BERTELLI, Timoteo (al secolo Leopoldo)
Enzo Pozzato
Nacque a Bologna il 26 ott. 1826 da Francesco, professore di astronomia all'università di Bologna, e da Teresa Pallotti. Studiò, nella città natale, [...] e di automazione ferroviaria utilizzano appunto il cosiddetto circuito di rotaia.
Sono anche dovuti al B. , Sulla epistola di Pietro Peregrino di Maricourt e sopra alcuni trovati e teorie magnetiche del sec. XIII, ibid., I (1868), pp. 101-139 e 319 ...
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linea
lìnea [Lat. linea, da linum "filo di lino"] [LSF] Ente geometrico che si estende nel senso della lunghezza e, estensiv., denomin. di corpi o dispositivi nei quali la lunghezza prevale sulle altre [...] si giova in vari dispositivi (per es., amplificatori e oscillatori), nei quali i circuiti oscillanti sono appunto costituiti da opportune linee. (b) L. elettrica è anche una l. di un campo magnetico (in partic., l. d'intensità, l. d'induzione, l. di ...
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amplificatore
amplificatóre [s.m. e agg. (f. -trice) Der. del lat. amplificator -oris, da amplificare "rendere più ampio, aumentare", comp. di amplus "ampio" e facere "fare"] [FTC] Dispositivo che amplifica, [...] v. amplificazione di segnali elettrici: I 121 e. ◆ [ELT] A. elettrico logaritmico: v. circuiti non lineari: I 622 e. ◆ [ELT] A. elettrico magnetico: v. amplificazione di segnali elettrici: I 123 c. ◆ [ELT] A. elettrico operazionale: v. amplificazione ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La registrazione di avvenimenti su nastro magnetico, filtrata dal tubo catodico [...] dei programmi trasmessi in forme astratte, modificandone il circuito orizzontale e verticale che le rende riconoscibili. poveristi e concettuali, concepite per essere registrare su nastro magnetico e trasmesse su monitor.
Nelle ricerche degli esordi ...
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Laplace Pierre-Simon de
Laplace 〈laplàs〉 (in origine La Place) Pierre-Simon de (questa particella viene quasi sempre fatta cadere) [STF] (Beaumont-en-Auge, Calvados, 1749 - Parigi 1827) Prof. di matematica [...] , per integrazione vettoriale, l'azione sull'intero conduttore o circuito. ◆ [ANM] Integrale di L.: è l'integrale b) seconda legge: riguarda l'azione esercitata da un campo magnetico su un elemento filiforme di corrente continua: v. magnetostatica nel ...
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accoppiamento
accoppiaménto [Atto ed effetto dell'accoppiare, da coppia] [LSF] Termine che indica generic. la situazione di due o più sistemi fisici che scambiano energia fra loro (si parla di sistemi [...] e. ◆ [EMG] A. circuitale: quello fra due o più circuiti che abbiano almeno un elemento in comune; a seconda della natura di [FAT] A. spin-orbita: nome dato all'interazione, di origine magnetica, fra lo spin di un elettrone legato in un atomo e il ...
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inversione
inversióne [Der. di inverso] [LSF] Atto ed effetto dell'invertire, cioè del cambiare verso, del passare a una situazione per qualche verso contraria di quella originaria. ◆ [ALG] [ANM] Denomin. [...] I. logica: l'operazione di cambiamento di segno effettuata con un circuito logico, per es. con una porta NOR. ◆ [ALG] curva in un suo punto singolare. ◆ [FME] I. recupero: v. risonanza magnetica nucleare in fisica medica: V 29 e. ◆ [ALG] I. rispetto a ...
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Hertz Heinrich Rudolf
Hertz 〈hèrz〉 Heinrich Rudolf [STF] (Amburgo 1857 - Bonn 1894) Prof. di fisica nel politecnico di Karlsruhe (1885) e poi (1889) nell'univ. di Bonn; socio straniero dei Lincei (1892). [...] effettuata determinando la posizione dei nodi e dei ventri elettrici e magnetici mediante il risonatore di H. (v. oltre e v del metro o meno, costituito (v. fig.) da un circuito oscillante formato da un'asta metallica rettilinea con alle estremità due ...
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Faraday Michael
Faraday 〈fèrëdi〉 Michael [STF] (Newington Butts 1791 - Hampton Court 1867) Assistente di H. Davy (1813), soprintendente del laboratorio della Royal Institution di Londra (1821), dal 1824 [...] , o legge, di F.-Neumann, o di F.-Neumann-Lench: dà la forza elettromotrice indotta in un circuito del quale vari il flusso magnetico concatenato: v. induzione elettromagnetica: III 173 b; per la forma differenziale di essa, v. la medesima voce ...
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parassita
parassita [agg. e s.m. Der. del lat. parasita, dal gr. parásitos "vicino al cibo", epiteto di addetti al culto che, pur non avendo una chiara funzione attiva nel rito sacrificatorio, partecipavano [...] anche alle capacità mutue dei reofori di collegamento al circuito; una situazione analoga si ha per i transistori in un conduttore in moto in un campo magnetico oppure in quiete in un campo magnetico variabile nel tempo: v. induzione elettromagnetica: ...
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circuito
circùito (ant. circuìto) s. m. [dal lat. circuǐtus -us, der. di circuire «andare intorno»]. – 1. Giro, circonferenza: il territorio del comune ha un c. di quasi 40 km; la città è compresa entro un c. di otto miglia; come locuz. avv.,...
magnetico
magnètico agg. [dal lat. tardo magnetacus, gr. Μαγνητικός, der. di magnes, Μάγνης: v. magnete] (pl. m. -ci). – 1. Relativo al magnetismo o alla magnetizzazione: campo m., inclinazione e declinazione m., induzione m., isteresi m.,...