OUIDA
Salvatore Rosati
. Pseudonimo, originato da un tentativo infantile di pronunziare il nome Louisa, di Maria-Louise de la Ramée, scrittrice inglese, nata di padre francese e madre inglese a Bury [...] anche i libri di O., specie dopo il 1882, presero colori più cupi con rappresentazioni compiaciute del vizio e del cinismo. Rimase tuttavia superficiale: i suoi personaggi sono tutti manierati. Migliori momenti si trovano nelle sue pagine di realismo ...
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TEOPOMPO
Arnaldo MOMIGLIANO
. Storico e retore greco del secolo IV a. C., nato a Chio circa il 378 a. C., esiliato in circostanze discusse, insieme con suo padre, dalla città natale per laconismo, fu [...] di tipo ateniese (la paideia), ma di una lotta contro le passioni, contro la voluttà, che lo riavvicinava al cinismo. Gli antichi nelle opere storiche di T. hanno appunto sentito questo violento moralismo, per cui decadenza politica e corruzione ...
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The Misfits
Morando Morandini
(USA 1960, 1961, Gli spostati, bianco e nero, 125m); regia: John Huston; produzione: Frank E. Taylor per Seven Arts/United Artists; sceneggiatura: Arthur Miller; fotografia: [...] col laccio e vendere a peso per farne carne in scatola per cani, Roslyn si ribella, accusando gli altri di insensibilità, cinismo, spregevole pretesa di essere uomini liberi. Il rozzo Guido non le bada, ma Perce l'aiuta a slegare i cavalli catturati ...
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Avildsen, John G.
Alberto Castellano
Regista cinematografico statunitense, nato a Oak Park (Illinois) il 21 dicembre 1935. Dotato di piglio polemico e passione civile, ha saputo dirigere grandi attori [...] comunità hippy. A. continuò su questa strada con Save the tiger (1973; Salvate la tigre), commedia sull'immoralità e il cinismo dell'America contemporanea con un superbo Jack Lemmon, che vinse l'Oscar, nel ruolo di un ricco commerciante in crisi d ...
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Filosofo greco, rappresentante tra i più notevoli (insieme con Seneca e Marco Aurelio) dello stoicismo più tardo. Nato a Ierapoli nella Frigia intorno al 50 d. C., fu schiavo di Epafrodito liberto di Nerone: [...] nostra conoscenza della prima stoa. Ma E. va, insieme, più oltre: al di là dello stoicismo egli risale al più remoto cinismo. Di qui l'intimo dissidio, e insieme la caratteristica più spiccata della sua filosofia. La quale è tipicamente stoica nella ...
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MUSONIO Rufo, Caio (Caius Musonius Rufus)
Guido Calogero
Filosofo del tardo stoicismo, vissuto nel sec. I d. C. Circa la sua vita siamo informati principalmente da alcuni passi di Tacito. Etrusco d'origine, [...] di N. Festa, in appendice alla sua ediz. del Manuale di Epitteto, Milano [1913]). Non vibra in esse il tragico contrasto di cinismo e stoicismo, caratteristico d'un Epitteto e d'un Marco Aurelio; ma, in compenso, la ferma fede del cittadino romano di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Bruno Maderna, Luigi Nono e Luciano Berio, nell’ambito dell’avanguardia internazionale, [...] l’ideologia del “sistema” si appresta ad un tempo a colmare con la sua pretesa totalizzante e ad esprimere col cinismo del suo criterio di performatività.
J.-F. Lyotard, La condizione postmoderna, Milano, Feltrinelli, 1982
Nel largo ventaglio delle ...
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McGAHERN, John
Giuseppe Serpillo
Scrittore irlandese, nato a Dublino il 12 novembre 1934. Figlio di un sergente di polizia, trascorse gli anni della fanciullezza nella contea di Roscommon, dove sono [...] migliore tradizione della short story irlandese, incentrati sul crollo delle illusioni della fanciullezza e dell'adolescenza, sul cinismo della povertà, la mancanza di comunicazione fra individui, la futilità della ricerca di affetto e di sostegno ...
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De Palma, Brian
De Palma, Brian. – Regista statunitense (n. Newark 1940). Tra i più rappresentativi cineasti appartenenti alla generazione della ‘Nuova Hollywood’, ha rinnovato, dagli anni Settenta del [...] di J. Ellroy, costruito sulle indagini intorno all’efferato omicidio di una giovane attrice, in cui le atmosfere noir permeano il ritratto della crudeltà e del cinismo dell’ambiente criminale, in una Los Angeles che è anche la mecca del cinema. ...
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Pseudonimo del giornalista e scrittore italiano Curzio Suckert (Prato 1898 - Roma 1957). Personalità poliedrica, indipendente e controversa, passò dall'adesione al fascismo, all'antifascismo (che gli [...] evocativo e magico (tra le sue più felici: Donna come me, 1940), altre di un realismo (Kaputt, 1944) o di un cinismo (La pelle, 1950) spinti all'estremo, e tuttavia mescolati a una sensuale malinconia. Scrisse anche per il teatro e diresse un film ...
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cinismo
s. m. [dal lat. tardo cynismus, gr. κυνισμός; v. cinico]. – 1. non com. La dottrina e la setta dei filosofi cinici. 2. Comportamento da persona cinica; impudente ostentazione di disprezzo verso le convenienze e le leggi morali e verso...
cinico
cìnico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. cynĭcus, gr. κυνικός, der. di κύων κυνός «cane»; propr. «canino, simile al cane, che imita il cane», per il dispregio che i cinici professavano per le istituzioni sociali e per le convenienze, con...