Baxter, Anne
Anton Giulio Mancino
Attrice cinematografica statunitense, nata a Michigan City (Indiana) il 7 maggio 1923 e morta a New York il 12 dicembre 1985. Pur non essendo mai diventata una vera [...] controllato o una sinistra sufficienza. Caratteristiche che in All about Eve avrebbe perfezionato immedesimandosi con sapiente cinismo in Eva, l'aspirante, giovane e spregiudicata attrice in grado di servirsi della falsa modestia per circuire ...
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Moschin, Gastone
Federica Pescatori
Attore teatrale e cinematografico, nato a San Giovanni Lupatoto (Verona) l'8 giugno 1929. Dotato di una voce dai toni aspri e ricca di sfumature che gli ha consentito [...] Don Fanucci in The godfather, part II (Il padrino ‒ Parte II) di Francis Ford Coppola. Argutamente ironico, venato di cinismo e a tratti volutamente grottesco si è rivelato il suo personaggio nei film di grande successo Amici miei (1975), Amici miei ...
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Dekalog
Serafino Murri
(Polonia 1989, Decalogo, colore, 10 episodi di 60m); regia: Krzysztof Kieślowski; produzione: Telewizja Polshaw/Zespov Filmnowy TOR; sceneggiatura: Krzysztof Kieślowski, Krzysztof [...] per spiare dalla finestra della sua stanza una 'donna facile', fino a scampare per poco al suicidio a causa dell'apparente cinismo con cui la fragile donna, una volta accortasi di lui, gli si offre con indolenza e al tempo stesso umilia la ...
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Entr'acte
Dominique Païni
(Francia 1924, bianco e nero, 16m a 18 fps); regia: René Clair; produzione: Rolf de Maré per Les Ballets Suédois; soggetto: Francis Picabia; sceneggiatura: René Clair; fotografia: [...] in alternativa alle premesse surrealiste, Picabia volle imporre un nuovo 'ismo', l'istantaneismo, fatto "di eccezione, di cinismo, di indecenza" e basato sull'unica fede nel "movimento perpetuo". Era un'epoca contrassegnata dalle conquiste plastiche ...
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Avanti!
Franco La Polla
(USA 1972, Che cosa è successo tra mio padre e tua madre?, colore, 144m); regia: Billy Wilder; produzione: Billy Wilder per Phalanx-Jalem; soggetto: dall'omonimo testo teatrale [...] , una commedia dal "fascino viennese" (G. Colpart) trapiantata sull'isola mediterranea e condita del divertito ‒ ma qui mai amaro ‒ cinismo dell'autore. Due concezioni della vita si scontrano, non solo nelle persone di Wendell e Pamela, ma anche e ...
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La Habanera
Peter von Bagh
(Germania 1937, Habanera, bianco e nero, 98'); regia: Detlef Sierck [Douglas Sirk]; produzione: Bruno Duday per UFA; sceneggiatura: Gerhard Menzel; fotografia: Franz Weyhmayr; [...] paradiso' tropicale in un inferno, le note romantiche dell'habanera contrappuntano un matrimonio fatto d'estraneità e rassegnato cinismo. Il nodo centrale del film si situa in un orizzonte dominato dalla contrapposizione tra amore e intrigo economico ...
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Attrice cinematografica statunitense, nata a Madison (Wisconsin) il 19 giugno 1930. Mai completamente valorizzata dall'industria hollywoodiana, e più vicina al cinema indipendente newyorkese, è stata tra [...] d'azione e costituì per l'attrice e il marito una nuova parentesi hollywoodiana. La R. riesce a far convivere cinismo e brutalità con una residua tenerezza nel personaggio (versione al femminile di quelli interpretati da Humphrey Bogart) dell'eroica ...
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Robertson, Cliff (propr. Clifford Parker III)
Francesco Costa
Attore cinematografico e teatrale statunitense, nato a La Jolla (California) il 9 settembre 1925. Di solida formazione teatrale, ha saputo [...] ripetuto a distanza di otto anni con il meno riuscito The pilot. Il clima innovatore e il marcato cinismo antiretorico che segnarono il cinema statunitense degli anni Settanta favorirono la sua ricerca di personaggi complessi e talvolta oscuri ...
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Murray, Bill (propr. William James)
Gabriella Nisticò
Attore cinematografico e televisivo statunitense, nato a Wilmette (Illinois) il 21 settembre 1950. Tra i protagonisti delle prime stagioni della [...] lo svolgimento degli stessi eventi non gli permette di acquisire umanità e senso di solidarietà, e di perdere il suo iniziale cinismo.
Vanno ricordate, tra le sue interpretazioni, quelle in The man who knew too little (1997; L'uomo che sapeva troppo ...
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Regista cinematografico portoghese (Porto 1908- ivi 2015). Massimo rappresentante del cinema portoghese ma anche uno dei cineasti europei più prestigiosi e originali, O. è il creatore di un mondo attraversato [...] gestualità stilizzata, di espansione della durata interna della ripresa, che rende con grande acutezza l'estenuazione decadente, il cinismo, la disperazione e il masochismo dell'amour fou dei protagonisti. Negli anni Ottanta è seguita una trilogia in ...
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cinismo
s. m. [dal lat. tardo cynismus, gr. κυνισμός; v. cinico]. – 1. non com. La dottrina e la setta dei filosofi cinici. 2. Comportamento da persona cinica; impudente ostentazione di disprezzo verso le convenienze e le leggi morali e verso...
cinico
cìnico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. cynĭcus, gr. κυνικός, der. di κύων κυνός «cane»; propr. «canino, simile al cane, che imita il cane», per il dispregio che i cinici professavano per le istituzioni sociali e per le convenienze, con...