al-Fatàh Sigla rovesciata di Ḥarakat at-Taḥrīr al-waṭanī al-filasṭīnī (con l’omissione delle iniziali di al-waṭanī «nazionale»), movimento di liberazione nazionale palestinese. Costituito a partire dal [...] all’interno della Striscia di Gaza, e i continui dissidi interni hanno portato al rinvio delle elezioni, mentre la Cisgiordania e Gerusalemme hanno visto un drammatico aumento della tensione, sfociato nel settembre 2015 in una nuova ondata di ...
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Prima che il sionismo si presentasse come un movimento politico lo storico ebreo-tedesco Heinrich Graetz (1817-1891) e il filosofo Moses Hess (1812-1875) posero le basi teoriche del nazionalismo ebraico. [...] un evento decisivo per la storia del Medio Oriente, la cosiddetta Guerra dei sei giorni: Israele occupa il Sinai, la Cisgiordania e il Golan per un’ampiezza territoriale fino ad allora non immaginabile. La guerra del 1967 è uno spartiacque storico ...
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Uomo politico israeliano (Vishneva, Polonia, ora Bielorussia, 1923 - Tel Aviv 2016). Leader del partito laburista e primo ministro. Per aver lavorato al riconoscimento reciproco di Israele e OLP nel 1994 [...] Oslo II, con il leader dell'OLP, che prevedeva il graduale ritiro delle forze israeliane da alcune città della Cisgiordania. Tornato alla guida del Partito laburista e del governo nella difficile fase di transizione seguita all'assassinio del primo ...
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Militare e uomo politico israeliano (Kfar Malal, Palestina, 1928 - Ramat Gan 2014). Giovanissimo (1942) aderì all'Hagānāh, la principale organizzazione militare clandestina sionista attiva in Palestina [...] 'anno, dopo una nuova ondata di attentati, S. iniziò la costruzione di una barriera difensiva tesa a isolare la Cisgiordania da Israele. In seguito annunciò a sorpresa il ritiro unilaterale da Gaza, incontrando forti resistenze da parte dei coloni ...
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Palestinese, movimento
Guido Valabrega
(App. IV, ii, p. 727; V, iv, p. 30)
La scelta compiuta nel settembre 1993 dall'OLP, firmando a Washington la Dichiarazione dei principi sulle disposizioni transitorie [...] entro il settembre del 2000, data in cui era previsto il passaggio di circa il 40% dei territori della Cisgiordania sotto il controllo totale o parziale dell'Autorità nazionale palestinese. Il 9 settembre Israele procedeva al rilascio di 199 ...
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di Paolo De Castro
Gli ultimi decenni sono stati contraddistinti da un dibattito sempre più animato sul rapporto tra uso delle risorse naturali e loro capacità di rigenerazione. Dal punto di vista mediatico [...] Nel 1995, con gli Accordi di Oslo II, Israele riconobbe il diritto dei palestinesi allo sfruttamento delle falde acquifere della Cisgiordania, ma rinviò il piano di spartizione alla fase finale dei negoziati, poiché la quota di acqua da attribuire al ...
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Ḥamas Sigla di Ḥaraka al-muqāwama al-islāmiyya («Movimento della resistenza islamica»), organizzazione estremista politico-religiosa palestinese fondata nel 1987 da A. Yasin (ucciso in un raid missilistico [...] all’interno della Striscia di Gaza, e i continui dissidi interni hanno portato al rinvio delle elezioni, mentre la Cisgiordania e Gerusalemme hanno visto un drammatico aumento della tensione, sfociato nel settembre 2015 in una nuova ondata di ...
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Pseudonimo dell'uomo politico palestinese Mohammed ῾Abd ar-Ra'uf (Il Cairo 1929 - Clamart, Parigi, 2004). Leader di al-Fatàh, la principale organizzazione della resistenza armata palestinese, e presidente [...] palestinese dal 1994, A. ricevette un ampio consenso popolare nelle prime elezioni generali che si svolsero a Gaza e in Cisgiordania (20 genn. 1996): fu infatti eletto presidente con l'88,1% dei voti. Da sempre portavoce e rappresentante della causa ...
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Dal 1987 al 2000 si apre la fase politicamente e diplomaticamente più dinamica dei rapporti arabo-israeliani. Dopo l’inizio della prima intifada (dicembre 1987) si pone chiaramente il problema di una soluzione [...] di stato americani. Infine, la divisione palestinese tra Hamas, più forte a Gaza, e l’Anp, più forte invece in Cisgiordania, è stata sancita e irrigidita da una breve e sanguinosa guerra civile. Infatti dopo le elezioni palestinesi del 2006, vinte da ...
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Dopo la Seconda guerra mondiale e, più segnatamente, dopo il disimpegno britannico dall’area del Medio Oriente e del Mediterraneo orientale nel 1947, gli Stati Uniti si sono fatti carico, direttamente [...] oltranziste dell’esecutivo guidato da Benjamin Netanyahu, soprattutto in merito alla questione dei nuovi insediamenti israeliani in Cisgiordania e Gerusalemme Est, hanno comportato un ostacolo in tal senso, vanificando fino ad ora i tentativi di ...
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cisgiordano
agg. e s. m. (f. -a). – Della Cisgiordania, nome con il quale si designa comunem. quella parte della Palestina (comprendente, fra l’altro, il settore orientale di Gerusalemme), detta anche West Bank, con riferimento al territorio...
domicìdio s. m. La distruzione deliberata e sistematica di case, palazzi e infrastrutture civili in un insediamento abitato, in una città o in una zona circoscritta. | In senso ristretto e attenuato, la negazione del diritto all’abitazione....