Ateniese (seconda metà del 5º sec. a. C.), famoso per il suo atteggiamento di avversione per tutta l'umanità, maturato come reazione all'ingratitudine degli uomini; si diceva che stimasse soltanto Alcibiade, [...] rovina degli Ateniesi. Gli antichi, soprattutto Luciano nel dialogo Timone (o Il misantropo), ne idealizzarono la figura, come di precursore del cinismo. n Dopo il dialogo di Luciano la figura di T. è stata ripresa, nell'età moderna, da M. M. Boiardo ...
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Filosofo e uomo politico di Eretria, morto a 74 anni qualche tempo dopo la vittoria di Antigono Gonata a Lisimachia, forse verso il 265 a. C. Dapprima scolaro di Stilpone di Megara, studiò e quindi insegnò [...] che ci restano sul suo pensiero (Diogene Laerzio, Cicerone, Plutarco, Simplicio) fanno ritenere il suo orientamento filosofico una forma di cinismo, mentre in campo etico e logico si avvicina alla scuola megarica, e, per talune tesi, allo stoicismo. ...
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Pseudonimo del giornalista e scrittore italiano Curzio Suckert (Prato 1898 - Roma 1957). Personalità poliedrica, indipendente e controversa, passò dall'adesione al fascismo, all'antifascismo (che gli [...] evocativo e magico (tra le sue più felici: Donna come me, 1940), altre di un realismo (Kaputt, 1944) o di un cinismo (La pelle, 1950) spinti all'estremo, e tuttavia mescolati a una sensuale malinconia. Scrisse anche per il teatro e diresse un film ...
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FOVEL, Nino (Natale) Massimo
Giuseppe Sircana
Nacque a Cittaducale, in provincia di Rieti, il 15 ott. 1880 da Giuseppe e da Giannina Costantini. Laureatosi in giurisprudenza, approfondì gli studi economici [...] nemmeno quel "liberalismo" che costituiva ormai "la forma tipica e la sola maschera decente dello scetticismo politico", ma solo cinismo e vuoto" (Ullrich, I, p. 552).
Per contrastare Giolitti - accusato di inquinare la vita pubblica italiana con una ...
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TOGLIATTI, Palmiro
Franco Andreucci
– Nacque a Genova il 26 marzo 1893, nel giorno della Domenica delle Palme (da cui il nome che gli venne dato).
I suoi genitori, entrambi originari del Piemonte, [...] tale nell’«arrovesciare» (un termine di uso frequente nei testi di Togliatti) le sue precedenti passioni, che alla fine il cinismo – nonostante il cauto giudizio di Gobetti – sarebbe entrato a far parte del suo profilo e del suo carattere.
Nell ...
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WALPOLE, Robert
Pietro SILVA
Uomo politico e statista britannico, nato il 26 agosto 1676 a Houghton (Norfolk), morto a Londra il 18 marzo 1745, che ha legato la sua personalità a uno dei periodi più [...] e praticò largamente, col sistema della corruzione dei deputati e degli elettori e col traffico dei favori, ostentando anche un cinismo per cui non si peritava di dichiarare che non c'era coscienza che non si potesse acquistare, purché non si ...
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CARACCIOLO, Marino Ascanio
Gaspare De Caro
Come Marino Ascanio è citato negli atti concistoriali utilizzati dall'Eubel, mentre in quasi tutte le altre fonti è usato soltanto il primo prenome: è possibile [...] nella finale esperienza di governo del C. e ne sarà anzi un carattere tipico e singolare, nel dominante cinismo dei tempi: l'appassionata partecipazione alle sofferenze delle popolazioni angariate dalle soldatesche e la deprecazione per l'incapacità ...
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Depretis (o De Pretis), Agostino
Depretis
(o De Pretis), Agostino Politico (Mezzana Corti, Pavia, 1813-Stradella 1887). Figlio di agiati proprietari terrieri, laureato in legge all’univ. di Pavia, [...] nuovo indirizzo politico, continuò con grande abilità a svolgere il suo programma ministeriale, senza badare alle accuse di diserzione e cinismo che gli muovevano i suoi antichi colleghi. Nel 1885 chiamò agli Esteri C.F. de Robilant, il quale mirò ...
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Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] tempo trionfato nel mondo; introducono nella letteratura temi tabù come l’erotismo, l’omosessualità, fino all’antropofagia; esibiscono cinismo, talvolta venato di satanismo. La loro scrittura è varia per stile e per qualità; alcuni non disdegnano i ...
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Beda Romano
La sindrome di Berlino
Il governo di Angela Merkel si dibatte fra i propri interessi economici globali e i legami politici con l’Europa. Intanto le elezioni si avvicinano. Ma è certo che, [...] attribuire l’atteggiamento tedesco nei confronti dello sconquasso finanziario semplicemente a un nuovo euroscetticismo o a un innato cinismo, come spiegheremmo che la Germania dopo tanti tira e molla abbia accettato in questi anni di aiutare i ...
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cinismo
s. m. [dal lat. tardo cynismus, gr. κυνισμός; v. cinico]. – 1. non com. La dottrina e la setta dei filosofi cinici. 2. Comportamento da persona cinica; impudente ostentazione di disprezzo verso le convenienze e le leggi morali e verso...
cinico
cìnico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. cynĭcus, gr. κυνικός, der. di κύων κυνός «cane»; propr. «canino, simile al cane, che imita il cane», per il dispregio che i cinici professavano per le istituzioni sociali e per le convenienze, con...