(gr. ᾿Αϕροδίτη) Divinità greca dell’amore, inteso anche come attrazione delle varie parti dell’Universo tra loro; simboleggia l’istinto naturale di fecondazione e di generazione e sotto questo aspetto è simile all’Ishtar babilonese e all’Astarte fenicia. I Greci connettevano il nome di A. con la spuma del mare (ἀϕρός), dalla quale sarebbe nata, ma esso è in realtà di oscura origine. Il culto era particolarmente ...
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CORSI, Carlo
Nicoletta Cardano
Nacque a Nizza l'8 gennaio 1879 da Achille, che era tenore. Fu fratello del soprano Emilia. Stabilitosi a Bologna, manifestò sin dall'infanzia uno spiccato interesse per [...] di Bologna e iniziò i primi studi per le grandi composizioni realizzate successivamente nel corso degli anni '50 (Il ritorno da Citerea, 1950-59, Bologna, coll. E. Corsi; Lettura del rituale, 1950-59, n. 238 del catal. della Mostra al Museo civico di ...
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citerea
citerèa (alla greca citèrea) s. f. [dal lat. Cytherēa o Cythereia, gr. Κυϑέρεια (v. citerèo)]. – Appellativo di Afrodite, dal nome dell’isola di Citèra (odierna Cerigo) nel mar Egeo, la prima isola nella quale la dea era approdata...
citereo
citerèo agg. [dal lat. Cythereius, gr. Κυϑερήϊος, dal nome dell’isola di Citèra (lat. Cythēra, gr. Κύϑηρα), per il culto che in essa aveva Venere], poet. – Sacro a Venere: si riempiono ... Di rose citerèe tutti i verzieri (D’Annunzio).