(gr. ᾿Αϕροδίτη) Divinità greca dell’amore, inteso anche come attrazione delle varie parti dell’Universo tra loro; simboleggia l’istinto naturale di fecondazione e di generazione e sotto questo aspetto è simile all’Ishtar babilonese e all’Astarte fenicia. I Greci connettevano il nome di A. con la spuma del mare (ἀϕρός), dalla quale sarebbe nata, ma esso è in realtà di oscura origine. Il culto era particolarmente ...
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Poeta e narratore catalano (Santa Coloma de Farners, Gerona, 1913 - Barcellona 1985). Al suo primo romanzo breve, El Doctor Rip (1931), seguì tra il 1931 e il 1938 un'abbondante produzione in prosa (Laia, [...] Aspectes, Miratge a Citerea, Ariadna al laberint grotesc, Letizia i altres proses, Fedra, Petites proses blanques). La guerra civile segnò il passaggio al genere teatrale, con opere ispirate dall'orrore per la lotta fratricida (Antígona, 1939; ...
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Citerone (Ceterone)
Luigi Vanossi
Il nome appare tre volte (la prima nella forma Ceteron), nel Fiore, dove sta a indicare la mitologica sede di Venere, in corrispondenza con Cytheron del Roman de la [...] si collocava la nascita di Venere e si celebrava il suo culto) è diffusa nel Medioevo. E al monte più che all'isola D. avrà legato l'epiteto Citerea di Pg XXVII 95: cfr. anche la falsa etimologia datane dal Boccaccio nelle Chiose al Teseida (I 134, 2 ...
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raggiare (raiare, solo al pres. indic. III singol., in rima; radiare)
Antonietta Bufano
Significa " mandar raggi ", " riplendere ", e ricorre per lo più come intransitivo, con usi analoghi a quelli di [...] . DIAFANO. È questo l'unico esempio di participio); Pg XXVII 95 (Ne l'ora... che de l'orïente / prima raggiò nel monte Citerea, " cioè lo pianeto che si chiama Venus... che alcuno tempo dell'anno va inanti al Sole la mattina ", Buti); XXXII 54, detto ...
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ardente
Freya Anceschi
È aggettivo ricorrente con alta frequenza nel Paradiso (11 esempi), con due soli esempi nel Purgatorio. D. lo usa quasi esclusivamente in senso figurato; una possibile testimonianza [...] d'amore divino. Nello stesso modo, tra proprio e figurato è il valore dell'aggettivo in Pg XXVII 96 raggiò nel monte Citerea, / che di foco d'amor par sempre ardente, in quanto, se riferito a Venere come dea indica il suo appassionato amore terreno ...
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Venere
Emanuele Lelli
La bellissima dea dell’amore
Afrodite (Venere per i Latini), una delle divinità greche più antiche, protegge l’amore in tutte le sue forme: è sposa di Efesto, ma numerose sono [...] . Dalla schiuma (in greco aphròs) del mare agitato nasce appunto Afrodite. Ma Afrodite ha anche altri nomi e soprannomi, come Citerea (perché ha dimora nell’isola greca di Citera) o Cipria (perché dopo la nascita giunse sull’isola di Cipro).
Insieme ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I corpi degli dei: antropomorfismo, epifanie e metamorfosi
Gabriella Pironti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gli dèi greci posseggono, [...] nella capanna: il suo capo toccava il tetto ben costruito, e raggiava dal volto la bellezza immortale che si addice a Citerea coronata di viole. Destò l’eroe dal sonno, gli rivolse la parola, e disse: "Sorgi, o Dardanide: perché dunque ti abbandoni ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Nel nome degli dei: teonimi, epiteti, epiclesi
Gabriella Pironti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il nome proprio di un dio, ossia il [...] attorno agli agili piedi cresceva; Afrodite [la dea nata dalla schiuma e Citerea dalla bella corona] la chiamano dèi e uomini, perché nella schiuma crebbe; ma anche Citerea perché giunse a Citera, e Ciprogenea, perché venne alla luce a Cipro cinta ...
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COSTANTINO Siculo
Rosario Anastasi
Nacque in Sicilia, forse verso la metà del sec. IX.
Unica fonte di informazione circa l'esistenza di questo personaggio sono le inscriptiones, riportate dai manoscritti [...] le ninfe nel mezzo di un fiume, che protesta sentendo le acque infiammarsi. Attratto dalla bellezza del figlio della Citerea il poeta inizia un vano inseguimento tra prati fioriti e rugiadosi: ammoniscono a guardarsi dalla potenza di Eros i cuculi ...
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sempre (sempre mai)
Ugo Vignuzzi
Avverbio di tempo, di frequenza media nell'opera dantesca: 2 casi nella Vita Nuova, 21 nelle Rime, 78 nel Convivio (di cui uno in integrazione, in IV XX 7), e 77 nella [...] sequenzialità assume l'aspetto di una progressione ‛ in crescendo ', come in Pg XXIV 86, e anche in If XII 128); Pg XXVII 96 Citerea / ... di foco d'amor par sempre ardente (da confrontare con Pd XXVI 15), e Pd XII 129 Io son la vita di Bonaventura ...
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citerea
citerèa (alla greca citèrea) s. f. [dal lat. Cytherēa o Cythereia, gr. Κυϑέρεια (v. citerèo)]. – Appellativo di Afrodite, dal nome dell’isola di Citèra (odierna Cerigo) nel mar Egeo, la prima isola nella quale la dea era approdata...
citereo
citerèo agg. [dal lat. Cythereius, gr. Κυϑερήϊος, dal nome dell’isola di Citèra (lat. Cythēra, gr. Κύϑηρα), per il culto che in essa aveva Venere], poet. – Sacro a Venere: si riempiono ... Di rose citerèe tutti i verzieri (D’Annunzio).