GALLONE, Carmelo (detto Carmine)
Emanuele Del Monaco
Nacque a Taggia (Imperia) il 10 sett. 1885 da Pasquale e Rosa Langery. Nel 1911 si recò a Roma per partecipare al concorso drammatico nazionale bandito [...] , deve senz'altro essere ricordato per le doti di raffinato artigiano e per la duttilità anche stilistica, talvolta prossima al cinismo, con cui seppe trascorrere nei generi e cambiare le modalità del racconto, adeguandosi ai gusti del pubblico e al ...
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MUSSOLINI, Edda
Luisa Passerini
– Nacque a Forlì il 1° settembre 1910 da Benito e da Rachele Guidi, prima di cinque figli.
Poiché i genitori non erano sposati, fu registrata all’anagrafe come figlia [...] , Edda mostra la consueta alternanza tra capricciosità e protervia, la propensione al feuilleton e una mescolanza di tenerezza e cinismo.
In seguito Edda rientrò in possesso del suo attico a Roma ai Parioli, dove visse agiatamente per il resto della ...
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CASANOVA, Giacomo
Nicola Mangini
Nacque a Venezia il 2 apr. 1725, secondo dei sei figli di Gaetano e di Giovanna (Zanetta) Farussi, detta la Buranella, entrambi attori.
Nel primo capitolo della sua [...] delle sue conquiste ebbe mai a lamentarsi di lui o a serbargli rancore. Nulla a che vedere quindi col gelido, crudele cinismo dell'orgoglioso personaggio di don Giovanni.
Ritornò a Venezia, ma poco dopo, nel giugno 1750, partì per Parigi in compagnia ...
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LONGANESI, Leopoldo (Leo)
Alessandra Cimmino
Nacque a Bagnacavallo, in Romagna, il 30 ag. 1905 (ma fu iscritto all'anagrafe il 3 settembre), figlio unico di Paolo e di Angela Marangoni.
Il padre, di [...] del L., il quale, pur nell'esercizio di una critica spietata, riusciva tuttavia - probabilmente più per caratteriale cinismo che per calcolo - a mantenersi sempre all'interno della parte politica dominante senza dissociarsene mai fino in fondo ...
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DOVIZI, Bernardo, detto il Bibbiena
Giorgio Patrizi
Nacque a Bibbiena, nel Casentino, il 4 agosto 1470 da Francesco e da Francesca Nutarrini.
Secondo alcune fonti la sua famiglia sarebbe stata tra le [...] a sottovalutare il pericolo di un'azione di Francesco I: che lo facesse per superficialità di osservatore politico o per cinismo di spregiudicato tessitore d'alleanze non è facile da comprendere; probabilmente i due fattori, anche in questo caso, si ...
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VISCONTI DI MODRONE, Luchino (Luchino Visconti). – Luchino, conte di Lonate Pozzolo, nacque il 2 novembre 1906 a Milano, in casa della nonna materna Anna Erba, in via Marsala. Era il quartogenito di sette [...] del ballo a palazzo Ponteleone, riprendeva il discorso sconsolato del regista sull’inanità degli ideali, sconfitti dal cinismo dei vincitori e sulla fine del vecchio mondo, nel passaggio dall’aristocrazia borbonica all’affermazione della nuova ...
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FOSSOMBRONI, Vittorio
Carlo Pazzagli
Nacque ad Arezzo il 15 sett. 1754 da Giacinto e da Lucilla dei baroni Albergotti Siri, terzo di sette fratelli.
Poco conosciamo degli anni della fanciullezza e della [...] .
La frattura tra il F. e il gruppo dirigente toscano, nonostante i numerosi punti di contatto esistenti, derivava dal "cinismo" politico del F., dalla sua indifferenza per i grandi principî, dalla sua incapacità di "lavorare per l'avvenire", di ...
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ROSSELLINI, Roberto
Bruno Roberti
‒ Nacque a Roma l’8 maggio 1906 da Angelo Giuseppe e da Elettra Bellan.
La famiglia paterna di origini pisane aveva fondato nella Roma umbertina una impresa edile. [...] un ladruncolo rimesso in libertà che preferisce tornare in galera, nauseato dalla società. Un film quasi filosofico e preveggente sul cinismo e la corruzione. Nel frattempo il regista dirigeva al San Carlo l’Otello di Giuseppe Verdi e girava in auto ...
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D'ANDREA, Girolamo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Napoli il 12 apr. 1812 dal marchese Giovanni, esponente di una delle famiglie di più antica nobiltà del Regno meridionale, e da Lucrezia Rivera, anch'essa [...] al ristabilimento della sua declinata salute e ne porgo al Signore voti fervidissimi", gli scriveva il 7 maggio con cinismo forse involontario l'Antonelli nel rilasciargli il passaporto per il viaggio: cinque giorni dopo, il 12 maggio 1868, il ...
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GIGANTE, Marcello
Francesca Longo Auricchio
Ottavo di nove figli, nacque a Buccino (Salerno), l’antica Volcei, il 20 gennaio 1923 da Domenico e Concetta d’Acunto. Il padre era commerciante, la madre [...] fondamento dei testi, ha portato alla realizzazione di tre monografie dedicate, rispettivamente, allo Scetticismo (Napoli 1981), al Cinismo (ibid. 1992) e al Peripato (ibid. 1999). Tra le Scuole filosofiche, accanto al dissenso, sono emersi punti ...
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cinismo
s. m. [dal lat. tardo cynismus, gr. κυνισμός; v. cinico]. – 1. non com. La dottrina e la setta dei filosofi cinici. 2. Comportamento da persona cinica; impudente ostentazione di disprezzo verso le convenienze e le leggi morali e verso...
cinico
cìnico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. cynĭcus, gr. κυνικός, der. di κύων κυνός «cane»; propr. «canino, simile al cane, che imita il cane», per il dispregio che i cinici professavano per le istituzioni sociali e per le convenienze, con...