di Maria Chiara Rizzo
Il contenzioso per la gestione delle acque del Giordano e dei suoi affluenti è uno dei principali ostacoli all’avvio di negoziati tra Israele e i paesi co-rivieraschi del bacino. [...] , Israele assunse il controllo delle principali fonti idriche del bacino: le ricche falde acquifere di montagna nella Cisgiordania occidentale e le alture del Golan. Tali rilievi, oltre a essere un avamposto militare importante, rappresentavano un ...
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Abū Māzin (tecnonim. di Maḥmūd 'Abbās). - Uomo politico palestinese (n. Safed, ebr. Tzfat, 1935). Eletto presidente dell'Autorità nazionale palestinese (ANP) nel genn. 2005. Esponente dell'ala moderata [...] strade di Gaza nell’estate del 2007 per cacciare al-Fatàh dalla Striscia, portava di fatto a una divisione tra la Cisgiordania e Gaza, territorio dove Ḥamas saliva al potere con la violenza non riconoscendo più l’autorità del presidente Abū Māzin. In ...
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ṬŪQĀN, Fadwa
Francesco Gabrieli
Poetessa araba palestinese, nata a Nāblus nel 1920. Fu iniziata alla vita letteraria dal fratello Ibrāhīm (1905-41), valente poeta egli stesso, cui ella dedicò alla sua [...] accentuato la sua partecipazione al dramma della sua terra e della sua gente. Venuta a trovarsi dal 1967 nella Cisgiordania occupata da Israele, la T. è divenuta quasi il simbolo poetico della Resistenza palestinese, alla cui celebrazione sono andati ...
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di Eugenia Ferragina
In Medio Oriente le precipitazioni scarse e irregolari, la limitata portata dei corsi d’acqua, l’esigenza di soddisfare il fabbisogno idrico e alimentare di popolazioni in aumento, [...] Nel 1995, con gli Accordi di Oslo II, Israele riconobbe il diritto dei palestinesi allo sfruttamento delle falde acquifere della Cisgiordania, ma rinviò il piano di spartizione alla fase finale dei negoziati, poiché la quota di acqua da attribuire al ...
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DEIR ‘ALLĀ (v. S 1970, p. 587, s.v. Palestina)
G. Palumbo
) Una missione congiunta giordano-olandese diretta da H. J. Franken (e, dal 1978, da G. Van der Kooij) e M. M. Ibrahim ha effettuato nuovi scavi [...] sec. a.C.) risulta oggi chiaro che la sua cultura materiale ha pochi punti di contatto con quella prevalente in Cisgiordania. I confronti più stretti sono con le culture aramaiche settentrionali. La conferma della presenza di una popolazione di tipo ...
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(ebr. Yardēn) Fiume della Palestina, lungo 350 km. Trae origine da tre sorgenti ai piedi del Monte Hermon (860 m). I tre rami si congiungono nella piana di Hule. All’uscita da questa zona, il G. si versa [...] di canalizzazione effettuate a questo scopo hanno costituito uno dei fattori di conflitto con la popolazione palestinese della Cisgiordania.
Nella Bibbia il passaggio del G., effettuato sotto la guida di Giosuè, è considerato quale vera e propria ...
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Abu Mazin
Abū Māzin (tecnonimico di Maḥmūd ‛Abbās). – Politico palestinese (n. Ṣafed, ebr. Tzfat, 1935), esponente dell’ala moderata del partito al-Fataḥ. Primo ministro dell’Autorità nazionale palestinese [...] strade di Gaza nell’estate del 2007 per cacciare al-Fataḥ dalla Striscia, ha portato di fatto a una divisione tra la Cisgiordania e Gaza, dove Ḥamās è salito al potere con la violenza non riconoscendo più l’autorità del presidente Abū Māzin. Nel ...
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PALESTINESE, MOVIMENTO
Guido Valabrega
(App. IV, II, p. 727)
Superata la crisi determinata dall'invasione israeliana del Libano nel 1982, che aveva imposto l'esodo concordato dei combattenti palestinesi [...] 1986), che vietava i contatti tra cittadini israeliani e militanti dell'OLP, e la pressione poliziesca s'accentuava in Cisgiordania e nella striscia di Gaza, dove ormai era stato confiscato a vantaggio degli Israeliani rispettivamente il 52% e il ...
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Pseudonimo dell'uomo politico palestinese Mohammed ῾Abd ar-Ra'uf (Il Cairo 1929 - Clamart, Parigi, 2004). Leader di al-Fatàh, la principale organizzazione della resistenza armata palestinese, e presidente [...] palestinese dal 1994, A. ricevette un ampio consenso popolare nelle prime elezioni generali che si svolsero a Gaza e in Cisgiordania (20 genn. 1996): fu infatti eletto presidente con l'88,1% dei voti. Da sempre portavoce e rappresentante della causa ...
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Generale e uomo politico israeliano (Gerusalemme 1922 - Tel Aviv 1995). Capo di Stato Maggiore (1964-68), guidò le forze armate israeliane nella guerra dei Sei giorni (giugno 1967). Ambasciatore a Washington [...] suscitava una crescente opposizione tra i nazionalisti di destra. Dopo gli accordi del sett. 1995 sul ridispiegamento delle forze israeliane in Cisgiordania, R. è caduto vittima di un attentato da parte di estremisti di destra (4 novembre). ...
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cisgiordano
agg. e s. m. (f. -a). – Della Cisgiordania, nome con il quale si designa comunem. quella parte della Palestina (comprendente, fra l’altro, il settore orientale di Gerusalemme), detta anche West Bank, con riferimento al territorio...
domicìdio s. m. La distruzione deliberata e sistematica di case, palazzi e infrastrutture civili in un insediamento abitato, in una città o in una zona circoscritta. | In senso ristretto e attenuato, la negazione del diritto all’abitazione....