RICCARDO Petroni da Siena
Francesco CALASSO
Giureconsulto, vissuto nella seconda metà del sec. XIII e nei primi lustri del XIV. Non abbiamo, della sua vita e della sua opera, sicuri ragguagli: testimoniano [...] fama Giovanni Villani, che lo definisce "sommo maestro in legge e decretali" e CinodaPistoia, che lo chiama egregius doctor. Sappiamo con certezza, poiché lo stesso Cino lo conferma, che fu professore di diritto allo Studio di Napoli, ma ignoriamo ...
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MEDICINA
Arturo CASTIGLIONI
Alessandro MESSEA
Giangiacomo PERRANDO
Nicola LEOTTA
Adalberto PAZZINI
Raffaele CORSO
Giuseppe VIDONI
. Ogni tentativo di rimediare con le proprie forze o con l'aiuto [...] considerarsi come tale il Tractatus magistri Gentilis de Fulgineo, il quale altro non è che una lettera scritta fra il 1326 e il 1334 a CinodaPistoia, diretta a illustrare la durata della gravidanza e la legittimità della prole, lettera rinvenuta ...
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La canzone d'autore in Italia
Roberto Vecchioni
di Roberto Vecchioni
Pur partendo da due sistemi semantici preesistenti (il linguaggio poetico e quello musicale), la c. d'autore costituisce un'unità [...] assumere questo ruolo. 'Cantastorie' come ama definirsi, predilige la parola, e il suo narrare intenso e ricercato spazia daCinodaPistoia, Cecco Angiolieri, M. Twain e H. Melville, fino a incrociare le piccole cose, provinciali, familiari, con le ...
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SATIRA (in relazione all'etimologia, da satur, l'esatta ortografia sarebbe satura; satyra è forma tarda dovuta al raffronto con σάτυρα; satira è forma grecanica)
Augusto MANCINI
Ferdinando NERI
Antichità [...] genio e della loro passione. Tutta la poesia toscana del Trecento risuona del clamore delle fazioni, ed è notevole come CinodaPistoia, nel 1331, nella canzone Deh quando rivedrò 'l dolce paese si valga dell'antica parola, chiamando la sua poesia ...
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GUIDI
Antonio Falce
. Conti palatini di Toscana. Ebbero un vasto stato patrimoniale, e dominarono su gran parte della Romagna, Toscana ed Emilia. I castelli principali, da cui presero nome varî rami [...] di Raggiolo), Manfredi (prima ghibellino, poi guelfo e infine nuovamente ghibellino), Guido Novello II (amico di CinodaPistoia), Guglielmo Novello II (anche egli ora guelfo, ora ghibellino); Guido IV, gran sostenitore dei Visconti contro Firenze ...
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SCOLASTICI
Pietro Torelli
. Designazione usatissima dei giuristi Bartolisti (v.) o commentatori. Scolastici, o anche dialettici, si dissero per il metodo da loro usato negli scritti e nell'insegnamento. [...] formali; così il nuovo metodo, che presto ebbe, fra i giuristi, oppositori (Riccardo Malombra) ma anche amici (CinodaPistoia), finì per indugiarsi in quelle esigenze e, ostacolando a lungo uno sviluppo ulteriore, finì per diventare metodo italiano ...
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LEONI, Nestore
Miniatore, nato ad Aquila il 14 febbraio 1862. Disegnatore nell'Istituto geografico militare di Firenze, è giunto all'arte della miniatura per vocazione spontanea addestrandosi sullo studio [...] diretto degli antichi manoscritti. Esordì con l'illustrazione di una canzone di CinodaPistoia alla quale seguirono quelle dei discorsi di Vittorio Emanuele II, della Carta costituzionale degli Stati Uniti, dei Trionfi di Francesco Petrarca, di ...
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FRESCOBALDI, Dino
Simona Foà
Terzogenito del banchiere e poeta Lambertuccio e di Adimaringa Ruffoli, nacque a Firenze dopo il 1271, anno del matrimonio dei suoi genitori. Il nome della madre è noto [...] composizione della Divina Commedia, Bari 1935, pp. 1-23; D. De Robertis, Il "caso" F. (Per una storia della poesia di CinodaPistoia), in Studi urbinati di storia, filosofia e letter., XXVI (1952), 1, pp. 31-63; M. Marti, Storia dello stil nuovo ...
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rima
Ignazio Baldelli
1. Nel De vulg. Eloq., D. rimanda la trattazione sistematica sulla r. al quarto libro dell'opera, non più portata a termine. Tuttavia alcune cose afferma nella parte che tratta [...] " nel quale Dante si trovi in contatto con uno dei suoi amici intrinseci " (Rime CXII e CXIII), CinodaPistoia.
L'esame delle r. del sonetto di Cino al marchese Moroello Malaspina e di quelle del sonetto responsorio di D. (Rime CXII e CXIII; di ...
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gravita
gravità (ant. gravitate) s. f. [dal lat. gravĭtas -atis, der. di gravis «grave»]. – 1. In fisica, tendenza dei corpi materiali a cadere verticalmente al suolo, dovuta all’attrazione che la Terra esercita su di essi; più propriam.,...
avvegnache
avvegnaché (o avvègna che; raro avvènga che) cong., ant. – 1. Benché, quantunque: Avvegna che la subitana fuga Dispergesse color per la campagna (Dante). 2. Poiché (con l’indic.): avvegna che quel dì niuno ivi appresso era andato...