ZOONOSI
Adriano Mantovani
Antropozoonosi. - L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce z. quelle "malattie che possono essere trasmesse naturalmente dagli animali vertebrati all'uomo e viceversa". [...] con le feci le forme infettanti, che si possono incistare nei tessuti di molte specie domestiche e selvatiche; se queste cisti vengono ingerite dall'uomo o da altri animali, causano a loro volta l'infezione. L'uomo può pertanto infettarsi ingerendo ...
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Ghiandola annessa all’apparato digerente, situata nella parte superiore e posteriore dell’addome, in corrispondenza del duodeno.
Anatomia e fisiologia
Il p. è una ghiandola a funzione esocrina ed endocrina: [...] p. si riscontrano nella malattia fibrocistica del p. (➔ mucoviscidosi). Nel p. possono svilupparsi tumori, primitivi o metastatici, cisti e pseudocisti di diversa natura. Particolare interesse hanno in clinica le alterazioni della funzionalità del p ...
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Atlante anatomico
Elsa Iannicelli
Massimo Nardi
Marco Mastantuono
Alessandro Bozzao
Ernesto Ferone
Michele Rossi
Franco Orsi
Paolo Ricci
Raffaela Di Nardo
Gaja Iacovella
Paolo Di Renzi
Carlo [...] steatosi (fegato grasso) e nelle epatopatie in genere, e di rilevare la presenza di lesioni focali sia benigne (cisti, angiomi) sia maligne (tumori primitivi e secondari). L'associazione con eco-doppler ed eco-color-doppler garantisce la possibilità ...
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CASONI, Tommaso
Ettore Giammei
Nacque a Imola il 27 ag. 1880 da Francesco e da Clementina. Galeati. Laureatosi in medicina e chirurgia nell'università di Bologna nel 1906, si trasferì in Sardegna, assistente [...] metodo semplice e sicuro, consistente nell'iniettare nel derma dei soggetti in esame una piccola quantità di liquido di cisti idatidea bovina: la positività della prova, svelata dalla comparsa di una evidente reazione eritemato-ponfosa: nella zona di ...
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CAVINA, Cesare
Domenico Celestino
Nacque a Bologna il 16 aprile 1888 da Bartolomeo e da Emma Brandoli. Si laureò in medicina e chirurgia il 5 luglio 1912. Specializzatosi in odontoiatria, divenne assistente [...] e risultati, in Bull. d. scienze med., s. 10,XCVIII [1926], pp. 191 s.; I metodi moderni di cura delle cisti radicolari. I problemi più importanti nella cura delle fratture della mandibola, in Stomatologia, XXV [1927], pp. 476-495; Trapianti ossei ...
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Tomografia
Roberto Passariello
Bruno Beomonte Zobel
Massimo Gallucci
Carlo Masciocchi
Alberto Del Guerra
Tomografia a risonanza magnetica nucleare di Roberto Passariello, Bruno Beomonte Zobel, Massimo [...] segnale nelle immagini a TR e TE brevi e alto segnale in quelle a TR e TE lunghi. La presenza di metaemoglobina nelle cisti emorragiche provoca, invece, una riduzione del T1 e di conseguenza un alto segnale anche nelle sequenze a TR e TE brevi.
Nel ...
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scintigrafia Tecnica di diagnostica funzionale che fornisce la rappresentazione grafica (scintigramma o scintillogramma) della distribuzione del materiale radioattivo concentrato elettivamente in un organo [...] .
La s. risulta di particolare utilità nelle malattie della tiroide e in caso di lesioni anatomiche circoscritte, come tumori, cisti, ascessi. A seconda dei casi la s. può registrare un aumento di densità del segnale grafico (zone ipercaptanti) o ...
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Medico, nato a Roma il 28 maggio 1899; nel 1937 ordinario di patologia speciale medica all'università di Bari; nel 1938 di clinica medica a Catania; dal 1952 di patologia speciale medica e metodologia [...] lo studio della morfologia degli organi mediastinici e a obiettivare la presenza di eventuali formazioni patologiche (tumori, cisti, ecc.). Tra le sue numerose pubblicazioni: Tecnica microchimica applicata alle ricerche cliniche e biologiche, Napoli ...
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Malformazione
Ermelando V. Cosmi
Renato La Torre
Erich Cosmi jr.
Si definisce malformazione qualsiasi anomalia anatomica o strutturale di un determinato organo o apparato; essa può essere acquisita [...] ; si può quindi collocare lungo la via di migrazione seguita dalla tiroide, a volte associata a una fistola che connette la cisti tireoglossa con l'esterno. La sindrome di Di George è rappresentata dall'aplasia congenita del timo e dall'assenza delle ...
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DE GAETANO, Luigi
Giuseppe Armocida
Nacque a Giovinazzo (Bari) il 17 ott. 1868 da Filomeno e da Santa Labombarda. Compì gli studi medi superiori all'Aquila, quindi si iscrisse alla facoltà di medicina [...] alle deformità congenite, e alcuni di questi hanno l'ampiezza della monografia. In Deformità del collo per malformazioni embrionali. Cisti e fistole congenite, del 1921, ibid., pp. 675-750, presentò una tecnica personale di intervento e una casistica ...
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cisti
(o ciste; meno com. cìstide) s. f. [dal lat. mediev. cystis, gr. κύστις -εως o -ιδος «vescica»]. – 1. In medicina, cavità abnorme, in genere rotondeggiante, munita di pareti proprie, congenita o acquisita, a contenuto solido, semisolido...
cista1
cista1 s. f. [dal lat. cista, gr. κίστη; cfr. cesta]. – 1. Recipiente cilindrico, generalm. di bronzo, ma anche di altri materiali (argento, legno, cuoio, vimini), che anticamente veniva adoperato nei misteri dionisiaci, per nascondere...