Newman, Paul
Monica Trecca
Attore cinematografico statunitense, nato a Cleveland (Ohio) il 26 gennaio 1925. Ultimo emblematico divo della Hollywood più tradizionale, nonché significativo nuovo esponente [...] di N. di riproporre il personaggio di The hustler (sostituendo all'inquietudine spavalda del giovane Eddie un paterno e vissuto cinismo), la vena di nostalgia tipica della New Hollywood e la passione cinéphile di Scorsese. Scegliendo di raggelare i ...
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CASANOVA, Giacomo
Nicola Mangini
Nacque a Venezia il 2 apr. 1725, secondo dei sei figli di Gaetano e di Giovanna (Zanetta) Farussi, detta la Buranella, entrambi attori.
Nel primo capitolo della sua [...] delle sue conquiste ebbe mai a lamentarsi di lui o a serbargli rancore. Nulla a che vedere quindi col gelido, crudele cinismo dell'orgoglioso personaggio di don Giovanni.
Ritornò a Venezia, ma poco dopo, nel giugno 1750, partì per Parigi in compagnia ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Labriola
Alberto Burgio
Nato in una famiglia «patriottico-liberale», Antonio Labriola divenne socialista – poi comunista – «per il disgusto del presente ordine sociale» (così scrive nel 1889). [...] dello Stato a strumento di parte; nella pratica del trasformismo, legge il trionfo dei vizi del ceto politico (cinismo, corruzione, spirito di fazione) e la caduta verticale della morale pubblica. Il decennio depretisiano è quindi un periodo ...
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LONGANESI, Leopoldo (Leo)
Alessandra Cimmino
Nacque a Bagnacavallo, in Romagna, il 30 ag. 1905 (ma fu iscritto all'anagrafe il 3 settembre), figlio unico di Paolo e di Angela Marangoni.
Il padre, di [...] del L., il quale, pur nell'esercizio di una critica spietata, riusciva tuttavia - probabilmente più per caratteriale cinismo che per calcolo - a mantenersi sempre all'interno della parte politica dominante senza dissociarsene mai fino in fondo ...
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DOVIZI, Bernardo, detto il Bibbiena
Giorgio Patrizi
Nacque a Bibbiena, nel Casentino, il 4 agosto 1470 da Francesco e da Francesca Nutarrini.
Secondo alcune fonti la sua famiglia sarebbe stata tra le [...] a sottovalutare il pericolo di un'azione di Francesco I: che lo facesse per superficialità di osservatore politico o per cinismo di spregiudicato tessitore d'alleanze non è facile da comprendere; probabilmente i due fattori, anche in questo caso, si ...
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FOSSOMBRONI, Vittorio
Carlo Pazzagli
Nacque ad Arezzo il 15 sett. 1754 da Giacinto e da Lucilla dei baroni Albergotti Siri, terzo di sette fratelli.
Poco conosciamo degli anni della fanciullezza e della [...] .
La frattura tra il F. e il gruppo dirigente toscano, nonostante i numerosi punti di contatto esistenti, derivava dal "cinismo" politico del F., dalla sua indifferenza per i grandi principî, dalla sua incapacità di "lavorare per l'avvenire", di ...
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D'ANDREA, Girolamo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Napoli il 12 apr. 1812 dal marchese Giovanni, esponente di una delle famiglie di più antica nobiltà del Regno meridionale, e da Lucrezia Rivera, anch'essa [...] al ristabilimento della sua declinata salute e ne porgo al Signore voti fervidissimi", gli scriveva il 7 maggio con cinismo forse involontario l'Antonelli nel rilasciargli il passaporto per il viaggio: cinque giorni dopo, il 12 maggio 1868, il ...
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DURAZZO, Girolamo Luigi Francesco
Giovanni Assereto
Nacque a Genova il 20 maggio 1739, terzo figlio di Marcello (Marcello Giuseppe, detto Marcellino) e di Maria Maddalena Durazzo: apparteneva dunque, [...] 'imperatore con parole di circostanza ("Veuillez nous accorder le bonheur d'être vos sujets") che suonavano false fino al cinismo. "Ma quell'uomo - dirà Girolamo Serra - d'animo veramente maraviglioso nella prontezza e nel piacere di beneficare, non ...
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MANNOZZI, Giovanni (Giovanni da San Giovanni)
Francesco Sorce
Nacque a San Giovanni Valdarno il 20 marzo 1592 dal notaio Giovan Battista di Agnolo, che lo avviò alla carriera notarile e poi a quella [...] pp. 115-135; M. Cicconi, G. da San Giovanni da Firenze a Roma, ibid., pp. 98-114; G. Fantuzzi, G. da San Giovanni e il cinismo, in Artista, XIV (2003), pp. 130-149; E. Fumagalli, Roma 1624: un ciclo di tele in onore di Urbano VIII, in Paragone, s. 3 ...
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GALILEI, Galileo
Ugo Baldini
Nacque a Pisa il 15 febbr. 1564 da Vincenzio e Giulia Ammannati.
I Galilei (detti così dal nome o soprannome d'un antenato, il cui cognome era Bonaiuti) appartenevano alla [...] di un merito intellettuale è più acerba perché tocca ciò che non viene dalla sorte. Ma non si può parlare di cinismo: ebbe un senso robusto del vivere e il suo zelo religioso fu probabilmente tenue (le accuse del Pagnoni appaiono credibili), ma ...
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cinismo
s. m. [dal lat. tardo cynismus, gr. κυνισμός; v. cinico]. – 1. non com. La dottrina e la setta dei filosofi cinici. 2. Comportamento da persona cinica; impudente ostentazione di disprezzo verso le convenienze e le leggi morali e verso...
cinico
cìnico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. cynĭcus, gr. κυνικός, der. di κύων κυνός «cane»; propr. «canino, simile al cane, che imita il cane», per il dispregio che i cinici professavano per le istituzioni sociali e per le convenienze, con...