Buchman, Sidney (propr. Sidney Robert)
Flavio De Bernardinis
Sceneggiatore statunitense, nato a Duluth (Minnesota) il 27 marzo 1902 e morto a Cannes il 23 agosto 1975. Tra il 1932 e il 1950, soprattutto [...] , dell'umana bontà opposta alla società schiava del denaro, la vena popolaresca dei personaggi positivi contrastante con il cinismo dei ricchi, risentivano, quale valore aggiunto, della sua collaborazione con Capra. Infatti nel 1938, dopo che Robert ...
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Palance, Jack
Alessandro Loppi
Nome d'arte di Vladimir Palahniuk, attore cinematografico e teatrale statunitense, di origine ucraina, nato a Lattimer Mines (Pennsylvania) il 18 febbraio 1919. I tratti [...] complessità furono i suoi personaggi in The big knife e Attack!: nel primo è un attore idealista alle prese con il cinismo del suo produttore (Rod Steiger), nel secondo un coraggioso e sfortunato ufficiale, coinvolto in un'amara storia di guerra. Il ...
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Cuny, Alain
Serafino Murri
Attore cinematografico e teatrale francese, nato a Saint-Malo (Ille-et-Vilaine) il 12 luglio 1908 e morto a Parigi il 16 maggio 1994. Con il suo volto scavato e la figura [...] La dolce vita, ne fissarono l'icona di uomo impenetrabile, sempre in bilico tra mistero e inet-titudine. Due ruoli caratterizzati dal cinismo sono quelli in Peau de banane (1963; Buccia di banana) di Marcel Ophuls e in La corruzione (1963) di Mauro ...
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Baxter, Anne
Anton Giulio Mancino
Attrice cinematografica statunitense, nata a Michigan City (Indiana) il 7 maggio 1923 e morta a New York il 12 dicembre 1985. Pur non essendo mai diventata una vera [...] controllato o una sinistra sufficienza. Caratteristiche che in All about Eve avrebbe perfezionato immedesimandosi con sapiente cinismo in Eva, l'aspirante, giovane e spregiudicata attrice in grado di servirsi della falsa modestia per circuire ...
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Moschin, Gastone
Federica Pescatori
Attore teatrale e cinematografico, nato a San Giovanni Lupatoto (Verona) l'8 giugno 1929. Dotato di una voce dai toni aspri e ricca di sfumature che gli ha consentito [...] Don Fanucci in The godfather, part II (Il padrino ‒ Parte II) di Francis Ford Coppola. Argutamente ironico, venato di cinismo e a tratti volutamente grottesco si è rivelato il suo personaggio nei film di grande successo Amici miei (1975), Amici miei ...
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TOGLIATTI, Palmiro
Franco Andreucci
– Nacque a Genova il 26 marzo 1893, nel giorno della Domenica delle Palme (da cui il nome che gli venne dato).
I suoi genitori, entrambi originari del Piemonte, [...] tale nell’«arrovesciare» (un termine di uso frequente nei testi di Togliatti) le sue precedenti passioni, che alla fine il cinismo – nonostante il cauto giudizio di Gobetti – sarebbe entrato a far parte del suo profilo e del suo carattere.
Nell ...
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Attrice cinematografica statunitense, nata a Madison (Wisconsin) il 19 giugno 1930. Mai completamente valorizzata dall'industria hollywoodiana, e più vicina al cinema indipendente newyorkese, è stata tra [...] d'azione e costituì per l'attrice e il marito una nuova parentesi hollywoodiana. La R. riesce a far convivere cinismo e brutalità con una residua tenerezza nel personaggio (versione al femminile di quelli interpretati da Humphrey Bogart) dell'eroica ...
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Robertson, Cliff (propr. Clifford Parker III)
Francesco Costa
Attore cinematografico e teatrale statunitense, nato a La Jolla (California) il 9 settembre 1925. Di solida formazione teatrale, ha saputo [...] ripetuto a distanza di otto anni con il meno riuscito The pilot. Il clima innovatore e il marcato cinismo antiretorico che segnarono il cinema statunitense degli anni Settanta favorirono la sua ricerca di personaggi complessi e talvolta oscuri ...
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Murray, Bill (propr. William James)
Gabriella Nisticò
Attore cinematografico e televisivo statunitense, nato a Wilmette (Illinois) il 21 settembre 1950. Tra i protagonisti delle prime stagioni della [...] lo svolgimento degli stessi eventi non gli permette di acquisire umanità e senso di solidarietà, e di perdere il suo iniziale cinismo.
Vanno ricordate, tra le sue interpretazioni, quelle in The man who knew too little (1997; L'uomo che sapeva troppo ...
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Regista cinematografico portoghese (Porto 1908- ivi 2015). Massimo rappresentante del cinema portoghese ma anche uno dei cineasti europei più prestigiosi e originali, O. è il creatore di un mondo attraversato [...] gestualità stilizzata, di espansione della durata interna della ripresa, che rende con grande acutezza l'estenuazione decadente, il cinismo, la disperazione e il masochismo dell'amour fou dei protagonisti. Negli anni Ottanta è seguita una trilogia in ...
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cinismo
s. m. [dal lat. tardo cynismus, gr. κυνισμός; v. cinico]. – 1. non com. La dottrina e la setta dei filosofi cinici. 2. Comportamento da persona cinica; impudente ostentazione di disprezzo verso le convenienze e le leggi morali e verso...
cinico
cìnico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. cynĭcus, gr. κυνικός, der. di κύων κυνός «cane»; propr. «canino, simile al cane, che imita il cane», per il dispregio che i cinici professavano per le istituzioni sociali e per le convenienze, con...