Sanders, George
Daniela Angelucci
Attore cinematografico inglese, nato a Pietroburgo il 3 luglio 1906 e morto suicida a Barcellona il 25 aprile 1973. Raffinato e affascinante, con il suo naturale atteggiamento [...] di aristocratica noncuranza interpretò personaggi per lo più caratterizzati da una moralità ambigua, nei quali il cinismo e la freddezza si fondono con la signorile eleganza dei modi. Nel 1951 vinse l'Oscar come miglior attore non protagonista per il ...
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Ichikawa, Kon
Dario Tomasi
Regista giapponese nato a Ujiyamada il 20 novembre 1915. Appartenente alla generazione dei registi che hanno iniziato l'attività nel secondo dopoguerra, I. si è distinto da [...] Kobayashi Masaki per una maggiore ecletticità, una propensione ai modi della commedia acre e pungente, spesso intrisa di cinismo e humour nero e per il frequente ricorso a grandi opere della letteratura giapponese moderna e contemporanea. Pur legato ...
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Kennedy, Arthur (propr. John Arthur)
Guglielmo Siniscalchi
Attore cinematografico e teatrale statunitense, nato a Worcester (Massachusetts) il 17 febbraio 1914 e morto a Branford (Connecticut) il 5 gennaio [...] versatilità, diede vita a una galleria di personaggi ambigui, emarginati e perdenti, figure di 'spalla' sempre in bilico fra cinismo e disperazione. Conobbe il periodo di maggiore successo tra la fine degli anni Quaranta e la fine dei Cinquanta ...
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Bentivòglio, Fabrizio. - Attore italiano (n. Milano 1957). Formatosi alla scuola di recitazione del Piccolo Teatro di Milano nel 1976-77, lavorò con G. Strehler e poi con R. Valli, non abbandonando mai [...] di notevoli capacità tecniche, è stato convincente soprattutto nel rappresentare una generazione in bilico tra utopia e cinismo. Ha lavorato in particolare sintonia con G. Salvatores (Marrakech express, 1989; Turné , 1990, anche sceneggiatore; Happy ...
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Attore, regista e produttore cinematografico statunitense (n. Neptune, New Jersey, 1944). Dopo essere apparso in One flew over the cuckoo's nest (1975) e Terms of endearment (Voglia di tenerezza, 1983), [...] people (Per favore, ammazzatemi mia moglie, 1986). La bassa statura e una comicità esuberante e aggressiva, ai limiti del cinismo, hanno caratterizzato i suoi personaggi anche in Twins (1988), Other people's money (1991), Junior (1994), Get shorty ...
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Berry, Jules
Catherine McGilvray
Nome d'arte di Jules Paufichet, attore teatrale e cinematografico francese, nato a Poitiers il 9 febbraio 1883 e morto a Parigi il 23 aprile 1951. Protagonista del teatro [...] e l'istintivo senso della scena; il gioco degli sguardi e la disinvoltura nei movimenti, uniti a una vena di sottile cinismo, lo hanno reso particolarmente convincente nelle caratterizzazioni del 'genio del male', come nel caso del ruolo di Batale in ...
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Diamond, I.A.L.
Patrick McGilligan
Nome d'arte di Itek Dommnici, sceneggiatore romeno, naturalizzato statunitense, nato a Ungheni (Romania) il 27 giugno 1920 e morto a Los Angeles il 21 aprile 1988. [...] fra D. e Billy Wilder, basata su un affine senso dell'umorismo di stampo europeo, che coniugava sentimento e cinismo, permise la realizzazione di alcuni tra i film rimasti nella storia della commedia hollywoodiana degli anni Cinquanta e Sessanta. La ...
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Brooks, Richard
Anton Giulio Mancino
Nome d'arte di Ruben Sax, scrittore, sceneggiatore e regista cinematografico statunitense, di origine russa, nato a Philadelphia il 18 maggio 1912 e morto a Los [...] alle oscure trame politiche, ai problemi relativi alla comunicazione e all'implicita responsabilità dei media, non stemperarono il cinismo e l'ironico pessimismo che percorrono tutte le sue opere, per lo più memorabili, in cui seppe conciliare ...
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Mephisto
Paolo Vecchi
(Ungheria/RFT 1981, colore, 154m); regia: István Szabó; produzione: Mafilm/Manfred Durniok; soggetto: dall'omonimo romanzo di Klaus Mann; sceneggiatura: István Szabó, Péter Dobai; [...] : interpretare il ruolo di Mefistofele nel Faust di Goethe. Intanto i nazisti prendono il potere. Muovendosi con cinismo e spregiudicatezza, Hendrik riesce ad adattarsi al nuovo clima politico ottenendo la protezione di un influente generale, anche ...
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Gabor, Zsa Zsa (propr. Gábor, Sari)
Francesco Costa
Attrice cinematografica ungherese, nata a Budapest il 6 febbraio 1917. Bionda, eccentrica, ironicamente voluttuosa, fu estremamente popolare nella [...] G. ha interpretato ruoli di donne avide di denaro o di aggressive seduttrici, nei quali ha mostrato di riconoscersi con allegro cinismo.
Debuttò in teatro a Vienna a quindici anni, e nel 1936 fu eletta miss Ungheria. Negli anni Quaranta si trasferì ...
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cinismo
s. m. [dal lat. tardo cynismus, gr. κυνισμός; v. cinico]. – 1. non com. La dottrina e la setta dei filosofi cinici. 2. Comportamento da persona cinica; impudente ostentazione di disprezzo verso le convenienze e le leggi morali e verso...
cinico
cìnico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. cynĭcus, gr. κυνικός, der. di κύων κυνός «cane»; propr. «canino, simile al cane, che imita il cane», per il dispregio che i cinici professavano per le istituzioni sociali e per le convenienze, con...