Botanico italiano (Alba 1901 - Ferrara 1970); dal 1942 prof. di botanica nell'univ. di Ferrara. I suoi numerosi lavori riguardano morfologia, fisiologia, embriologia, citologia, patologia vegetale e microbiologia; [...] da segnalare i suoi studî sull'antagonismo tra ceppi di Penicillium e sulla coltura dei tessuti vegetali in vitro ...
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. Sono i plastidî (v. citologia, X, p. 461 segg.) delle Feoficee (v. XIV, p. 1008) che contengono una sostanza colorata in bruno, la feofilla, o ficofeina. ...
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Botanico (Perugia 1895 - Bologna 1968); insegnò botanica (dal 1930) nelle univ. di Ferrara, Napoli, Catania, Genova, Bologna; si occupò principalmente di genetica e di citologia vegetale, con particolare [...] riguardo alla base genetica dei teratismi. Socio nazionale dei Lincei (1963) ...
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Biologo (Lauterecken 1876 - Buchenbühl im Allgäu 1962), direttore di un reparto dell'istituto biologico Kaiser-Wilhelm. Socio straniero dei Lincei (1951). Ha eseguito fondamentali ricerche di citologia [...] e fisiologia dei Protozoi, nonché sulla fisiologia della fecondazione e della sessualità nei Protozoi e nelle Alghe; ha recato importanti contributi alla conoscenza delle sostanze (gamoni) emesse dai gameti, ...
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Embriologo belga (Bruxelles 1909 - ivi 1988), figlio di Albert, prof. nella facoltà di scienze dell'univ. di Bruxelles. Notevoli le sue ricerche di embriologia e di citologia, con indirizzo biochimico. [...] È stato uno dei primi a studiare il metabolismo degli acidi nucleici nell'uovo e nell'embrione e a riconoscere l'importanza dell'acido ribonucleico nel processo di sintesi delle proteine e nei fenomeni ...
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In elettrocardiografia, extrasistoli p., quelle che compaiono, in una stessa derivazione con forma e ampiezza diverse, espressione di origine da punti differenti del miocardio. In istologia e citologia, [...] quadro p., quello costituito da cellule di diversa origine e morfologia ...
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Biologo romeno naturalizzato statunitense (Iaşi, Romania, 1912 - San Diego 2008). Laureato in medicina all'univ. di Bucarest (1940), nel 1946 si trasferì a New York al Rockefeller Institute, in cui, nel [...] 1958, divenne professore di citologia. Membro della National academy of sciences (1961). Premio Nobel per la medicina o la fisiologia nel 1974. Si è dedicato a ricerche sulla struttura dei componenti cellulari a livello ultramicroscopico, valendosi ...
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Botanico americano, nato a Sullivan (Ohio) il 23 febbraio 1863, dal 1911 professore all'università di Chicago. Si è occupato specialmente di morfologia e di citologia vegetale. Sue opere principali: Methods [...] in Plant Histology (1901), The Morphology of Gymnosperms (1901) e The Morphology of Angiosperms (1903) in collaborazione con J. M. Coulter ...
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MONTALENTI, Giuseppe
Ernesto Capanna
– Nacque ad Asti, il 13 dic. 1904, da Paolo e da Ida Bertola.
Il padre, magistrato di elevato ruolo ad Asti, proseguì una tradizione familiare di giuristi, non seguita [...] che, nell’epoca in cui si formò come biologo, tali aspetti appartenevano tutti a un unico contesto problematico, che includeva citologia, embriologia, genetica e, come sintesi, l’evoluzione. Alla fine degli anni Trenta il M. era ormai affermato come ...
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Botanico (Brzostowa, Sandomierz, 1863 - Zakopane 1917). Esplicò la sua attività scientifica in tutti i campi della botanica, occupandosi di sistematica, di floristica, di fitogeografia, di paleobotanica, [...] di morfologia, di citologia e di fisiologia vegetale. ...
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citologia
citologìa s. f. [comp. di cito- e -logia]. – Disciplina biologica che studia la struttura e le funzioni delle cellule animali e vegetali come entità morfologiche e fisiologiche fondamentali degli organismi viventi, la loro formazione,...
citologico
citològico agg. [der. di citologia] (pl. m. -ci). – 1. Relativo alla citologia: osservazioni citologiche. 2. Che si riferisce alla cellula o a sue parti: differenziamento c., differenziamento delle cellule.