PALLAVICINO, Oberto I
Simone M. Collavini
Gian Maria Varanini
PALLAVICINO (Pelavisinus, Pelavicino), Oberto I. − Figlio di un Oberto (o Alberto) V (attestato nel 1095 e già defunto nel 1132), appartenne [...] onore di Gerd G. Tellenbach, a cura di C. Violante, Roma 1993, pp. 82, 84-86, 95; A.M. Rapetti, La formazione di una comunità cistercense, Roma 1999, pp. 23, 36 s., 191, 193, 195-97, 200 s.; F. Menant, La prima età comunale (1097-1183), in Storia di ...
Leggi Tutto
SVEVIA, DUCATO DI
HHelmut Maurer
Il ducato di Svevia, ripartizione dell'Impero tedesco altomedievale, si estendeva dalle odierne Alpi Svizzere a sud fino al medio corso del fiume Neckar presso Stoccarda [...] che già in precedenza, nel 1212, Federico si fosse curato come rex Sicilie degli interessi svevi conferendo privilegi ai due conventi cistercensi di Salem e Tennenbach. A partire dalla sua elezione reale nel 1212 e fino all'inverno del 1216, o al ...
Leggi Tutto
FRATI PREDICATORI
GGiulia Barone
Ordine religioso sviluppatosi all'inizio del Duecento e consacrato alla predicazione. La denominazione Domenicani ‒ con cui sono comunemente conosciuti ‒ li ricollega [...] intenzione di svolgere la propria azione evangelizzatrice. Ma si resero altresì conto che la scarsa efficacia della predicazione dei Cistercensi, cui era stato affidato dal papato il delicato incarico di riportare gli eretici in seno alla Chiesa, era ...
Leggi Tutto
GIACOMO DI PALESTRINA
TTommaso di Carpegna Falconieri
Nato a Piacenza verso il 1170, apparteneva alla famiglia "de Pecoraria". Dopo essere stato arcidiacono di Ravenna, nel 1215 entrò nell'abbazia cistercense [...] vescovi italiani appartenenti all'Ordine. A Paliano, nella diocesi di Palestrina, egli fondò e dotò un monastero di monache cistercensi. I capitoli generali del 1238 e del 1239 deliberarono che il suo nome fosse ricordato, insieme a quello di Ranieri ...
Leggi Tutto
Basilicata
CCosimo Damiano Fonseca
Difficile da definire nella sua consistenza geografica per la fluidità dei suoi confini specialmente per quanto riguarda l'area occidentale dell'antica Lucania, la [...] di interesse generale relativi a questioni interne alla sede episcopale di Ratisbona, alla protezione concessa a quattro monasteri cistercensi austriaci, al rinnovo del patto federativo con Luigi re di Francia (ibid., III, pp. 11-16).
Vi ritornava ...
Leggi Tutto
INNOCENZO III
Lotario nacque nel 1160 o 1161 a Gavignano, nel Lazio meridionale, figlio di un Trasmundo "de comitibus Signie", con cui non si allude al titolare di un'altrimenti sconosciuta contea di [...] , soprattutto a cardinali, ma anche ad altri uomini della Curia o ad abati e semplici monaci, in particolare cistercensi. Nella loro prospettiva il potere papale si materializza in modo più tangibile. Le legazioni più frequenti riguardavano l'Italia ...
Leggi Tutto
GARBAGNATE, Francesco da
Marina Spinelli
Figlio di Gaspare, giurisperito di fama e valente uomo d'armi, nacque a Milano probabilmente intorno agli anni Settanta-Ottanta del XIII secolo. La madre si [...] aveva accettato con fiducia il messaggio spirituale. Si trattava di persone che provenivano dalle fila degli umiliati, di monaci cistercensi e inoltre di cittadini di classi sociali benestanti ed elevate, tra cui i Garbagnate, i Cotta e - sembrerebbe ...
Leggi Tutto
(fr. Fribourg; ted. Freiburg) Città della Svizzera occidentale (33.836 ab. nel 2008), capitale del cantone omonimo (1671 km2 con 263.241 ab. nel 2008). Situata a sud-ovest di Berna su uno sperone roccioso [...] 16° sec., dove predomina l’influsso francese; il convento dei francescani (la chiesa conserva alcune parti gotiche), quello dei cistercensi (fondato nel 1255 e trasformato nel 18° sec.) e la chiesa di S. Michele, barocca. Il Palazzo Comunale (1505 ...
Leggi Tutto
Angioini
C. Bruzelius
M. Righetti Tosti-Croce
F. Bologna
F. Aceto
E. Marosi
Dal nome della contea d'Angiò (Anjou), istituita nel sec. 9° come avamposto contro i Bretoni, sono stati detti A. alcuni [...] medievale di San Lorenzo Maggiore in Napoli, "Atti del Convegno, Napoli 1980", Napoli 1984, pp. 7-26.
A. M. Romanini, I Cistercensi e la formazione di Arnolfo di Cambio, in Studi di storia dell'arte in memoria di Mario Rotili, Napoli 1984, pp. 235 ...
Leggi Tutto
Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] r. degli ordini si ripercuoteva in tutto l’ambiente ecclesiastico, come indica la grande opera svolta dai cluniacensi prima e dai cistercensi poi, nati dalla r. dei benedettini.
Nel 16° sec. si chiama r. cattolica quel movimento di r. interna, cioè ...
Leggi Tutto
cistercense
cistercènse (o cisterciènse) agg. e s. m. [dal lat. mediev. cisterciensis, dal nome di Cistercium, città della Francia orient. (l’odierna Cîteaux) ove nel 1098 Roberto di Molesme fondò l’abbazia che fu il primo nucleo dell’ordine...
trappa2
trappa2 s. f. [dal fr. La Trappe, tratto dal nome di Notre-Dame de la Trappe (propr., nel dialetto locale, «Nostra Signora degli scalini»), abbazia benedettina nel comune di Soligny, in Normandia, che nel sec. 17° divenne sede di cistercensi]....