NABOTH, Martin
Agostino Palmerini
Medico, nato a Kalau (Bassa Lusazia) il 16 gennaio 1675, morto a Lipsia il 23 maggio 1721. S'addottorò nel 1703 a Halle in medicina; aveva già studiato filosofia; nel [...] medica e si dedicò particolarmente a ricerche di anatomia. Il suo nome è rimasto in medicina per indicare delle cisti da ritenzione delle ghiandole del collo uterino, erroneamente interpretate dal N. come uova (ovula Nabothi).
I suoi scritti sono ...
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paragonimiasi
Infestazione parassitaria causata da vermi platelminti del genere Paragonimus. La localizzazione del parassita è prevalentemente polmonare. La p. è diffusa soprattutto in Asia, ma anche [...] o crudi. Nel duodeno la larva si schiude e poi migra verso i polmoni, dove forma cisti, all’interno delle quali si sviluppa il verme adulto. La rottura delle cisti libera gli adulti e le uova, che possono localizzarsi in altri organi. L’infestazione ...
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GUANZATI, Luigi
Pasquale Pasquini
Filosofo, matematico e biologo, nato a Romano (Bergamo) il 15 novembre 1757, morto a Lodi (Collegio di S. Francesco) il 9 settembre 1835. Allievo del P. Gregorio Fontana [...] alcuni problemi relativi alla riproduzione degl'Infusorî. Fin dal 1796 distinse le coniugazioni dalla scissione, scoprì le cisti conservative di questi organismi e instaurò il metodo dell'isolamento per la conta delle generazioni. Scoprì nuove specie ...
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SUBFRENICO, ASCESSO
Leonardo Alestra
. È una raccolta di pus al disotto della cupola diaframmatica: a destra fra il diaframma e il fegato, a sinistra tra il diaframma e lo stomaco o il colon o la milza. [...] o delle vie biliari, dei reni, del pancreas, dell'appendice, della milza; ulcera gastrica o duodenale perforata, cisti da echinococco suppurata, carie delle costole inferiori, ecc. Nella cavità ascessuale può essere contenuto del gas (piopneumotorace ...
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Piante che sopravvivono agli incendi o sono favorite da questi perché provviste di organi di sopravvivenza particolarmente resistenti (come bulbi, tuberi e rizomi delle geofite) o di fogliame facilmente [...] da cui, al sopraggiungere delle piogge, vengono rapidamente emessi nuovi polloni. Le p. sono frequenti nelle aree mediterranee e, in generale, in climi caratterizzati da una marcata aridità stagionale: per es. i cisti e la cipolla marina (➔ scilla). ...
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pneumomediastino
Presenza di aria nel mediastino. Lo p. può essere spontaneo (per ferite del torace, per lesioni della trachea, dei grossi bronchi o dell’esofago o per forme flemmonose del tessuto cellulare [...] al fine di visualizzare meglio, allontanandoli parzialmente fra loro, la morfologia degli organi mediastinici (trachea, esofago, grossi bronchi, timo, linfonodi) o di obiettivare eventuali formazioni patologiche (tumori, cisti, gozzi immersi, ecc.). ...
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Il tessuto connettivo che circonda la vescica urinaria. La pericistite rappresenta il processo flogistico del p.: generalmente secondaria a una cistite, può essere acuta o cronica. La prima forma può limitarsi [...] manifesta con la formazione di tessuto sclerotico circondante la vescica. La terapia deve tendere a risolvere la causa della cistite; nelle forme ascessuali è necessaria l’evacuazione della raccolta purulenta.
Il termine p. è anche usato per indicare ...
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In zoologia il termine venne usato nei varî tempi con diversa ampiezza di significato. Dapprima fu adoperato per indicare in generale l'autofecondazione, cioè la fecondazione tra due gameti che derivano [...] di formazione di gameti, quale si osserva in numerose specie. Ma questo processo invece non si compie; le cellule formate nella cisti procedono per vie diverse da quelle che attenderemmo: in ognuna il nucleo si divide in due e questi prodotti si ...
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VOMICA
Piero Benedetti
S'indica con questo termine l'espulsione violenta attraverso la bocca di una raccolta marciosa penetrata nei bronchi per effrazione. L'uso ha però esteso la denominazione anche [...] , da un ascesso epatico o sottodiaframmatico che si svuota nell'albero bronchiale dopo attraversato il diaframma, da una cisti idatidea suppurata, infine, da un ascesso pararenale.
La vomica può essere fetida per processi putrefattivi avvenuti nel ...
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VESPUCCI
Claudia Tripodi
– Le origini dei Vespucci – provenienti da Peretola (nel contado fiorentino) e inurbatisi forse alla fine del Duecento nel ‘popolo’ (cioè nella parrocchia) di S. Lucia d’Ognissanti [...] antico tra i due rami fu probabilmente quello derivante da Vespuccio, padre di un solo figlio maschio, Lapo. Suo figlio, Cisti di Lapo – notaio della Signoria nel 1312 – morì senza figli, e nessuno dei suoi tre fratelli (Giraldo, Salvi, Lorenzo) ebbe ...
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cisti
(o ciste; meno com. cìstide) s. f. [dal lat. mediev. cystis, gr. κύστις -εως o -ιδος «vescica»]. – 1. In medicina, cavità abnorme, in genere rotondeggiante, munita di pareti proprie, congenita o acquisita, a contenuto solido, semisolido...
cista1
cista1 s. f. [dal lat. cista, gr. κίστη; cfr. cesta]. – 1. Recipiente cilindrico, generalm. di bronzo, ma anche di altri materiali (argento, legno, cuoio, vimini), che anticamente veniva adoperato nei misteri dionisiaci, per nascondere...