LUTI, Benedetto
Alessandro Serafini
Figlio di un artigiano fiorentino di nome Iacopo (Pascoli, p. 228), nacque a Firenze il 17 nov. 1666. Secondo Hugford (p. 61), il L. apprese l'arte del disegno e [...] le opere di Andrea del Sarto, Raffaello e Ciro Ferri (Bottari - Ticozzi, II, p. 70). L'esercizio della copia, Settecento, Milano 1990, I, pp. 384-398 e passim; M. Coccia, ibid., II, pp. 773 s.; G. Bonaccorso - T. Manfredi, I Virtuosi al Pantheon 1700- ...
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GALLI BIBIENA, Francesco
Anna Coccioli Matroviti
Terzogenito di Giovanni Maria il Vecchio e di Orsola Maria Possenti, fratello di Ferdinando, nacque il 12 dic. 1659 a Bologna, dove avvenne la sua prima [...] a Roma lavorò per il teatro Capranica nel 1716 curando le scene di Ciro, e nel 1721 della Griselda; mentre tra il 1719 e il 74-81, 83; Civiltà del '700 a Napoli 1734-1799 (catal., Napoli), II, Firenze 1979, ad indicem (s.v. Bibiena); G. Cirillo - G. ...
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FONTEBUONI (Fontibuoni, Fontibonius), Anastagio (Anastasio, Astasio, Stagio)
Enrico Parlato
Figlio di Piero di Stagio, nacque a Firenze il 21 sett. 1571., come risulta dall'atto di battesimo (Papi, [...] un disegno di Dresda (già attribuito a Ciro Ferri), nonché l'Allegoria della poesia (Frankfurt Gregori - E. Schleier, Milano 1988, I, ad Indicem; G. Papi, ibid., II, pp. 742 s.; L. Barroero, in Pittura del Seicento. Ricerche in Umbria, Perugia ...
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LAURI (Lawers), Filippo
Stefano Pierguidi
Figlio del pittore fiammingo Balthasar Lawers, italianizzato in Lauri, e di Elena Cousin, nacque a Roma il 25 ag. 1623. Ricevette i primi insegnamenti dal fratello [...] Francesco Grimaldi, Fabrizio Chiari, Giovan Paolo Schor e Ciro Ferri. Il paesaggio del primo riquadro con Caino nineteenth century, a cura di B.B. Fredericksen, I, Oxford 1988, pp. 419-421; II, 1, ibid. 1990, pp. 526-528; III, 1, München 1993, pp. 564 ...
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NAQSH-I RUSTAM
C. A. Pinelli
La gola di N.-i R., nei pressi di Persepoli, è nota principalmente per un complesso di opere monumentali appartenenti agli Achemènidi e ai Sassanidi. Essa conserva tuttavia [...] teoricamente di risalire alla grande tradizione iniziata da Ciro, proseguirono in pratica, per gran parte, altre terre al di là del Tigri. Alla sua morte salì al trono Hormuzd II (303-309 d. C.).
Narsah in piedi, riceve la corona del potere dalle ...
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MALATESTA, Adeodato
Anna Chiara Fontana
Nacque a Modena il 14 maggio 1806 da Giuseppe, capitano delle guardie del duca Ercole III, e da Carlotta Montessori di Correggio. Terzo di undici figli, trascorse [...] 1831. A quegli anni appartengono l'incompiuto Ritratto di Ciro Menotti e Abramo Rimini (1831 circa), ora nel Museo in La pittura in Italia. L'Ottocento, Milano 1991, I, ad ind.; II, pp. 893 s.; R. Carapelli, A. M. Puntualizzazioni documentarie e ...
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PARIDE (Πάρις; chiamato anche ᾿Αλέξανδρος)
E. Paribeni
Principe troiano, più noto nei poemi epici come Alexandros, figlio di Priamo e di Ecuba e poi rapitore e sposo adultero di Elena. Come per diritto [...] esser stato ispirato dal racconto dell'infanzia di Ciro, e comunque è da ricondurre con ogni Ghali-Kahil, op. cit., tav. 74. Sarcofago Madrid: K. Robert, Antike Sarkophagreliefs, ii, tav. xxv, n. 62. Urna con Filottete: Roscher, iii, c. 1638. P ...
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GNOLI, Umberto
Serenella Rolfi
Nacque a Roma il 21 maggio 1878. Figlio di Giuseppa Angelini e di Domenico, letterato, critico e storico dell'arte nonché direttore della Biblioteca nazionale Vittorio [...] pubblicò i propri contributi nella rivista Augusta Perusia di Ciro Trabalza e nella Rassegna d'arte umbra, fondata da Gualdo. Opere sconosciute e opere non sue, in Vita d'arte, II (1909), 3, pp. 151-157; Un polittico di Pietro Lorenzetti scoperto a ...
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PIESTRINI, Giovanni Domenico
Rita Randolfi
PIESTRINI (Piastrini, Pistrini, Pestrini), Giovanni Domenico. – Nacque a Pistoia il 4 settembre 1680 da Francesco Maria di origine aretina, pittore e suo primo [...] apprendistato a Firenze (Pio, 1724, 1977, p. 90) o a Pisa (Marrini, 1765-66, II, p. XI) con il senese Giuseppe Nicola Nasini, a sua volta scolaro di Ciro Ferri.
Secondo Nicola Pio, a Firenze Piestrini conobbe il suo mecenate, nonché conterraneo: il ...
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UR
A. Bisi
Antichissima città della bassa Mesopotamia, situata 15 km a O dell'attuale corso dell'Eufrate, nel luogo ora detto dagli Arabi Tell el-Muqayyar, "il tumulo della pece".
Nel 1854 J. E. Taylor, [...] sacerdotessa di Nannar. Dopo la caduta dell'impero neo-babilonese Ciro il Grande restaurò per l'ultima volta l'É-nun and Monuments of Ur, Londra 1929; C. L. Woolley, Ur Excavations, II. The Royal Cemetery, Testo e tavole, Londra 1934; L. Legrain, Ur ...
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babilonese
babilonése agg. – Della regione storica di Babilonia: civiltà, cultura, letteratura, arte b.; lingua b. (o, come s. m., il b.), lingua semitica, uno dei due rami, insieme con l’assiro, dell’accadico; anche, della città di Babilonia:...
diecimila
agg. num. card. [comp. di dieci e mila]. – Dieci volte mille; numero composto di dieci migliaia (in scrittura numerica 10.000): d. euro, d. chilometri, una tiratura di d. copie; e sottintendendo un sostantivo: allo stadio erano in...