WEISMANN, August
Giuseppe Montalenti
Biologo, nato a Francoforte sul Meno il 17 gennaio 1834, morto a Friburgo in B. il 5 novembre 1914. Studiò medicina a Gottinga, e si laureò nel 1856. Nel 1856-57 [...] , o genetica (v.). La chiarezza delle intuizioni, l'acume e l'equilibrio delle discussioni, l'importanza attribuita alla citologia, che fu poi brillantemente confermata dai fatti, lo fanno considerare come uno dei massimi fondatori di quella scienza ...
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Le immagini endoscopiche
Domenico Scannicchio
Antonio Minni
Marco de Vincentiis
Federico Venuta
Erino Angelo Rendina
Tiziano Di Giacomo
Costante Ricci
Enrico Grasso
Marco Crovaro
Alessandro [...] ; d) canali per l'immissione di strumenti di misura e operatori, quali pinze bioptiche di vario tipo, spazzole per la citologia, anse diatermiche, cateteri, elettrodi e sonde di misura (per es. per la misurazione del pH); e) tiranti d'acciaio che ...
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BERLESE, Augusto Napoleone
Valerio Giacomini
Nacque a Padova il 21 ott. 1864, da famiglia trevigiana, fratello di Antonio. A Padova si laureò nel 1885 in scienze naturali. Nominato assistente nell'Istituto [...] non solo nei campi della micologia e della patologia vegetale, ma anche nell'anatomia delle fanerogame, nella citologia dei Funghi, nella cecidologia, nella biobibliografia. Nel 1892 aveva fondato, insieme al fratello, la Rivista di patologia ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La biologia dello sviluppo, o embriologia, è la scienza che studia i processi che portano [...] ). Il lavoro di Boveri ben testimonia il ruolo centrale assunto dai modelli embriologici nella soluzione di problemi diversi, di citologia, di genetica e di fisiologia. In quello scorcio di secolo, gli americani Charles Otis Whitman ed Edmund Beecher ...
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GALEOTTI, Gino
Giulia Crespi
Nacque a Gubbio il 10 ag. 1867 da Melitone e da Annetta Cartoni. Compiuti i primi studi a Perugia e a Siena, seguì i corsi di medicina e chirurgia presso l'Istituto di studi [...] stesso in uno studio monografico, Ricerche di biologia (Padova 1915), indicò i principali filoni delle sue indagini: 1) citologia e istologia normale e patologica; 2) fisiologia e patologia del ricambio; 3) fisiologia e fisiopatologia delle funzioni ...
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MONROY, Alberto
Fabio De Sio
– Nacque a Palermo il 26 luglio 1913 da Antonio de Monroy, principe di Pandolfina e marchese di Grasigliano, discendente d’una famiglia di antica nobiltà spagnola, e da [...] anni Quaranta, Napoli era una capitale dell’embriologia sperimentale: vi sopravvivevano tradizioni di ricerca in sistematica, citologia, fisiologia e biochimica e cominciavano ad attecchire la genetica e la biofisica, i nuovi approcci riduzionisti e ...
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GUARESCHI, Celso
Franco Farris
Nacque a Roma l'11 febbr. 1906 da Rinaldo e da Cleonice Borelli. Si laureò a Roma in scienze naturali con lode nel 1928. Allievo di G. Cotronei, direttore dell'istituto [...] ottanta lavori, annovera anche temi di zoologia, in particolare entomologia, con oltre trenta scritti dedicati agli Insetti, e citologia.
Il G. studiò l'adattamento degli Anfibi, sia adulti sia durante lo sviluppo embrionale, alle soluzioni saline ...
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Fenomeno, detto anche fenomeno di ereditarietà, per cui il valore istantaneo di una grandezza che è determinata da un’altra dipende non soltanto dal valore di questa allo stesso istante, ma anche dai valori [...] le proprietà di sostanze e di sistemi in cui avvengano fenomeni di isteresi.
Biologia
In citologia, i. protoplasmatica, disidratazione dei colloidi protoplasmatici, con diminuzione della dispersione colloidale.
Tecnica
In meccanica, motore ...
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NUCLEO
Emilio SEGRE
Giuseppe LEVI
. Secondo il modello dell'atomo comunemente accettato, questo consta di una parte centrale, carica positivamente e con forte massa, intorno a cui si muovono gli [...] di I. Curie, F. Joliot, E. Fermi, ecc., in Nature, Londra 1933-34.
Biologia.
Si dà questo nome in citologia a un corpo di forma generalmente sferica situato nell'interno delle cellule, facilmente riconoscibile al microscopio anche in vivo, per la sua ...
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Utero
Rosadele Cicchetti
Carlo Romanini
Donatella Rinaldo
L'utero (dal latino uterus, greco ὑστέρα, "ventre") è un organo cavo, impari e mediano, di forma paragonabile a quella di una piramide tronca [...] vari fattori di rischio: positività dei linfonodi, grado di differenziazione tumorale, invasione miometriale, positività della citologia peritoneale, ampiezza della cavità uterina. Il fibromioma uterino è il più frequente tumore benigno dell'apparato ...
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citologia
citologìa s. f. [comp. di cito- e -logia]. – Disciplina biologica che studia la struttura e le funzioni delle cellule animali e vegetali come entità morfologiche e fisiologiche fondamentali degli organismi viventi, la loro formazione,...
citologico
citològico agg. [der. di citologia] (pl. m. -ci). – 1. Relativo alla citologia: osservazioni citologiche. 2. Che si riferisce alla cellula o a sue parti: differenziamento c., differenziamento delle cellule.