Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto
Jean A. Gili
(Italia 1969, 1970, colore, 115m); regia: Elio Petri; produzione: Daniele Senatore, Marina Cicogna per Vera/Euro International; sceneggiatura: [...] come, all'interno del sistema commerciale, sia ancora possibile realizzare film fondamentalmente anticonformisti che, attraverso il cinismo, l'umorismo o il paradosso, svolgono un eccellente lavoro di demistificazione". Il film fornì inoltre a ...
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Amidei, Sergio
Pietro Piemontese
Sceneggiatore, nato a Trieste il 30 ottobre 1904 e morto a Roma il 14 aprile 1981. Di cultura mitteleuropea, A. portò con sé un ricco bagaglio culturale che nutrì la [...] notazioni collaterali e scenette umoristiche. Nell'ultima fase creativa, la meno personale, l'ironia lasciò il passo al cinismo, affidato soprattutto alla maschera dell'italiano medio di Alberto Sordi, con il quale A. avviò una lunga collaborazione ...
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Kljatva
Naum Kleiman
(URSS 1945, 1946, Il giuramento, bianco e nero, 112m); regia: Michail Čiaureli; produzione: Tbilissis Kinostudija; sceneggiatura: Pëtr Pavlenko, Michail Čiaureli; fotografia: Leonid [...] del classicismo. Da un altro punto di vista, Kljatva può costituire un chiaro esempio della decadenza o del cinismo legati alla revisione dei principi su cui si era sviluppata l'avanguardia cinematografica sovietica degli anni Venti. L'immagine ...
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Moravia, Alberto
Arnaldo Colasanti
Pseudonimo di Alberto Pincherle, scrittore, nato a Roma il 28 novembre 1907 e morto ivi il 26 settembre 1990. Autore di decisivi romanzi come Gli indifferenti (1929), [...] e nell'uso delle inquadrature, volte a segnare l'inquietudine di un evento (il fondo noir del film) e il cinismo, la caduta morale a cui i due amanti testimoni sono consapevoli di appartenere. Un esempio unico di cinematografia: ma del miglior ...
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Dietrich, Marlene (propr. Marie Magdalene)
Marzia G. Lea Pacella
Attrice teatrale e cinematografica tedesca, naturalizzata statunitense nel 1939, nata a Schöneberg il 27 dicembre 1901 e morta a Parigi [...] da un romanzo di H. Mann (Professor Unrat), per il quale doveva trovare l'attrice che sapesse con la sua presenza sintetizzare cinismo e tenerezza ed evocare il desiderio sessuale. Per la D. ‒ all'inizio riluttante ‒ Der blaue Engel (girato in doppia ...
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Lewis, Jerry
Stefano Della Casa
Nome d'arte di Joseph Levitch, attore e regista cinematografico statunitense, nato a Newark (New Jersey) il 16 marzo 1926. Ha dato al cinema internazionale un contributo [...] da un suo emulo e fan (Robert De Niro). Disegnando tale figura, L. riuscì a esprimere con convincente cattiveria il cinismo e l'acredine propri di quegli attori che, pur giunti all'apice del successo, tradiscono i segni di un'intima disillusione ...
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Chaplin, Charles
Francesco Zippel
Il poeta vagabondo
Tra gli attori-registi più popolari della storia del cinema, Chaplin è un poeta dallo sguardo triste ma dalla comicità irresistibile. Massima espressione [...] e uccide ricche signore per ereditarne le ricchezze, il film diverte lo spettatore obbligandolo al tempo stesso a riflettere sul cinismo di una società che condanna l'omicidio, ma poi accetta la guerra che provoca migliaia di vittime. La definitiva ...
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Boyer, Charles
Monica Trecca
Attore cinematografico e teatrale francese, nato a Figeac (Lot) il 28 agosto 1899 e morto a Phoenix (Arizona) il 26 agosto 1978. Con Maurice Chevalier fu l'altro attore [...] più di frequente recitò in solide parti di caratterista in cui, dietro i consueti modi garbati, affiorano spesso lievi punte di cinismo. Così accade per il medico del drammatico The cobweb (La tela del ragno) di Vincente Minnelli, ma anche per il ...
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GERZFELD, Anastasija Noris von (Assia Noris)
Claudia Campanelli
Figlia di Nicola, un ufficiale tedesco che aveva adattato alla pronuncia russa il suo cognome nobiliare Herzfeld, e di Maria Prodaiko, [...] in Italia solo nel 1955; nel 1964 fu interprete di Celestina P… R…, di C. Lizzani, finanziato da Ḥabīb, una satira sul cinismo celato dietro la facciata perbenista del boom economico, in cui la G. ebbe la parte di una ruffiana che forniva ragazze ai ...
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Monicelli, Mario
Stefano Della Casa
Regista e sceneggiatore cinematografico, nato a Viareggio (Lucca) il 15 maggio 1915. Autore di film autenticamente nazional-popolari, capaci di catturare il consenso [...] vita una visione malinconica, più intimista e drammatica, anche se sempre accompagnata da un'irresistibile ironia e stemperata in un cinismo acre. Nel 1979 M. girò Viaggio con Anita, da un soggetto scritto da Tullio Pinelli per Federico Fellini, sul ...
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cinismo
s. m. [dal lat. tardo cynismus, gr. κυνισμός; v. cinico]. – 1. non com. La dottrina e la setta dei filosofi cinici. 2. Comportamento da persona cinica; impudente ostentazione di disprezzo verso le convenienze e le leggi morali e verso...
cinico
cìnico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. cynĭcus, gr. κυνικός, der. di κύων κυνός «cane»; propr. «canino, simile al cane, che imita il cane», per il dispregio che i cinici professavano per le istituzioni sociali e per le convenienze, con...