INFUSORÎ
Paolo Enriques
Sono considerati come un sottotipo del tipo dei Protozoi (v.).
Storia. - La scoperta degl'Infusorî si deve ad A. v. Leeuwenhoek (1676) che osservò alcuni animalcula nell'acqua [...] fatto a pennello. Ma ben più importante differenza si riscontra tra la funzione delle membranelle e quella di questi organi. I cirri sono situati dal lato ventrale negl'Ipotrichi, e si muovono irregolarmente, a guisa di zampette; su essi l'animale si ...
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Phylum di Protozoi (Ciliophora o Ciliata), un tempo detti Infusori. Esseri unicellulari microscopici (da 12 μm a 3 mm di lunghezza), presentano minuti, complicati organuli e differenziazioni che ricordano [...] . Derivati delle ciglia sono le membranelle ondulanti, prodotte dalla fusione di numerose ciglia in un piano, e i cirri, aggregati di ciglia riunite a fascetto. L’apparato nucleare è duplice, con un micronucleo (b, nucleo riproduttivo) piccolissimo ...
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Classe di Anellidi, quasi tutti marini, comprende circa 13.000 specie riunite in numerosi ordini e famiglie; fra queste, le famiglie Afroditidi, Arenicolidi, Chetopteridi, Eunicidi, Nereidi, Sabellaridi, [...] aghiforme alla base della quale si inseriscono i muscoli motori del parapodio. Notopodio e neuropodio portano inoltre i cirri, ora funzionanti come organi di senso, ora vascolarizzati e trasformati in branchie; nelle forme pelagiche sono modificati ...
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Pianta radicata nel terreno che, per mettere le foglie nella posizione più adatta rispetto alla luce, si appoggia ad altre piante con il fusto o i rami, i quali, a internodi molto lunghi, sono troppo deboli [...] ai sostegni a guisa di corde, o si abbarbicano con radici avventizie, o si aggrappano con organi di attacco (uncini, cirri). Alla frequente bizzarria esterna dei loro cauli, spesso a forma di nastri, di spirali, a spigoli alati ecc., corrispondono ...
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Genere di Echinodermi della classe dei Crinoidi (Pelmatozoa), compreso nell'ordine Neocrinoida (Articulata), famiglia dei Comatulidi o Antedonidae.
L'Antedon o Comatula è uno dei 12 generi di crinoidi [...] appendice essendo provvista di una doppia serie di pinnule. Sulla superficie aborale si trova la piastra centro-dorsale munita di cirri; sulla superficie orale il tegmen ha al centro la bocca, circondata dalle valve orali in numero di 5, mentre l ...
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Linneo riconobbe le atràgene come formanti un genere distinto nella famiglia delle Ranuncolacee; il Miller, seguito dal De Candolle e da altri autori, le incluse nel genere Clematis. Autori più moderni [...] , o quasi lanceolate, acute, inciso-dentate, glabre. I loro picciuoli dopo la caduta delle foglioline si convertono in cirri. Porta fiori grandi, penduli, violacei, isolati, con 4 sepali lanceolati, ottusi, colorati: gli stami sono numerosi, i più ...
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nube
nube [Der. del lat. nubes] [GFS] Ammasso di goccioline d'acqua o di minuscoli cristalli di ghiaccio in sospensione nell'aria, di spessore e densità tali da impedire più o meno la vista del cielo, [...] principale è in base all'altezza: (a) n. alte, quasi completamente formate da cristallini di ghiaccio, in forme diverse quali cirri, cirrostrati, cirrocumuli, tra 6000 e 12 000 m di altezza; (b) n. medie, costituite da goccioline d'acqua, in forma ...
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LATHYRUS (dal gr. λάϑυρος, "cece"; fr. gesse; sp. guija, tito; ted. Plattererbse; ingl. vetchling)
Fabrizio Cortesi
Genere di piante Dicotiledoni della famiglia Leguminose Papilionate (Linneo, 1734). [...] -composte, con 2-molte foglioline, o tutte sviluppate (Orobus) o le superiori ridotte in breve setula o trasformate in cirri semplici o ramosi; il picciolo è cilindrico oppure angoloso o più raramente dilatato filloideo; le stipole sono foliacee di ...
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nottilucente
nottilucènte (o noctilucènte) [agg. Der. del lat. noctilucens -entis, comp. di nox noctis "notte" e del part. pres. lucens -entis di lucere "splendere" e quindi "che riluce di notte"] [GFS] [...] tra 65 e 95 km; si tratta quindi di un fenomeno della mesosfera. Le nubi n. presentano una struttura simile a quella dei cirri, formando talvolta serie di ondulazioni, con creste regolarmente distanziate di 9÷10 km l'una dall'altra e sono soggette a ...
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METEOROLOGIA
Luigi De Marchi
. Propriamente discorso sulle meteore, le cose quae in sublimi apparent, cioè di tutti i fenomeni che si svolgono al di sopra della superficie terrestre. Il nome si deve [...] grandi altezze. Un ciclone è quindi generalmente precorso da cirri. Sul lato sudovest è frequente la formazione di una questo moto ascendente si formano varî tipi di nubi fino ai cirri precorritori del ciclone. Questa parte del fronte polare fu detta ...
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cirro
s. m. [dal lat. cirrus «ricciolo, frangia, viticcio»; col sign. 2, il termine è stato introdotto nella terminologia scient. dal meteorologo ingl. L. Howard nel 1803]. – 1. letter. Ricciolo, ciocca di capelli inanellati: Quinzio [Cincinnato],...