con...