Pseudonimo della scrittrice italiana Maria Volpi (n. Bologna 1892 - m. 1940), che nel primo dopoguerra, con novelle e romanzi di un brillante cinismo, un po' alla maniera di Pitigrilli (Perfidie, 1919, [...] ecc.), ottenne largo successo di pubblico. Morì in un incidente aereo ...
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Poeta inglese (Ditchley, Oxfordshire, 1647 - High Lodge, Woodstock Park, 1680). Celebre per il suo libertinaggio, scrisse poesie di tono leggero e satirico, non di rado licenziose; ma in esse si avverte [...] spesso un cinismo cui l'eleganza dell'espressione non sempre toglie un sapore amaro, e in cui talvolta si insinua una vena di tenerezza. Cortigiano della Restaurazione, fu l'ultimo dei cavalier lyrists, ma gli sono state spesso attribuite poesie non ...
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Scrittore giapponese (n. Kyoto 1949). Autore di successo, si è fatto interprete dello smarrimento di una generazione cresciuta nel benessere del dopoguerra con romanzi caratterizzati dal taglio cinematografico [...] caratterizzati da una grande cura per i dettagli, M. mescola con intelligenza e mestiere avventura e fantasia, cinismo e note sentimentali, qualificandosi come uno degli scrittori più facilmente assimilabili in Occidente, specchio di un'integrazione ...
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Scrittore statunitense (Chicago 1888 - La Jolla, Calif., 1959). Dopo aver fatto il giornalista e il dirigente d'industria, si dedicò alla letteratura poliziesca, dando vita al popolare personaggio dell'investigatore [...] privato Philip Marlowe, originale mescolanza di spregiudicatezza e moralismo, di cinismo e umanità (ne fu efficace interprete sullo schermo, tra gli altri, l'attore H. Bogart): The big sleep (1939); Farewell, my lovely (1940); The high window (1942); ...
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Gianfranco Pasquino
Machiavellismo
La ‘fortuna’ di Machiavelli, vale a dire la sorte del fascino e della ricezione e circolazione dell’analisi contenuta nel Principe, deriva anche dalle molte pesanti [...] dalle prime traduzioni, i critici condensarono le loro obiezioni nell’espressione ‘machiavellismo’: una deteriore combinazione di cinismo, crudeltà, dissimulazione, immoralità. Per Machiavelli, le leggi della politica non hanno nulla a che vedere ...
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Scrittore danese (Vamdrup, Ribe, 1897 - Laven, Skanderborg, 1943). Oltre a due romanzi, il fortunato Sandalmagernes gade (1931; trad. it. Vicolo dei sandalai, 1933), ambientato nella Roma di Marco Aurelio, [...] 1935); Stynede popler ("Pioppi mozzati", 1943). Decisiva vi appare ovunque l'esperienza della guerra come distruzione d'ogni mito religioso e umano; caratteristico l'alternarsi di sentimenti contraddittorî, dal cinismo, alla commozione, all'ironia. ...
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Scrittore norvegese (Stavanger 1849 - Bergen 1906), il principale interprete, in Norvegia, della letteratura a sfondo sociale, alla quale si volse per influsso di G. Brandes. Nel romanzo Garman og Worse [...] perde perché sedotta dal suo datore di lavoro; nel romanzo Arbeidsfolk ("Lavoratori", 1881) è ferocemente satireggiato il cinismo della burocrazia di Cristiania; in Gift ("Veleno", 1882), l'educazione scolastica. Artisticamente più validi i racconti ...
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PRIESTLEY, John Boynton
Romanziere, drammaturgo e critico nato a Bradford nel 1894; educato a Trinity Hall, Cambridge. Studioso degli umoristi inglesi (The English Comic Characters, 1925, English Humour, [...] , The Good Companions (1929).
Il romanzo del P. si riattacca al genere picaresco, e al moderno realismo e cinismo oppone un'idealismo e un sentimentalismo volutamente arieggianti a quelli vittoriani, specialmente del Dickens. Tra le altre opere ...
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Pseudonimo dello scrittore inglese David J. M. Cornwell (Poole, Dorsetshire, 1931 - Truro, Cornovaglia, 2020). Ha insegnato all'università di Eton, prima di diventare un funzionario del ministero degli [...] l'oggetto della propria narrativa: in The constant gardener (2001; trad. it. 2001), per es., ha denunciato il cinismo delle multinazionali farmaceutiche; in The mission song (2006; trad. it. 2007), ha affrontato temi politici e razziali legati alle ...
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PITIGRILLI
Siro Amedeo CHIMENZ
. Pseudonimo del giornalista e scrittore Dino Segre, nato a Torino il 6 maggio 1893. Redattore e collaboratore di alcuni giornali italiani e stranieri, direttore e fondatore [...] , mancando di ogni serio approfondimento e di ogni intima sofferenza, si risolvono in ironia superficiale e cinismo aforistico, di rado nella desolazione dello scetticismo.
Scritti: Oltre al profilo Amalia Guglielminetti (Milano 1919): Mammiferi ...
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cinismo
s. m. [dal lat. tardo cynismus, gr. κυνισμός; v. cinico]. – 1. non com. La dottrina e la setta dei filosofi cinici. 2. Comportamento da persona cinica; impudente ostentazione di disprezzo verso le convenienze e le leggi morali e verso...
cinico
cìnico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. cynĭcus, gr. κυνικός, der. di κύων κυνός «cane»; propr. «canino, simile al cane, che imita il cane», per il dispregio che i cinici professavano per le istituzioni sociali e per le convenienze, con...